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E tu conosci tutte le discipline dello sci alpino?

Discesa libera, super-G, gigante, speciale, parallelo e combinata: scopri regolamenti e tracciati delle sei discipline che compongono lo sci alpino

Scritto il
da Luca Tessore

Come spesso accade, anche per lo sci alpino, l’evoluzione dell’attrezzatura ha determinato un’ampia specializzazione della tecnica e di conseguenza un’ampia scelta di discipline: discesa libera, super-G, slalom gigante, slalom speciale, slalom parallelo e combinata.

Tutte e sei le discipline dello sci alpino hanno in comune il fatto di dover discendere un pendio nel minor tempo possibile, la diversità risiede nel tracciato ed in particolare nel numero delle porte e distanza fra esse. Velocità da formula 1 e curve sul filo del rasoio fanno di questo sport la sua spettacolarità!

Le discipline dello sci alpino si differenziano fra discipline veloci e discipline tecniche. La differenza risiede proprio nelle qualità dell’atleta: potenza per le discipline veloci e agilità e tecnica per le discipline tecniche appunto.

ph. S.Confortola_Roberto Nani con SnowCookie
ph. S.Confortola_Roberto Nani con SnowCookie

Velocità: discesa libera e super-G

Discesa libera

Nella discesa libera l’atleta si trasforma in una vera macchina da Formula 1, le velocità raggiunte sono impressionanti: oltre i 160 km/h! E’ la disciplina più veloce e spettacolare, nonché la più antica insieme allo slalom speciale. Il tracciato prevede per gli uomini tra gli 800 e i 1100 m di dislivello e per le donne dai 450 agli 800 metri; qui troviamo il minor numero di porte rispetto alle altre discipline; oggi, gli atleti possono sfruttare linee guida di colore blu che favoriscono il mantenimento della traiettoria e l’individuazione dei dislivelli.

Regolamento

Da questa stagione (2022-2023) l’ordine di partenza per la discesa libera (e anche per il super-G) è stabilito in questo modo:

i primi 10 classificati nella World Cup Starting List (WCSL) della discesa libera avranno i pettorali dal 6 al 15 estratti a sorteggio, dalla posizione 11° alla 20°, sempre a sorteggio dal 1 al 5 e dal 16 al 20. Infine, dalla 21° alla 30° posizione in classifica saranno sorteggiati i pettorali dal 21 al 30. Solitamente si gareggia in una sola manche, vince chi completa il percorso nel minor tempo possibile  senza aver saltato nessuna porta. Prima della manche fatidica ci sono delle prove cronometrate che servono soprattutto a capire la qualità del tracciato e memorizzarne la linea.

Pettorali di gara usati nelle discipline di sci alpino
Giovane atleta che prende il suo pettorale assegnatoli come da regolamento_Foto di Victoire Joncheray su Unsplash
Curiosità Discesa Libera

L’attrezzattura utilizzata in questa disciplina è proibitiva per noi sciatori amatoriali: sci lunghi almeno 215 cm per gli uomini e 210 cm per le donne, con un raggio di curvatura di almeno 50 metri! La pista Stelvio, in Valtellina a Bormio, è considerata uno dei tracciati più tecnici e difficili del circuito mondiale con i suoi 3,23 km di lunghezza, 987 metri di dislivello e pendenze massime del 63%. Ospiterà nel 2026 le gare di sci maschili dei XXV Giochi olimipici invernali.

Pista Stelvio
Pista Stelvio pronta per la discesa libera_Foto Enrico Pozzi

Super-G

Ovvero supergigante, ed è davvero super: infatti, come per la discesa libera anche questa disciplina vede gli atleti interessati in un tracciato veloce con punte di oltre i 120 km/h! Infatti, le piste utilizzate sono generalmente le stesse della discesa libera. Tuttavia, la tipologia di curve vede un arco più stretto rispetto alla discesa libera in quanto, il numero di porte varia da 28 a 45, e il tracciato si sviluppa per gli uomini su un dislivello da 400 a 650 metri e per le donne tra i 400 e i 600 metri. In questo caso c’è soltanto un’ispezione del tracciato senza prove a cronometro e la gara si svolge in un’unica manche.

Regolamento

L’ordine di partenza è stabilito in modo identico alla discesa libera essendo entrambe discipline di velocità. Come per la discesa libera vince chi impiega il minor tempo senza aver saltato alcuna porta.

Curiosità Super-G

Per motivi di sicurezza, dalla stagione 2003/2004 la FIS ha stabilito un limite di lunghezza degli sci: 205 cm per gli uomini e 200 cm per le donne. Il raggio di curvatura minimo è di 33 metri. La famosa pista Streif, nella località di Kitzbühel (Austria), che fa stringere i denti agli atleti della discesa libera con i suoi 3,3 km di lunghezza, un dislivello di 860 metri e una pendenza massima dell’85%, viene utilizzata anche per il Super-G con percorso abbreviato.

Slalom gigante

Chiamato anche gigante: è ritenuta la disciplina dello sci alpino più completa. Infatti, è una disciplina che si snoda su un tracciato sia tecnico (molte porte) che veloce. Un atleta specialista di questa disciplina deve avere sia una buona resistenza che potenza fisica, oltre che saper gestire gli sci in velocità, padroneggiando un’ottima tecnica, per non perdere tempo prezioso in curva e, infine, essere agile e scorrevole. Infatti, il tracciato prevede dai 250 ai 450 metri di dislivello per gli uomini e dai 250 ai 400 metri per le donne con 30 fino a 65 porte posizionate a un minimo di 10 metri una dall’altra. La velocità media raggiunta è intorno ai 70 km/h.

Atleta in curva slalom gigante
Atleta che affronta un porta in slalom gigante_Foto Bormio Ski
Regolamento

I primi sette nella WCSL avranno ad estrazione i pettorali dall’1 al 7. Stessa modalità per i classificati dall’8° alla 15° posizione. Dalla 16° posizione partiranno gli atleti con almeno 500 punti WCSL totali e classificati tra la 16° e 30° posizione nella WCSL di specialità. Ai restanti viene assegnato un pettorale in base al proprio punteggio FIS nello Slalom gigante. Si gareggia in due manche su due tracciati diversi, l’ordine di partenza della seconda manche è inverso rispetto alla classifica della prima manche. Sommati i tempi di entrambe le manche vince chi avrà il tempo minore.

Curiosità Slalom gigante

Questa disciplina avvincente nacque in un inverno come questo (stagione 2022-2023), con poca neve, il 19 gennaio 1935, sulla pista del Mottarone, in Piemonte. Proprio per lo scarso innevamento, il commissario decise di introdurre delle porte per rallentare gli atleti, di fatto diminuendo l’arco di curva. Inoltre, la pista piuttosto corta (1,5 km) suggerì l’idea di far disputare la gara in due manche, così da avvicinarsi nel complesso alla lunghezza abituale della discesa libera.

Discipline dello sci alpino porte sotto l'azione del vento
La ricognizione della pista è molto importante per valutare punti critici e regolare l’andatura durante la manche_Foto di Vytautas Dranginis su Unsplash

Slalom Speciale

Spesso chiamato speciale, è un disciplina molto tecnica dove le curve si susseguono con raggi strettissimi. Le velocità raggiunte sono più basse, intorno ai 60 km/h. Il dislivello delle piste varia tra i 180 e i 220 metri per gli uomini e da 140 a 220 m per le donne. Qui le porte aumentano, con un minimo di 40 ad un massimo di 75 porte a tracciato. La gara è composta da due manche nella stessa giornata, la somma dei due tempi stila la classifica finale.

Regolamento

Identico al regolamento per lo slalom gigante.

Curiosità sullo slalom speciale

Un tempo, vista la minor velocità raggiunta dagli atleti obbligati a seguire traiettorie molto strette con curve in successione, il casco non era obbligatorio durante le competizioni. Soltanto dalla stagione 2006-2007 il regolamento ha introdotto l’obbligatorietà del casco come per le altre discipline dello sci alpino.

disciplina dello sci alpino slalom speciale
Giovane atleta durante una competizione di slalom speciale_Foto di Victoire Joncheray su Unsplash

Slalom parallelo

Dal nome si può dedurre la dinamica: la gara prevede la discesa di due sciatori contemporaneamente su percorsi paralleli. La lunghezza e la tipologia di curve sono identiche nei due percorsi, di fatto si tratta di eseguire archi di curva da gigante. La gara si svolge solitamente in due manche, la somma dei due tempi più bassa determinerà il vincitore.

Regolamento

Partecipano i primi 16 sciatori della classifica generale. Le prove si svolgono ad eliminazione diretta, con ottavi di finale fino alla sfida finale a decretare il vincitore.

Curiosità slalom parallelo

Per molti anni questa specialità è rimasta come prova non ufficiale e sebbene questa particolare disciplina esista ufficialmente dal 1975, soltanto nella stagione 2019-2020 fu assegnata una specifica Coppa del Mondo di slalom parallelo.

Combinata alpina

Anche in questo caso il nome suggerisce il senso della disciplina: infatti, nella combinata gli atleti dovranno affrontare sia una prova di velocità che una prova tecnica. Solitamente discesa libera e slalom speciale, ma potrebbero esserci anche prove di super-G per la prova di velocità e gigante per quella tecnica. I tempi delle due prove saranno poi sommati per stilare la classifica.

Regolamento

Fa riferimento alle singole discipline disputate.

Curiosità combinata alpina

Questa prova mette in risalto la versatilità degli atleti che riescono a salire sul podio in quanto necessitano di doti sia da velocisti, che una grande preparazione nella tecnica. Ad oggi, non si tengono molte gare di combinata proprio a causa dell’alta specializzazione che hanno raggiunto i nostri atleti. Infatti, gli sciatori professionisti preferiscono specializzarsi nella velocità o nella tecnica.

Come per tutti gli sport più dinamici, le regole delle varie discipline dello sci alpino sono destinate a mutare, e perché no, come già successo in passato potremmo vedere nascere nuove prove e tipologie di competizione sempre più attente all’esigenze degli atleti e del pubblico. Ora non vi resta che godervi lo spettacolo!


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