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Eurovelo: i percorsi cicloturistici europei e in particolare i tre passaggi in Italia

Itinerari ideali per chi viaggia in bici, che sia neofita, esperto o famiglia, e per i commuters

Scritto il
da Martina Tremolada

Itinerari ideali per chi viaggia in bici, che sia neofita, esperto o famiglia, e per i commuters: gli eurovelo sono la soluzione perfetta per pedalare in tranquillità. Vediamo di cosa si tratta e dove si possono trovare le tratte italiane.

Cartina Eurovelo

La rete Eurovelo è formata da 17 itinerari ciclabili che si snodano in 42 paesi europei (prendendo come confine orientale il meridiano di Mosca) per oltre 90.000 km.

Facciamo un passo indietro: l’idea di creare una rete ciclabile europea viene affrontata per la prima volta a Bruxelles nel 1995 da un gruppo di lavoro apposito della ECF (European Cyclists Federation). Il progetto Eurovelo è lanciato, dal gruppo di lavoro insieme a istituzioni europee e non, nel 1997 con la presentazione della mappa con “soli” 12 percorsi. Nel 2001 è stato “aperto” il primo itinerario: Eurovelo 12, North Sea Cycle Route.

Photographies La Vélodyssée, itinéraire véloroute Européen en France (© Aurélie Stapf – photographe)

Nell’organizzazione degli Eurovelo sono coinvolte la ECF e altre due entità: i progetti-partner e varie organizzazioni nazionali, per l’Italia il “National Coordinator” è la Fiab – Federazione Italiana Amici della Bicicletta.

La rete Eurovelo è adatta a tutti perché gli itinerari conducono su srade in buono stato ( il 28% dei tracciati è su pista ciclabile, il 40% su strade asfaltate secondarie e il 13% su sterrato), a bassa intensità di traffico (non più di 1000 auto al giorno, per quanto possibile in relazione al paese attraversato) e con pendenze moderate, mai superiori all’8%.

Simbolo Eurovelo

La segnaletica è, per la maggior parte dei tracciati, ben visibile: il classico simbolo, a sfondo blu con il numero bianco circondato da stelle gialle, si ripete su tutti gli itinerari ed è impossibile confondersi o sbagliarsi.

Insomma, un ciclo viaggio percorrendo un Eurovelo o una parte di esso è sicuramente un buon modo per percorrere vie il più possibile bike-friendly ed esplorare zone di alto interesse sia culturale che paesaggistico.

I 17 percorsi, indicati con numeri pari quelli da est a ovest e dispari quelli da nord a sud, attualmente disponibili sono ben descritti sul sito ufficiale di Eurovelo (https://en.eurovelo.com/) e spaziano dal sud del Mediterraneo all’estremo settentrione della Norvegia, da Mosca alle coste atlantiche del Portogallo, con tre itinerari che passano per l’Italia.

Eurovelo 5: Via Romea Francigena (dalla Gran Bretagna all’Italia)

Il tratto italiano dell’Eurovelo 5

L’Eurovelo 5 parte da Londra per arrivare a Brindisi dopo 2900 km.

In Italia, la pista ciclabile prevista EV5 attraversa la penisola dal confine svizzero vicino al Lago di Como (discostandosi quindi dal percorso classico della via francigena che prevede l’ingresso dal Gran San Bernardo) fino a Brindisi, seguendo da Pavia a Roma il corridoio Sigerico: l’arcivescovo di Canterbury che nel 909 d.C. si recò a Roma per incontrare Papa Giovanni XV e ricevere il pallio di investitura.

Il passaggio a Pavia, @Eurovelo on Flickr.com (ref: viafrancigenaromea.com).

Si entra in Italia da Ponte Chiasso, vicino Como, e si attraversa longitudinalmente la pianura padana passando per il centro di Milano. Si prosegue verso Parma dove si affronta la salita per il passo della Cisa da cui ci si tuffa verso la Toscana. Dopo un tratto in Versilia, il tracciato si sposta all’interno verso l’Appennino centrale fino a raggiungere Roma. Dalla città eterna si percorre l’Appennino meridionale per scendere poi sull’altra costa, quella Adriatica fino a Brindisi. Dal lag

Un passaggio sull’itinerario della via Francigena, @ViaFrancigenaEU

Lungo l’itinerario si passa per ben 8 siti patrimonio Unesco (S. Maria delle Grazie a Milano con l’Ultima Cena di Leonardo, Palazzo Medici di Seravezza, Val d’Orcia, centri storici di San Gimignano , Siena, Roma, Eredità Longobarda a Benevento, Sassi dell’antica città di Matera), suggestivi borghi medievali e aree archeologiche tra cui i resti della Via Cassia romana.

Il percorso è arricchito dalla peculiare varietà italiana di tradizioni, vini e cibi locali.

Attualmente, i 1500 km del tratto italiano del percorso EV5 sono in fase di completamento: nonostante il costante lavoro delle Regioni e degli enti locali, in alcuni punti è ancora previsto il passaggio su strade trafficate

Eurovelo 7: Itinerario dell’Europa Centrale (da Capo Nord a Malta)

Il tratto italiano dell’Eurovelo 7

L’Eurovelo 7 collega in 7000 km Capo Nord a Malta attraversando l’Italia da Nord a Sud.

Il tratto italiano si sovrappone per quasi tutta la sua estensione con la Via del sole (grazie al clima particolarmente mite), il percorso B1 si Bicitalia.

Si entra nel Belpaese dal confine austriaco in val Pusteria, da Prato alla Drava (San Candido) si prosegue verso Bolzano percorrendo le ciclabili della valle Isarco e dell’Adige. Si pedala verso sud fino ad arrivare sulle sponde del lago di Garda, dove, a Peschiera, si imbocca la ciclabile del Mincio che porta a Mantova (si può anche seguire la variante che passa da Verona).

Ciclabile dell’Adige, @MartinaTremolada

Dopo aver attraversato il Po si entra il Emilia-Romagna per imboccare a Mirandola la ciclovia del sole che conduce fino a Bologna. Uscendo verso i colli si sale sull’appennino Tosco-Emiliano per scendere a Pistoia da cui si prosegue verso Firenze e Arezzo.

Si rimane all’interno dello stivale fino all’arrivo a Roma: da Latina infatti si passa per Napoli, Salerno e Sapri seguendo la via costiera. Si abbandona il mare per un breve tratto in cui si attraversa la Calabria per affacciarsi sulle coste Ioniche che si seguono fino a Catanzaro. Da qui si rientra verso il Mar Tirreno e, attraversando lo stretto di Messina, si giunge a Pozzallo (Ragusa) seguendo il litorale siciliano. Per completare il percorso Ev7 si possono prendere i traghetti che portano a La Valletta, Malta.

L’emiliana Ciclovia del sole @CicloviaDelSole

Anche seguendo questo percorso non mancano i patrimoni UNESCO: le Dolomiti, Mantova e Modena ne sono degli esempi. Ma come non dedicare un po’ di tempo alle bellezze di Firenze, anche Napoli e il suo Vesuvio, Pompei ed Ercolano, la costiera amalfitana, Paestum e il parco nazionale del Cilento sicuramente meritano una visita.

I 2100 km italiani dell’Eurovelo 7 sono ben tracciati per buona parte, ma soprattutto nella parte finale l’itinerario deve essere ancora completato.

Eurovelo 8 Itinerario Mediterraneo (dalla Spagna alla Grecia)

il tratto italiano dell’Eurovelo 8

L’itinerario di quasi 5900 km è l’unico di numero pari che passa dall’Italia, collega le coste spagnole a quelle Greche da Cadice ad Atene.

Può sembrare paradossale, ma l’Itinerario mediterraneo in Italia non si sviluppa sulla costa. Il percorso attraversa, infatti, il nostro paese da ovest a est snodandosi lungo il Po.

Si entra dalla Francia a Ventimiglia e si lascia subito il mare in direzione di Cuneo per poi arrivare a Torino. Da qui, seguendo l’argine orografico sinistro del fiume più lungo d’Italia si giunge a Pavia per proseguire verso Piacenza, Cremona e Ferrara. Da Chioggia si pedala lungo le coste frastagliate della laguna veneta, una volta superati il delta del Po e Venezia, si giunge a Trieste per entrare poi in Croazia.

Gruppo in bicicletta tra le risaie della pianura vercellese_foto di Niccolò Lupone @CicloviaVenTo

La maggior parte del percorso segue la ciclovia Ven-To (in senso opposto, ma all’atto pratico nulla cambia) che collega Venezia e Torino.

Pedalare lungo l’argine del Po permette di godersi la silenziosa natura e talvolta costringe a fare i conti con il vento, uno dei peggiori antagonisti dei cicloviaggiatori.

Passaggio nei pressi di San Rocco al Porto (LO)_foto di Alessandro Giacomel @CicloviaVenTo

Se nel primo tratto si attraversano le alpi marittime per lanciarsi tra le colline del Monferrato, successivamente si pedala in assenza di dislivello attraversando vaste pianure. Le città attraversate meritano certamente una visita, tra queste vale la pena ricordare: Torino, la città dei Savoia, Cremona, la città del violino, e Ferrara, la città della bicicletta.

Il percorso è in ottima parte completo, nella prima parte presenta un dislivello importante al contrario della seconda quasi tutta in piano.

Il tratto di ciclabile a Loreo (RO)_foto di Alessandro Giacomel @CicloviaVenTo

Tirando le somme

Il progetto Eurovelo è un’offerta che senza dubbio incoraggia all’utilizzo della bici, sia esso per un viaggio, per commuting o per un’uscita di allenamento giornaliera.

Gli itinerari eruovelo sono sicuramente un ottimo modo per scoprire nuove mete turistiche in modo sostenibile e alternativo, può essere fonte di grande ispirazione in questo momento di estrema crescita del cicloturismo e può portare grandi benefici alle comunità locali.

Non ci resta che aspettare che tutti gli itinerari saranno completi e si potranno percorrere dall’inizio alla fine su strade, almeno, secondarie – o, meglio ancora, ciclabili.


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