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Dalbello DRS 130
Dalbello DRS 130

Dalbello DRS 130 Scarpone sci alpino 2024

Una calzata ideale ed un'eccezionale trasmissione dell'energia

Sintesi

Dalbello, sinonimo di prestazioni e qualità, conferma quanto siano eccellenti i prodotti di Casella d’Asolo. Come questo modello, di derivazione World Cup, con calzata racing, è l’incarnazione della massima tecnologia abbinata alle calzature da sci. Maggiore comfort ed eccellente ancoraggio del piede, mix perfetto per carvate poderose e precise. Il vero Made in Italy da vestire, sfoggiare, e portare all’estremo su quelle piste li, come e quando lo decidi tu.

Pietro Dalmasso

Testato da:

Pietro Dalmasso

il 18/04/2023

95/100

Risultati

Accesso
Chiusura/regolazioni
Sensibilità
Settaggi
Trasmissione impulsi
Comfort
Voto totale 95
Dati test
Data inizio : 18/04/2023 Data fine : 19/04/2023
Campo test : seggiovia Monte Agnello
Condizioni neve : dura e ghiacciata la mattina, molle e trasformata il pomeriggio
Descrizione terreno : piste rosse + una pista nera
Meteo : tempo soleggiato Temperatura aria : -2°C a +8°C Luogo : Pampeago

Scopri di più sulle nostre recensioni

Scheda tecnica

Taglie
22,5 - 29,5
Flex
130
Last
97
Regolazioni
13-16° forward lean
Strap
Power strap 60 mm
Tecnologie
Drive & Control; Solid Lug One Piece Bootsole; Micro buckles; Canting (Shaft Alignment); Adjustable Rear Cuff Spoiler; DB COMP LINER


Le nostre valutazioni

Dalbello DRS 130
Primo piano Dalbello DRS 130

Nel marzo del 1974, la linea di produzione di Casella d’Asolo, concepisce il primo scafo da sci Dalbello. L’azienda, fondata da Alessandro e Giovanna Dal Bello produce scarponi nello stesso stabilimento da oltre trent’anni. Ma la storia dei calzolai di mestiere è cominciata un decennio prima, in Svizzera, quando producevano scarpe di pelle per Henke. Consapevoli della loro creatività, imprenditoria e volontà di crescere, decisero di intraprendere il percorso di concepire i propri scarponi sci sfruttando il boom del settore merceologico. I primi modelli in pelle furono venduti in Austria, e in seguito, la plastica sostituì la pelle, più resistente e duratura. Negli anni ’80, Dalbello comincia a vestire numerosi atleti nelle discipline alpine, fra i quali Steve Mckinneycon due record mondiali di velocità, Tom Simons, e Paul Bushman, nello speed skier.

Agli inizi degli anni ’90, Dalbello esporta il Made in Italy, con ottimi successi, in Nord America, Germania e Austria. In seguito, una rete di distributori capillari permette di espandere la rete commerciale in tutto il mondo, dall’Europa al Giappone, all’Australia. Il R&D lavora alacremente per sviluppare prodotti che siano diversi da quelli in commercio, in termini di tecnologia, qualità dei materiali, leggerezza, comfort, e facilità di calzata.

Nel 1997, l’azienda lancia sul mercato il modello Carvex, un concetto tecnologico che risponde specificatamente alle esigenze di carving (nato da poco) con flex flessibile e progressivo, e migliore supporto laterale.

A cavallo del nuovo millennio, Dalbello crea il Rider Development Program (RDP) sotto la spinta del leggendario Glen Plake. RDP ha obbiettivo di realizzare scarponi da sci più innovativi per il freeride. Il RDP cresce e ingaggia talenti come Tanner Hall campione degli XGames, Nick Goepper e Kevin Rollandmedaglie medaglie olimpiche, e molti altri.

Nel 2014 Dalbello produce 13 milioni di scarponi, e nel 2015 Jarden Corp, azienda americana quotata a Wall Street, acquista l’intero capitale della Dalbello. Nella scuderia di Jarden Corp sono presenti Völkl, Marker, K2, Marmot e Dalbello. Oggi si contano circa undici milioni di scarponi costruiti, con tecnologie sempre più sofisticate e apprezzate dal pubblico.

L’obbiettivo di Dalbello è disegnare prodotti tecnicamente eccellenti in grado di soddisfare le richieste del mercato, le aspettative dei partners, e le performance degli atleti. Bene ricordare come Dalbello sia l’unico produttore completamente indipendente, specialista nello sviluppo di scarponi da sci che offrono il migliore comfort, fit, qualità e prestazioni. Gli scarponi da sci Dalbello sono innovativi nel design, originali, unici nella costruzione ed eccellenti nelle finiture.

Dalbello DRS 130
Davanti del Dalbello DRS 130
Il Dalbello DRS 130 ha un design overlap (architettura composta da due parti: la parte inferiore, lo scafo e la parte superiore, la tomaia) con scafo a doppia iniezione in poliuretano (PU) da gara; si presenta in doppia tonalità: classico verde mela nel gambetto vs bianco nello scafo.
Dalbello DRS 130
Booster del Dalbello DRS 130

Il Dalbello DRS 130 presenta un booster a doppio sgancio con fibbia 60 mm World Cup di ultima concezione; uno spoiler in plastica da posizionare nella parte posteriore dello scafo per chiudere l’angolo della caviglia inclinando tibia-perone verso le dita dei piedi. Tale angolo può essere anche regolato (forward leaning) a mezzo delle viti poste sul dietro dello scarpone cambiando l’angolo da 16 a 14°. Comode e utili rialzi/zeppe Race Kit in dotazione aumentano la pressione sulla punta e sulle lamine dello sci.

Dalbello DRS 130
Interno del Dalbello DRS 130

Il Dalbello DRS 130, flex 130, last 97 mm, narrow-fit, termoformabile, canting e pianta anatomica regolabile, suola ISO 5355, taglie dal 22.5 al 29.5, peso 2.260 gr al pezzo, opzione GripWalk, aggiunge un nuovo step alla tecnologia Contour, che da 4 passa a 5. Dalbello studia meticolosamente gli spazi all’interno dello scarpone, in particolare in cinque punti cruciali, quali tibia/perone, malleolo, metatarso, osso navicolare e calcagno. La calzata, già perfetta, aderente, confortevole e precisa secondo i tecnici Dalbello, può essere ulteriormente regolata e adattata tramite l’ausilio di un bootfiter. Se fosse necessario, il bootfiter individua facilmente i punti sullo scafo e sulla scarpetta e può intervenire anche sulla soletta rigida modificando l’angolo della rampa.

Dalbello DRS 130
Dettaglio dei ganci del Dalbello DRS 130

Il Dalbello DRS 130 è Drive & Control: lo scafo offre più volume nella punta e nella zona del tallone per una presa avvolgente e precisa. I D5, o quattro ganci +1 includendo il booster, sono in alluminio e permettono microregolazioni nei punti nevralgici con la massima precisione, all’altezza del collo del piede, per esempio. Le regolazioni micrometriche consentono di ruotare la fibbia per renderla più lunga o più corta, per una vestibilità mirata e personalizzata. II My Fit consente una immediata personalizzazione sia dello scafo, sia della scarpetta. Grazie ai contorni anatomici preformati nello scafo, il My Fit offre maggiore vestibilità già dall’inizio. In soli otto minuti lo scafo viene termoformato, il flex rimane invariato per garantire eccellenti prestazioni e comfort durante la giornata.

Dalbello DRS 130
Scarpetta del Dalbello DRS 130

La scarpetta DB Comp ha un design pulito, efficace e lineare; presenta solo componenti costruttivi essenziali per migliorare vestibilità aderente, minimizzando lo scivolamento, l’assorbimento della umidità, e la resistenza alla compressione. Comfort e calore sono garantiti.

Dalbello DRS 130
Interno scarpetta Dalbello DRS 130

Le cuciture sono esterne per non compromettere la comodità della scarpetta. Il linguettone è regolabile in altezza (DRS Adjustable Tongue) tramite uno strap alla base delle dita, per mettere/togliere spaziosità al gambale.

La prova negozio è condotta in hotel all’ora di cena con temperature intorno ai 23°C. Il Dalbello DRS 130 ha un carattere deciso e trasuda performance più che mai. I suoi colori vivaci e la forma dello scafo grintosa, lo rendono un prodotto appetibile. L’anno scorso ho avuto l’opportunità di testare, in anteprima, il Dalbello 130 Veloce, e ne rimasi estasiato da quel mix comfort e prestazione.

E adesso sono qui, davanti al Dalbello DRS 130, pronto ad analizzarlo da cima a fondo, riponendo nel cassetto le sensazioni avute con il precedente test. È bene ricordare, ai nostri cari amici lettori, che i test condotti su outdoortest.it non sono test comparativi. L’idea è di immedesimarsi nel target di utenza che utilizzerà il modello, nelle sue abilità e aspettative, eseguire manovre in linea con quelle che il potenziale acquirente eseguirà. In seguito, riversare tutte le esperienze, le sensazioni, le emozioni provate nel corso della prova. Più riuscirà a trasmettere il proprio feeling, meglio farà comprendere al lettore la vera essenza del prodotto.

Dalbello DRS 130
Dettaglio dei ganci del Dalbello DRS 130

Prendo lo scarpone destro in mano. La plastica è solida e di alta qualità. Scritte e rifiniture sono meticolosamente studiate per durare nel tempo. Il colore è di quel bianco lucido-laccato, così come per il verde; una combinazione di tonalità azzeccatissima e riposante. I ganci hanno un profilo race, e cincischiando  - allungandoli/accordandoli, aprendoli/chiudendoli etc. sono convinto che dureranno nel tempo. Spesso e volentieri i ganci sono uno dei punti deboli degli scarponi: perdono colore, sbiadiscono, rompono la molla (fastidioso), si perdono. Spesso e volentieri neve sporca, inquinamento e sole sbiadiscono i colori dello scafo. Non parliamo dei colori chiari, come il bianco per esempio. Dopo una rapida telefonata ad un caro amico in possesso di un Dalbello DRS 140 2023, posso garantire che il colore dello scafo rimarrà immutato nel tempo. La scritta aziendale è posta sul lato esterno, di colore nero. Il logo è collocato in prossimità del malleolo laterale. Sullo strap è riportata parte della tecnologia in dotazione, così come sul profilo esterno della scarpetta.

Ci siamo, sfilo la scarpetta con una mossa rapida e la infilo, prima il sinistro e poi destro. La scarpetta avvolge il piede e sale sui polpacci con le giuste proporzioni. La scarpetta ha in dotazione lacci per migliorarne la vestibilità. Appena chiudo i lacci infilo lo scafo. La manovra è rapida e indolore, e ciao ! Lo scafo comprime a dovere la pianta del piede e offre uno stretto grip sul calcagno, mai fastidioso. Quasi non necessito di chiudere i ganci perché lo scarpone si adatta perfettamente al mio piede. Per la cronaca, ho un piede magro a pianta stretta. Effettuo qualche piccola regolazione, tengo lo scarpone chiuso per circa tenta minuti ed effettuo spostamenti in hotel. Il piede è comodo, non sento punti di pressione, i primi due ganci sono regolati fra il primo e il secondo spazio, il mordente sul calcagno è piacevole e inspira fiducia. Le dita del piede si muovono bene anche a scarpone chiuso grazie alla tecnologia Drive & Control. Gli spazi sono “pieni”, non necessito di un intervento di bootfitting, sono pronti all’uso.

La scarpetta è perfetta per questo scafo, ben imbottita, non ingombrante, priva di cuciture interne, fasciante e coprente nel modo giusto. Interessante è la possibilità di sostituire il linguettone per offrire una personalizzazione ottimale anche per chi ha malleoli pronunciati. Tutte le premesse ci sono.

Il test viene eseguito nella meravigliosa cornice della Val di Fiemme, sulla seggiovia dell’Agnello, aperta solo per noi. Le condizioni sono di neve ghiacciata e dura la mattina e trasformata e morbida nel pomeriggio.

Il Dalbello DRS 130 è il primo scarpone ad essere provato, intorno alle 9H00. Saggiamente, la sera prima, avevo riposto lo scarpone in un ambiente asciutto e riscaldato, per agevolare la calzata il giorno successivo. Infilo gli scarponi in rapida successione, organizzo le microregolazioni e chiudo lo strap, prendo un paio di sci. Anche con temperature prossime allo zero, il Dalbello DRS 130 non perde le sue caratteristiche di elegante e confortevole cabriolet moderna. Non appena in cima all’Agnello, nel comprensorio del Latemar, appoggio la maschera sul viso, regolo ulteriormente i ganci e stringo il booster per bene. Sento lo scarpone più tenace sul piede, quasi come se mi dicesse di andare forte, da subito. La cabriolet, che ha in dote tutte le tecnologie moderne, ha anche un motore che spinge, fin dai minimi. Sono estasiato. Dopo diverse piste a velocità importanti alternate a più lente, cerco di trovare una sbavatura, un errore, un difetto. Non riesco, e con piacere ne deduco che è un ottimo scarpone per chi vuole un prodotto performante e racing, e ingentilito rispetto al suo fratello maggiore DRS World Cup, da cui ne deriva. La precisione nel cambio degli spigoli è seconda a nessuno. Gli impulsi sono trasmessi velocemente allo sci, la plastica è progressiva e non spancia. La sensazione è di avere il piede tutt’uno con lo scarpone, davvero notevole. La pianta è narrow da 97 mm, e sembra più stretta, ma non crea problemi. Il gambetto avvolge pienamente, e per chi ha malleoli poco pronunciati come i miei, necessità una regolazione maggiore dei ganci. Sono sorpreso come un prodotto di questo livello, non estremo come per le versioni più corsaiole e last più ridotti, sia efficace e ideale per pennellare tutti i tipi di curva, in particolare le curve stette. Colloco il Dalbello DRS 130 sul primo gradino del podio dei migliori prodotti per la stagione 2024.

Destinazione e consigli d'uso

Una bella cabriolet prestante e comoda, moderna e tecnologica, veloce e roboante; questo mix è il nuovo Dalbello DRS 130 proposto dalla casa italiana di Treviso. Uno sciatore esperto e competitivo, non per forza agonista, potrà certamente apprezzare il profilo corsaiolo di questo prodotto senza rovinarsi i piedi a fine giornata. Come visto in precedenza, non vi è eccessiva pressione sul piede e/o tibia, e quindi è un prodotto dedicato a chi vuole sciare tutto il giorno in modo performante e ricerca costantemente il miglioramento delle proprie abilità tecniche. Inoltre, lo consiglio al maestro di sci e istruttore nello svolgimento della professione, ex atleta di Coppa del Mondo ed Europa, allenatore, coach; oltre che a un livello avanzato e/o esperto. Livello 6 e 7 centrato.

LEGGI TUTTO
Marca Dalbello Völkl
Modello:DRS 130
Attività:Sci alpino
Utilizzatore:

In evoluzione

 

Esperto

 

Agonista

 
Anno:2024
Prezzo:600 €

Dice l'azienda

Il DRS è basato sulla struttura della serie DRS World Cup, ma è un po’ più comodo e spazioso al suo interno grazie al last di 97 mm. Il flex appositamente pensato per le gare amatoriali in combinazione con una scarpetta anch’essa piu strutturata, permette una calzata ideale ed un’eccezionale trasmissione dell’energia. In questo modo il DRS rappresenta la combinazione perfetta di prestazioni e comodità. La scarpetta del DRS 130 presenta un materiale più morbido per il linguettone e per l’imbottitura rispetto al DRS 140. il sottopiede migliorato permette un appoggio e una posizione naturale dando grande stabilità e controllo. Numerose possibilità di configurazione permettono di adattare precisamente il DRS allo stile della propria sciata. Si possono così ad esempio modificare le suole e montare spoiler e kit di rialzi da competizione per aumentare la pressione sulle punte degli sci e la leva sugli spigoli. Inoltre, per un comfort ed un grip ancora maggiori in camminata, sono disponibili i rialzi GripWalk pur rispettando le norme ISO e FIS. Con un indice flex di 130 il DRS è stato sviluppato per sciatori decisamente sportivi.

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