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Tamara Lunger, tutto esaurito allo Sport Specialist di Sirtori

Grande serata dell'alpinista altoatesina ospite del negozio di Sergio Longoni

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da Redazione outdoortest.it

Tamara Lunger allo Sport Specialist di Sirtori Tamara Lunger allo Sport Specialist di Sirtori Tamara Lunger allo Sport Specialist di Sirtori Tamara Lunger e Sergio Longoni Tamara Lunger allo Sport Specialist di Sirtori Tamara Lunger e Sergio Longoni

C’era il pubblico delle grandi occasioni ieri sera allo Sport Specialist di Bevera di Sirtori, a due passi da Lecco. Posti a sedere esauriti, molti in piedi in fondo al piazzale, altri accovacciati per terra davanti al palco: tutti pendevano dalle labbra dell’alpinista Tamara Lunger, che ha parlato di K2, Manaslu, Nanga Parbat e altre salite e ha presentato il suo libro “Io, gli 8000 e la felicità”.

Un entusiasta e ammirato Sergio Longoni ha aperto la conferenza stampa del pomeriggio presentando la sua ospite altoatesina. “Nel 2004 abbiamo dato il via a questo ciclo di incontri ‘A tu per tu con i grandi dello sport’ – ha detto il patron di DF Sport Specialist -, e oggi siamo arrivati al 181esimo, più qualche altro iniziale di cui abbiamo perso il conto. Siamo felici questa sera di avere con noi Tamara Lunger, perché è davvero un personaggio straordinario”.

La Lunger non ha tradito le promesse di Sergio Longoni e ha regalato una serata coinvolgente. Appena salita sul palco ha voluto farsi un “selfie” con il pubblico, a cui si è rivolta nel suo modo diretto e schietto, come se stesse parlando a un amico. Così è riuscita a trasmettere in modo quasi epidermico il vissuto straordinario delle sue imprese ad ottomila metri, le montagne sognate fin dall’adolescenza. Altoatesina di San Valentino in Campo, 31 anni, dedita allo sport da sempre, ha in curriculum spedizioni al Cho Oyu, al Manaslu, al Broad Peak, al K2, al Nanga Parbat (d’inverno) e al Kangchenjunga.

So di aver trovato quello che voglio fare nella vita – ha detto Tamara Lunger -, anche se sono consapevole di poterci lasciare la pelle. Ma per me vale la pena. La montagna mi ha insegnato a non aver paura della morte e ad amare di più la vita. Quando ho visto il K2 è stato come un colpo di fulmine: mi sono innamorata e ho capito che avrei avuto successo, infatti sono arrivata in cima. Lassù ho avuto la sensazione di vivere qualcosa di speciale e ho capito che quello era ciò che volevo. Grazie a quella spedizione Simone (Moro n.d.r) mi ha invitato per un’invernale: ero la persona più felice del mondo”.

E dopo l’invernale, quella del grande successo al Nanga Parbat, è andata meno bene nell’ultima spedizione al Kangchenjunga, dove lei e Simone Moro avrebbero voluto compiere la traversata completa della lunga cresta. Ma anche questa esperienza è servita alla Lunger per capire in quale direzione dirigere il suo alpinismo nel futuro.

“L’ultima spedizione è stata la peggiore della mia vita – ci ha spiegato -. Sono tornata a casa in crisi totale e mi sono detta: devo ripensare il mio modo di fare alpinismo. Ho capito che non mi piacciono le spedizioni con tanta gente al campo base perché implicano problemi, invidie, litigi. Io ho bisogno del mio spazio mentre queste situazioni mi pesano anche a livello fisico. In Himalaya mi aspetto tranquillità e pace interiore e l’ultima volta non è stato così. In futuro quindi potrei puntare di nuovo ad invernali sugli 8000 o cercare altre montagne, magari di 6000 o 7000 metri, inviolate o comunque dove non c’è nessuno”.

Nell’autunno prossimo potrebbe ripartire per l’Himalaya con un amico, ma ancora tutto è incerto, in attesa dei permessi e di definire i piani. Anche con il fidato compagno di cordata Simone Moro, per lei un maestro e un grande amico, al momento non ci sono programmi certi, mentre la Lunger ha già in mente un’avventura tutta in famiglia per la primavera prossima.

“A marzo o ad aprile vorrei fare la traversata delle Alpi con mio papà seguendo le tracce di Bonatti – ci ha detto infatti -, non vedo l’ora! Ma naturalmente c’è ancora tanto tempo fino ad allora, quindi bisognerà vedere cosa succederà”.

Tamara Lunger, che ha ricevuto in omaggio da Sergio Longoni una piccozza con inciso il suo nome e la data della serata di ieri, ha anche presentato il suo libro “Io, gli 8000 e la felicità” che a fine serata ha venduto e autografato ai fan.


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