L’estate outdoor in Italia sta mostrando due tendenze opposte ma complementari: da un lato il fast hiking, leggero e veloce, pensato per chi vuole macinare chilometri e dislivello in poco tempo; dall’altro il turismo lento, che privilegia la scoperta e la connessione con i territori. Due filosofie, due velocità, ma un’unica passione per la natura.

Fast hiking: velocità e leggerezza
Il fast hiking è l’evoluzione più dinamica dell’escursionismo: camminata veloce in ambiente naturale, con obiettivo di coprire grandi distanze in tempi ridotti.
A chi si rivolge: escursionisti allenati, trail runner in cerca di varianti meno competitive, amanti della montagna che vogliono un’attività intensa ma non estrema.
Attrezzatura: scarpe leggere con buona aderenza, zaino compatto (10-20 litri), bastoncini telescopici, abbigliamento tecnico traspirante.
Dove rende al massimo: uscite giornaliere, sentieri alpini e appenninici tecnici, percorsi con dislivello.
Pro
Grande allenamento cardiovascolare e muscolare.
Possibilità di coprire più tappe in meno tempo.
Perfetto per chi ha poco tempo libero.
Contro
Poco tempo per soffermarsi su dettagli culturali o naturalistici.
Maggiore dispendio fisico: richiede preparazione adeguata.

Turismo lento: scoperta e connessione
Il turismo lento è l’altra faccia della medaglia: un approccio che privilegia la calma e la scoperta graduale dei territori.
A chi si rivolge: viaggiatori che cercano un’esperienza immersiva, famiglie, camminatori che amano soste frequenti e contatto con le comunità locali.
Attrezzatura: scarponcini o scarpe da trekking comode, zaino con capienza adeguata (20-35 litri), abbigliamento versatile, eventuale tenda o attrezzatura da bivacco.
Dove funziona meglio: cammini a tappe (es. Via Francigena, Cammino dei Borghi Silenti, Cammino di San Benedetto), ciclovie, parchi naturali.
Pro
Esperienza più profonda e completa.
Maggiore contatto con cultura e tradizioni locali.
Ritmo sostenibile e rilassato.
Contro
Richiede più tempo a disposizione.
Logistica più complessa (tappe, pernottamenti, rifornimenti).

Dove si incontrano
Fast hiking e turismo lento si basano sulla stessa passione: vivere la natura e l’outdoor in modo attivo e responsabile.
Alcuni percorsi si prestano ad entrambi, cambiando solo il ritmo e la gestione delle tappe.
Entrambi gli approcci necessitano di una pianificazione attenta: cartografia, meteo, attrezzatura adeguata e rispetto dell’ambiente.
Destinazioni consigliate: fast hiking e turismo lento tra Campiglio, Bormio e Santa Caterina
Itinerari Fast Hiking
1. Madonna di Campiglio – Sentiero delle Bocchette Centrali (Brenta)
Perché fast hiking: percorso tecnico in quota con panorami spettacolari sulle Dolomiti di Brenta, perfetto per chi vuole mettersi alla prova.
Dati: 12 km | 6-8 ore | D+ 1.000 m
2. Bormio – Salita al Rifugio Pizzini (Val Cedec)
Perché fast hiking: salita costante e impegnativa, ideale per allenare resistenza e dislivello, con vista sui ghiacciai del Gran Zebrù.
Dati: 10 km | 4-5 ore | D+ 800 m
3. Santa Caterina – Monte Sobretta
Perché fast hiking: vetta panoramica oltre i 3.000 m, perfetta per un’uscita veloce ma intensa, con grande soddisfazione in cima.
Dati: 14 km | 5-6 ore | D+ 1.300 m

Itinerari Turismo Lento
1. Madonna di Campiglio – Giro dei 5 Laghi
Perché turismo lento: percorso ad anello con pause panoramiche ai laghi Nambino, Serodoli, Lambin, Ritorto e Gelato.
Dati: 12 km | 5-6 ore | D+ 900 m
2. Bormio – Sentiero della Reit
Perché turismo lento: itinerario panoramico con vedute su Bormio, possibilità di soste in malghe e rifugi, ottimo per gustare prodotti locali.
Dati: 9 km | 4-5 ore | D+ 600 m
3. Santa Caterina – Valle dei Forni
Perché turismo lento: passeggiata nella valle glaciale con rifugi attrezzati e punti panoramici, perfetta anche per famiglie.
Dati: 8 km | 3-4 ore | D+ 300 m

Fast hiking e turismo lento: due approcci, un’unica passione
Il fast hiking regala la soddisfazione della performance e dell’allenamento intenso.
Il turismo lento offre la profondità dell’esperienza e il contatto con la cultura dei luoghi.
Entrambi arricchiscono il panorama outdoor italiano, rispondendo a esigenze diverse ma complementari.