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Tessera Professionale Europea: il test delle Guide Alpine

I primi dati sulla nuova procedura per l'esercizio della professione in Europa

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da Redazione outdoortest.it

Sono 83 le Tessere professionali rilasciate dall’Italia alle Guide Alpine europee nel corso dell’anno appena passato. Le Guide, infatti, sono state tra le 5 professioni pilota scelte dall’Unione Europea per testare l’EPC – European Professional Card – insieme a infermieri, fisioterapisti, farmacisti e agenti immobiliari.

L’EPC non è una carta vera e propria, ma una procedura elettronica che ha lo scopo di sveltire le pratiche necessarie per lavorare all’estero, per periodi brevissimi o più lunghi. Concerne sia le Guide Alpine italiane che intendano esercitare la professione in un altro Paese UE sia le Guide Alpine europee che vogliano lavorare in Italia. Per esempio può essere richiesta da una Guida italiana per un giorno sul Monte Bianco francese, come da una Guida austriaca per 3 giorni sulle Dolomiti.

La Tessera Professionale Europea era entrata in vigore per le 5 professioni pilota il 18 gennaio del 2016. Recentemente pertanto, il Dipartimento per le Politiche Europee – Coordinamento IMI ha divulgato i dati di questo primo anno di sperimentazione aggiornati al 10 gennaio 2017. Su 118 domande ricevute, l’Italia ha rilasciato l’EPC a 83 Guide straniere. Se si guarda alla percentuale di tessere concesse rispetto al totale di domande per categoria professionale, sono le Guide Alpine a registrare la quota maggiore (70%).

“Con l’Epc il riconoscimento della nostra professione è molto semplificato – spiega Alberto Ieralla coordinatore per l’Epc dell’Uiagm (Unione internazionale che raggruppa le associazioni nazionali delle Guide Alpine), per cui segue i lavori a Bruxelles -, perché tutto è demandato ai Ministeri che comunicano fra loro a beneficio del richiedente, sia in termini di tempo (accettazione in circa 30 giorni) sia in termini di impegno da parte della Guida, che non fa altro che avviare procedura informatica nella propria lingua madre e al proprio ministero. Senza l’EPC invece tocca alla Guida informarsi autonomamente sulle specifiche di legge del Paese in cui vuole andare a lavorare e avviare le procedure con le Istituzioni del posto. È chiaro che la Tessera Professionale Europea risulta molto vantaggiosa per le tante Guide che vivono o lavorano su territori di confine, ma non solo”.

Perché l’EPC venga rilasciata devono essere rispettati alcuni requisiti, tra cui la conoscenza minima della lingua del Paese estero in cui si intenda andare a lavorare, cosicché, in caso di necessità, la Guida Alpina sia in grado di comunicare con i soccorsi del posto. Per le Guide la tessera ha valore di mobilità temporanea di 12 mesi, in quanto rientrano tra le professioni che hanno un impatto sulla salute o sulla sicurezza pubblica.


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