Se stai pensando di avventurarti nel mondo della corsa, ti troverai presto di fronte a una decisione cruciale: dovresti correre sull’asfalto o sullo sterrato?
Questo dilemma è comune e la risposta dipende da una serie di fattori personali e delle tue preferenze. Esploriamo l’argomento e per risolvere ogni dubbio abbiamo intervistato un medico, super appassionato della materia: Rudy Malberti.
Il dottor Rudy Malberti è Medico chirurgo, specializzato in Ortopedia e Traumatologia, Biologia e medicina dello sport e patologie legate alla pratica sportiva.

Intervista
Per iniziare a correre è meglio preferire strade sterrate o asfaltate? Perché?
“Ovviamente la scelta dipende anche dal luogo in cui il neofita vive. Su asfalto vi sarà una corsa più regolare ed efficiente e meno dispendiosa poiché la regolarità della superficie, permetterà di concentrarsi maggiormente sul gesto tecnico della corsa. Per contro sull’asfalto vi saranno molte variabili quali traffico, zone semaforizzate, rotonde… che condizioneranno la continuità che, per contro, sullo sterrato si ridurranno. Quando dico sterrato intendo su piano, non trail con dislivelli dove le variabili sono varie e talora anche pericolose. Il grip cioè l’aderenza su asfalto sarà migliore rispetto allo sterrato”.

Come possono prevenire gli infortuni i runner principianti?
“Innanzitutto se affronti uno sport come la corsa devi avere una costituzione dove domina la massa magra, il muscolo, associato a materiali tecnici, in primis le calzature. Una valutazione cardiologica, meglio una visita presso un Centro di Medicina dello Sport; inoltre dei Test di corsa con Analisi Baropodometriche più Gait Analysis con Motion Metrix per valutare i difetti del piede, del passo e della corsa, sviluppando eventuali plantari”.

Quali consigli può dare per iniziare a correre senza farsi male?
“La calzatura sportiva sarà importante.
Poi, senza dubbio, gradualità. Quando dico ciò intendo che il principiante dovrà percorrere inizialmente piccoli tratti di corsa alternati al passo ed esercizi di atletismo con stretching associato così da adattare la capacità aerobica ed il senso di fatica muscolare. Alcuni pensano “vado al parco e mi faccio un’ora di corsa per iniziare”! Assolutamente no, già dopo cinque minuti di corsa inizierà a guardare l’orologio e gli sembrerà interminabile quel piccolo lasso di tempo con una sensazione di abbandono. Quello sarà il momento per capire come imparare a dosare il gesto, il tempo ed i metri percorsi”.

Quando è sconsigliato correre?
“In caso di Obesità, BPCO, Cardiopatie di un certo impegno con elevato rischio cardiovascolare, patologie dell’apparato muscolo-scheletrico. Tali patologie saranno ovviamente documentate e seguite da specialisti che daranno un consenso o un diniego alla corsa. Inoltre, ed è logico, dopo aver mangiato, con eccessivo freddo o caldo intesi come temperature ambientali; questo sempre per i neofiti“.

Quale alternativa alla corsa può suggerire?
“Camminate, bicicletta intesa come svago e non percorrendo lunghi tratti. Fitness con impronta Motoria di stampo ludico-ginnico-sanitario. Lavoro in acqua che non è obbligatoriamente nuoto, altamente affaticante, ma passo ed esercizi acquatici controllati da esperti”.

Le foto sono dei Selvadec, gruppo sportivo.