Da anni il mondo dell’outdoor va contro tendenza rispetto all’invernale. In passato ci sono stati momenti di grande fermento, poi rallentamenti. Ma fin dall’inizio dell’avventura di OutDoor a Friedrichshafen, 22 anni or sono, il segno “più” ha sempre accompagnato l’esito di ogni edizione.
I dati dell’edizione 2015, al via il 15 luglio, raccontano di un nuovo record, con 940 espositori, da 41 nazioni, contro i 925 dello scorso anno. Ad OutDoor ci sono tutti, propio tutti i produttori internazionali di attrezzature, equipaggiamenti, accessori per le attività outdoor e ogni anno la fiera pone l’accento su un settore dato in crescita o in recupero.
Quest’anno il camping sembra tornare in auge, con la proposta di nuove soluzioni per la vita e le vacanze all’aria aperta. In realtà non è mai passato di moda, ma sembra che in fiera, quest’anno, ne vedremo delle belle, con tecnologia, praticità ed estetica.
Il core business dell’evento resta ancorato alle attività di cammino: trekking, hiking, alpinismo. Qui le calzature fanno da padrone e la competizione tra i marchi è agguerrita. La nota sempre positiva è che i maggiori protagonisti sono italiani, numerosi leader di mercato capaci di innovare costantemente e di mantenere altissima la qualità dei prodotti. La Sportiva, Scarpa, Aku, Tecnica, Dolomite sono i battistrada.
Dall’estero, ma spesso con contaminazioni italiane, rispondono grandi marchi, come Mammut, The North Face, Millet, Lafuma, ma il panorama è molto più vasto e non mancheremo di analizzarlo e presentarlo nel post fiera.
A breve sarà online lo “speciale OutDoor 2015”, quasi 50 prodotti della nuova collezione estiva 2016, e la maggior parte di questi sarà testata dal team di Outdoortest a fine settembre, in Alto Adige.
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