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Windsurf: storia, specialità, attrezzatura

Un tuffo nel mondo del windsurf con l'atleta Franz Orsi

Alice Dell'Omo Scritto il
da Alice Dell'Omo

Attrezzatura da windsurf, credits Franz Orsi Windsurf in USA. Credits Franz Orsi ITAS Active copre le attività di windsurf amatoriale. Windsup in Brasile, credits Franz Orsi

Come suggerisce il nome, il windsurf è uno sport che unisce due discipline acquatiche: la vela e il surf. Attraverso l’ausilio di una vela, infatti, si sfrutta la forza del vento per dare propulsione alla tavola sulla quale è posizionata. Il windsurf è un’attività emozionante adatta a chi ama il mare aperto. Va praticata con le giuste attenzioni, privilegiando un approccio graduale. È bene iniziare con un corso, informarsi sullo spot e disporre di un adeguato equipaggiamento per poter praticare in sicurezza.

Affidiamoci a Franz Orsi per conoscere meglio il windsurf.

Photo by Mark Harpur on Unsplash

Storia del windsurf

“Il windsurf nasce in America negli anni ’60 dall’idea di mettere una vela su una tavola da surf per solcare il mare e surfare le onde. Ha un boom, poi, verso la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80. In Italia la sua popolarità cresce negli anni ’90, fino a divenire in pochi anni lo sport più di moda sulla spiagge italiane ed europee.

Il windsurf prende vita ufficialmente da un’intuizione dell’ingegnere aerospaziale californiano Jim Drake e di Hoyle Schweitzer alla ricerca di un sistema per poter surfare il mare anche senza onde, sfruttando la propulsione del vento ed essere veloci su una tavola. Prende subito piede in America e si sviluppa un grande movimento anche in Europa poichè “quasi” ogni specchio d’acqua diventa il luogo giusto per poter praticare questo sport. Negli anni ha avuto un’evoluzione ma è il primo grande sport di tavola che ha avuto popolarità a livello mondiale e può essere considerato il padre.”

Specialità

“Possiamo considerare tre discipline principali di windsurf, per le quali esiste un equipaggiamento specifico:

  • Wave, l’atleta così come nel surf, cavalca le onde compiendo anche acrobazie.
  • Freestyle, nel quale si eseguono acrobazie anche complesse e spettacolari, in acqua piatta.
  • Race, come Slalom e Formula, nelle quali il surfista compie veri e propri percorsi in velocità.

Non mancano poi variazioni e evoluzioni dello sport come il Foil.

Le condizioni nelle quali si può praticare sono le più disparate. Ai principianti si consiglia di partire su acque tranquille con poco vento, poi pian piano si possono andare a cercare condizioni più estreme in base alla disciplina che si intende praticare.”

Attrezzatura

“L’attrezzatura per il windsurf comprende una tavola specifica, che è caratterizzata da un buon volume per permettere al praticante di stare in piedi. La tavola ha un particolare attacco che si chiama piede d’albero, punto di connessione snodato tra tavola e vela, che permette alla vela di muoversi. C’è poi la vela, che è governata in modo diretto dalle mani del surfista tramite un boma, che è il supporto orizzontale. C’è inoltre la pinna e in alcuni casi la deriva.

Per quanto riguarda l’equipaggiamento del surfista, è necessaria una muta adeguata alle temperature in cui si pratica e un trapezio, che è un sistema che permette di scaricare parte del peso della vela e consiste in una specie di fascia, con un gancio, che cinge il bacino.”

Photo by GEORGE DESIPRIS on Unsplash


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