outdoortest.it GUIDA ALL'ACQUISTO DEI TUOI ATTREZZI SPORTIVI
OUTDOORTEST

TORNA AL MAGAZINE

Bicicletta e treno: come funziona?

Spostarsi in bici con l’ausilio dei treni è una soluzione veloce, economica ed ecologica. Bisogna, però, stare attenti alle regole che variano in base a tipo di treno e di bicicletta

Scritto il
da Martina Tremolada

Spesso capita di dover affrontare lunghi spostamenti che, per motivi di tempo o di distanza, sarebbero difficili da pedalare. Viaggiare in auto non sempre si dimostra la soluzione migliore: l’impatto sull’inquinamento è rilevante, economicamente si faticano a trovare soluzioni vantaggiose, inoltre occorre avere una pazienza infinta per sopportare il traffico e l’eterna ricerca di un parcheggio.

Photo by Jorik Kleen on Unsplash

Ecco allora che il treno arriva in nostro aiuto. Può capitare però che la stazione non sia nelle immediate vicinanze della nostra meta e così la combo bici e treno potrebbe essere la soluzione ideale.

Caricare la bici sul treno permette di ridurre al minimo i tempi di spostamento e durante il viaggio si può leggere un libro, rilassarsi o lavorare.

In Italia le regole per caricare le biciclette in treno sono un po’ articolate, ma una volta che ci si abitua non sembrerà più così difficile.

Photo by Honbike on Unsplash.

Innanzitutto occorre differenziare in base alla tipologia di bicicletta: pieghevole o no.

Le bici pieghevoli sono spesso la soluzione preferita dai commuters che sovente si trovano a dover prendere i mezzi pubblici. Hanno un ingombro ridotto e possono essere aperte e chiuse in pochissimo tempo.

Con queste bici super compatte si può salire gratuitamente su tutti i treni regionali semplicemente chiudendole. Le dimensioni, in questi casi, non possono superare i 120x80x45 cm.

Sui treni nazionali di Trenitalia e di Italo è possibile caricare una bici pieghevole negli appositi spazi dedicati ai bagagli assicurandosi che rimanga ferma e non superi 110x80x45 cm.

Insomma, per chi non deve pedalare troppi chilometri, ma si sposta spesso in treno, la bici pieghevole rappresenta una delle soluzioni migliori.

Foto di juanmamontero da Pixabay

Se per le bici pieghevoli, tutto sommato, è abbastanza semplice capire come e su quali treni salire, altrettanto non si può dire per le biciclette classiche.

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un grande implemento dei servizi per i ciclisti da parte di Trenitalia e, auspicabilmente, la situazione continuerà a migliorare.

Sulla maggioranza dei treni regionali sono ammesse le biciclette senza necessità di smontarle: salire su un treno senza bisogno di smontare e poi rimontare la propria bicicletta può essere davvero un gran vantaggio. Bisogna ricordare, però, che per poter viaggiare in treno con la bici montata al seguito, è necessario che non sia in nessun caso più lunga di due metri.

Per sapere se un treno può ospitarvi con il vostro mezzo a pedali occorre aguzzare la vista e in fase di prenotazione controllare che vi sia l’icona della bicicletta accanto al numero del treno. Può capitare che su una stessa tratta, in orari differenti, un treno accetti le bici e un altro no. Questo è dovuto a due ragioni principali: negli orari di punta risulterebbe difficile riservare alle biciclette degli spazi adatti oppure, in altri casi, la corsa è effettuata da un treno più datato che non ha gli spazi appositi.

Solitamente le biciclette vengono collocate nel vagone di testa o di coda, in alternativa, sui treni più moderni, si possono trovare un paio di postazioni sui vagoni pari o su quelli dispari (solitamente in alternanza con gli spazi dedicati ai passeggini o alle carrozzine).

In ogni caso, occorre munirsi del biglietto per la bicicletta che costa 3,50 € ed è valido dal momento della convalida fino alle 23.59 dello stesso giorno su tutti i treni regionali. Quindi, se per esempio un commuters deve recarsi in ufficio per poi rientrare la sera stessa non necessiterà di un doppio biglietto per la bicicletta.

Foto di pfeiffed da Pixabay

Sugli Intercity Giorno, ove previsto il servizio, è possibile trasportare la bicicletta montata (costo del biglietto: 3,50€) nella carrozza n° 3, in cui sono presenti 6 posti e 2 punti di ricarica per le bici elettriche, e agganciarla alla rastrelliera in posizione verticale. In fase di prenotazione bisogna prestare attenzione alla presenza dell’icona della bicicletta accanto al numero del treno, sarà questa ad indicarci se quel convoglio offre il servizio che stiamo cercando. Inoltre, è bene ricordarsi di prenotare un posto a sedere nella carrozza n° 3 per poter viaggiare vicini alla bici.

Il tasto dolente riguarda i treni di media e lunga percorrenza ovvero sui treni Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca e Intercity Notte: su tutti questi non è mai consentito il trasporto della bicicletta montata. Le biciclette possono essere collocate a bordo smontate e all’interno di un’apposita sacca. Anche in questi casi non mancano le eccezioni quindi è bene sempre controllare le condizioni di trasporto.

Viaggiare con la bicicletta smontata è sicuramente un impedimento che rende più lente e difficoltose le operazioni di carico, soprattutto per i cicloviaggiatori. Questi sono, potenzialmente, i maggiori fruitori del servizio per le tratte di lunga percorrenza, ma spesso si trovano a dover effettuare scelte differenti visto che risulta quasi impossibile spostare la bici nella sacca con le borse contenenti l’occorrente per il viaggio. La soluzione in questi casi potrebbe essere affrontare lunghi viaggi sui treni regionali o intercity dove si può riporre la bici montata con le borse.

Photo by David Hellmann on Unsplash

L’accoppiata bicicletta e treno risulta una delle opzioni migliori per gli spostamenti di piccola o media distanza: bastano dei piccoli accorgimenti per poter viaggiare in treno con la propria bicicletta scegliendo una soluzione veloce, economica ed ecologica.


Potrebbero interessarti anche

Potrebbero interessarti questi prodotti

Altracom s.a.s. di Alfredo Tradati - via Buonarroti 77 I-20063 Cernusco s/N (MI) - P.IVA 05019050961 - info@altracom.eu - Outdoortest.it è una testata giornalistica registrata con Aut.Trib.di Milano n. 127/2020. Direttore Responsabile: Alfredo Tradati

Made by

Pin It on Pinterest