outdoortest.it GUIDA ALL'ACQUISTO DEI TUOI ATTREZZI SPORTIVI
OUTDOORTEST

TORNA AL MAGAZINE

Pedalare in Engadina: percorsi per cicloturisti, mountain-bikers e famiglie

La valle dell’Engadina, nel catone svizzero dei Grigioni, è una meta che offre una grande varietà di itinerari adatti a tutti gli appassionati

Scritto il
da Martina Tremolada

La rinomata valle dell’Engadina, una della valli abitate più alte d’Europa, si trova in Svizzera nel cantone dei Grigioni. Il più orientale ed esteso dei 26 cantoni elvetici è ben noto agli italiani in quanto si estende dal confine Lombardo-Trentino per arrivare fino a quello Austriaco.

Engadina significa letteralmente “Giardino dell’Inn”. La valle, infatti, si snoda lungo le sinuose sponde del fiume che nasce a Maloja e confluisce nel Danubio.

Il bel panorama del lago di SIls, adiacente a quello di Silvaplana

L’Engadina è divisa in due parti. L’Alta Engadina è chiamata così perché si sviluppa da Maloja a S-chanf in una vasta area pianeggiante con altitudine compresa tra i 1600 e i 1800 metri. È una ambita meta turistica grazie anche ai suoi laghi circondati da fitti boschi di cembri e larici e al suo clima molto soleggiato – si contano circa 322 giorni di bel tempo all’anno.

La Bassa Engadina, invece, ha una conformazione assai differente. Tra S-chanf e il confine austriaco, la valle è più stretta e si trovano pendenze più scoscese, tra il 1600 e i 1000 metri di altitudine.

Pedalare in Engadina, in particolar modo la parte Alta, significa essere immersi in spettacolari panorami montani dove gli occhi rimbalzano tra l’azzurro dei laghi e il verde rigoglioso dei prati e dei boschi. I percorsi ciclabili sono variegati e adatti a tutti gli appassionati.

La ciclabile dell’Inn

Percorso cicloturistico: la ciclabile dell’Inn

I cicloturisti che desiderano attraversare la valle dell’Engadina nella sua totalità trovano pane per i loro denti percorrendo la ciclabile dell’Inn che si sviluppa lungo le sponde del fiume.

Il percorso in totale conta circa 520 km da Maloja percorre tutta l’Engadina, prosegue attraversando il confine austriaco per continuare, attraversando per un breve tratto la Germania, fino a Passau.

Il dislivello negativo è di 3.300 metri e quello positivo di soli 1.800 metri. Percorrendo la ciclabile dell’Inn, infatti, si pedala quasi sempre in lieve discesa affrontando raramente dei brevi tratti di salita.

Il tratto di ciclabile dell’Inn in Engadina Alta

L’itinerario non presenta grandi difficoltà, è adatto a tutti visto il fondo prevalentemente asfaltato o sterrato compatto.

La parte svizzera si estende per 110 km da Maloja alla frontiera austriaca appena prima di Shalkl.

Il punto di partenza dell’itinerario è individuato poco oltre il passo Maloja, a 1800 metri di altitudine. Appena partiti si costeggiano i laghi di Sils e Silvaplana sul lato destro orografico per poi proseguire sulle sponde a sinistra del lago di Sankt Moritz.

La bici carica del necessario per viaggiare in autonomia

Si prosegue accompagnati dalle fresche acque del fiume Inn e dal profumo di resina dei boschi che si alternano con passaggi tra le tipiche casette montane dei paesini svizzeri che si attraversano.

Dopo Zerez, a partire da Lavin si affronta l’unico tratto svizzero dove il dislivello positivo supera quello negativo. Per 10 km si dovranno guadagnare quasi 500 metri perdendone solo 200, ma le due salite sono brevi e affrontabili da tutti. Il primo tratto di salita porta da Lavin all’iconico borgo di Guarda da cui ci si gusta la discesa fino ad Ardez. Bisognerà poi risalire a Scuol, il centro abitato più grande della bassa Engadina e anche di tutto il percorso.

Si prosegue verso Martina, borgo dal quale comincia un tratto di 6 km lungo il confine austriaco per superare la frontiera e arrivare a Shalkl. Da qui la ciclabile dell’Inn continua lungo il corso del fiume fino alle sponde del Danubio.

In mtb verso Fuorcla Surlej @percorsimtbvalbrembana.it

Uscita giornaliera in MTB: l’itinerario Fuorcla Surlej

Anche coloro che si recano in Alta Engadina con l’idea di pedalare un itinerario ad anello impiegando una sola giornata possono trovare tracciati di soddisfazione.

I 30 km con 1.100 metri di dislivello positivo che accarezzano i laghi di Silvaplana e Sankt Moritz e attraversano la val Roseg sono imperdibili per i riders più agguerriti che montano in sella a mountain bike ammortizzate front o, meglio ancora, full.

Si può prendere come punto di partenza la località di Pontresina, dove ferma anche l’iconico treno rosso del Bernina. Percorrendo il tracciato in senso antiorario si giunge, dopo i primi 5 km pianeggianti, sulle sponde del lago di Sankt Moritz. Si prosegue in direzione del lago di Silvaplana affrontando una breve salita dove in poco più di 1 km si guadagnano 100 metri di quota.

Il panorama da Fuorcla Surlej, @percorsimtbvalbrembana.it

Dopo 10 km dal punto di partenza si giunge alla località Surlej (da cui prende il nome il percorso) dalla quale comincia la salita più dura dell’itinerario, talmente dura che in un paio di punti risulta difficilmente pedalabile e si potrebbe essere costretti a procedere a spinta per un paio di brevi tratti. Seguendo la strada sterrata che si sviluppa sotto le seggiovie, in circa 8 km si passa dai 1900 metri di altitudine ai 2755 metri del rifugio sito a Fuorcla Surlej, il punto più alto del tracciato.

Il panorama che si ammira in cima ricompensa abbondantemente le fatiche sostenute per salire: ci si trova contornati dalle cime del massiccio del Bernina, la Biancograt del piz Bernina si staglia imponente con i suoi 4050 metri di altezza circondato da Piz Scerscen e Piz Roseg che sfiorano i 4000 metri.

Rider al lago bianco del bernina con il ghiacciaio sullo sfondo. Photo by Marco Greber, Engadin St. Moritz Tourismus

Giusto il tempo di riposarsi e poi si può rimontare in sella per affrontare il divertente e tecnico single track che in meno di 4 km conduce alla località Roseg, sulle sponde dell’omonimo torrente, a 2000 metri di altitudine.

Si prosegue costeggiando il Roseg dapprima sulla sponda orografica destra per poi passare a quella sinistra e rientrare dopo 13 km di piacevole e leggera discesa a Pontresina con una accomodante strada bianca.

Si suggerisce di partire da Pontresina per poter affrontare la salita dopo aver pedalato una distanza tale da avere le gambe pronte e poter percorrere come ultimo tratto del percorso la strada bianca che non presenta difficoltà. In alternativa si può partire dal parcheggio di Surlej per attaccare subito la massiccia salita oppure si può iniziare a pedalare dal centro di Sankt Moritz, nel caso in cui – ad esempio – si stia soggiornando nella rinomata località engadina. Sembra opportuno segnalare che per i riders appassionati di enduro, proprio da Sankt Moritz, sfruttando gli impianti di risalita, ci si può divertire sui numerosi trails dedicati.

Per le famiglie: il giro del lago di Sankt Moritz

L’Engadina non soddisfa solo i cicloviaggiatori che pedalano diversi giorni consecutivi o i riders che macinano tanto dislivello, ma offre itinerari adatti anche alle famiglie e a chi vuole godersi la natura in sella alla bicicletta senza affrontare lunghe distanze o faticose salite.

Il giro del lago di Sank Moritz permette di respirare a pieni polmoni il profumo della resina dei boschi di cembri e larici. Percorrendo i 4 km dell’anello che abbraccia le acque azzurre del lago, si pedala su strade asfaltate o strade bianche ben segnalate. L’itinerario è pianeggiante quindi si può scegliere in libertà se pedalare in senso orario oppure antiorario.

L’unico accorgimento che bisogna avere è di non tenere una velocità troppo elevata ed evitare le manovre rischiose perché il lago, per la maggior parte del percorso, non è protetto da ringhiere o staccionate.

Il tratto di ciclabile che costeggia il Lago di Silvaplana, con il Piz Salacina (2599 m) e il Piz Lunghin (2780 m) sullo sfondo. Photo by Romano Salis Engadin St. Moritz Tourismus

Per chi volesse allungare il percorso è possibile percorrere la ciclabile dell’Inn che collega il lago di Santk Moritz con quello di Silvaplana: il giro in totale prevede 25 km su strade in prevalenza protette dal traffico con un dislivello positivo di soli 250 metri.

Sils im Engadin, photo by Jairph on Unsplash

Possiamo affermare, in conclusione, che l’Engadina è una meta che ben si addice agli appassionati delle due ruote senza motore. Si possono trovare itinerari di qualsiasi natura e sono tutti ben segnalati grazie a cartelli lungo il percorso.

Da ultimo, vale la pena di segnalare l’app gratuita mapy.cz: impostando la mappa “outdoor” vengono indicati con precisione tutti i tracciati e le principali informazioni cartografiche, come per esempio le curve di livello (per la stagione invernale impostando la mappa “winter” si possono trovare le piste da sci alpino e di sci di fondo).


Potrebbero interessarti anche

Potrebbero interessarti questi prodotti

Altracom s.a.s. di Alfredo Tradati - via Buonarroti 77 I-20063 Cernusco s/N (MI) - P.IVA 05019050961 - info@altracom.eu - Outdoortest.it è una testata giornalistica registrata con Aut.Trib.di Milano n. 127/2020. Direttore Responsabile: Alfredo Tradati

Made by

Pin It on Pinterest