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I numeri parlano da soli: il boom del Climbing indoor

Intervista a Davide di Monkeys' Planet, palestra di arrampicata sita a Bologna

Alice Dell'Omo Scritto il
da Alice Dell'Omo

L’arrampicata indoor, o climbing indoor, è diventata sempre più popolare negli ultimi anni, attraendo appassionati di tutte le età. In questo articolo, parleremo dei motivi che rendono questa disciplina così amata e per farlo abbiamo intervistato Davide di Monkeys’ Planet, palestra di Bologna super attrezzata e sponsorizzata da Scarpa.

Iniziamo con una breve presentazione di Monkeys’ Planet

www.monkeysplanet.it – super palestra di Bologna

Monkeys’ Planet, palestra di arrampicata indoor – San Lazzaro di Savena (BO)

  • mq arrampicabili: 500 mq corda; 300 mq boulder
  • 4 sale: area lead, area boulder, area corsi e area training (più area relax con bar, con divanetti e tavolini)
  • circa 80 vie dal 4A al 7C per quanto riguarda la lead, più di 120 blocchi tracciati di varie difficoltà per quanto riguarda il boulder
  • una ventina di istruttori
  • tra i 3.000 e i 4.000 frequentatori annui
  • www.monkeysplanet.it
  • instagram: @monkeysplanet.climb
  • facebook: Monkeys’ Planet – palestra di arrampicata
Climbing indoor, adatto a tutti, bambini e adulti

Intervista

Il climbing indoor in Italia ha avuto un boom nell’ultimo periodo?
Climbing indoor, un boom di appassionati

“Come palestra stiamo riscontrando effettivamente un boom dell’attività. Noi in particolare negli ultimi tre anni ci siamo ampliati e abbiamo creato una struttura più grande. Di conseguenza abbiamo risentito ancora di più dell’incremento di utenza. Bologna è un grande bacino, iniziamo a essere tante palestre e riusciamo bene o male a lavorare tutti. Quindi sì, il boom effettivamente c’è stato”.

Come mai a tuo avviso c’è questa crescita di appassionati di climbing indoor?
Sport completo e divertente, che coinvolge corpo e mente

“Sicuramente al momento è anche diventata una moda. E poi ci troviamo di fronte a uno sport dove si riesce a mettere in moto tutto il corpo, tutta la muscolatura. Quindi si può lavorare col corpo in toto, però allo stesso tempo hai una sfida, un obiettivo da raggiungere. Non è come la classica palestra dove vai a tirar sù della ghisa: l‘arrampicata in palestra vince la monotonia della ripetitività delle classiche attività sportive indoor”.

Come ci si avvicina alla disciplina? E una volta avvicinati come si prosegue?
Arrampicata indoor, disciplina graduale adatta a tutti i livelli di allenamento

Per avvicinarsi alla disciplina inizialmente non ci vuole una grande preparazione fisica. Noi, nel momento in cui abbiamo i nuovi climber, partiamo in maniera molto graduale e quindi la richiesta fisica iniziale è quasi nulla. E’ più importante avere sensibilità, equilibrio, coordinazione e soprattutto acquisire le tecniche di movimento corrette, attraverso la didattica, oltre alle nozioni di sicurezza che sono fondamentali per evitare spiacevoli incidenti. Dopodiché quando ci si evolve e si migliora è importante lavorare sulla propria preparazione fisica. Se l’allievo è volenteroso, si esercita e si tiene allenamento arrampicando tanto, può vedere quasi immediatamente un grosso miglioramento anche dal punto di vista delle prestazioni sportive”.

A livello di età, il climbing indoor è uno sport giovane o è eterogeneo? Ci sono molte donne?
L’arrampicata in palestra si rivolge a chi vuole un’alternativa alla classica attività di fitness e a chi vuole prepararsi per andare in falesia

Il numero delle donne è un numero importante, probabilmente in grande aumento rispetto ad altri sport. Siamo quasi sul 50 e 50%. Per quanto riguarda l’età, la realtà è abbastanza disparata, nel senso che andiamo dal bambino di quattro/cinque anni fino all’adulto oltre cinquantenne, anche sessantenne, che magari ha sempre camminato in montagna e vuole avere qualche nozione in più su come muoversi, su come vincere un po’ la paura del vuoto nel momento in cui va in ferrata, per esempio. Ci si sposta più un pubblico giovane, di 20/35 anni, quando parliamo di climber che vengono avviati alla disciplina e si allenano per poi andare in falesia. Quella è sicuramente una fetta grossa del pubblico.

Le donne che scalano in palestra sono il 50% del pubblico complessivo

Infatti la richiesta principale che abbiamo è sempre quella di andare a praticare outdoor, l’obiettivo finale, dell’80% delle persone, è quello lì.

Poi c’è invece chi lo fa semplicemente come alternativa alla palestra pesi”.

Perchè è così divertente e affascinante venire in palestra da voi?
Sfide continue e allenamento per chi decide di allenarsi sulle pareti artificiali

“Noi, come palestra, cerchiamo di tenere rinnovati i tracciati. Ogni settimana l’utente viene in palestra e trova una sfida nuova con cui cimentarsi oppure può trovare ancora la “vecchia” tracciatura che abbiamo lasciato in modo che possa allenarsi e completarla. Il gusto che provi nel riuscirci dà grande soddisfazione, tanta è la frustrazione nel fallire ma si ripagati dal gusto di riuscire quell’unica volta“.

Voi avete circa 3.000/4.000 frequentatori annui. Che crescita c’è stata negli ultimi anni?
Strutture sempre più attraenti coinvolgono un numero crescente di appassionati, compresi i più giovani

“La nostra crescita è stata esponenziale, anche perchè siamo passati da una palestrina di 100 metri quadri aperta quasi per gioco nel 2010, a una palestra con 500 mq arrampicabili per corda e 300 mq arrampicabili per boulder. Grazie al boom che c’è stato dello sport e all’ampliamento della struttura fatto nel 2020, ho avuto un incremento del 400%“.

Per i bambini è diventato uno sport alternativo a quelli classici, come calcio, pallavolo, basket, danza?
Sempre più bambini e ragazzi scelgono l’arrampicata come alternativa agli sport classici

“Io ti posso dire che come fascia d’età fra i 5 e i 10 anni ho una cosa come più di 100 allievi iscritti e altrettanti ragazzi che ogni anno si iscrivono nella fascia d’età dagli 11 ai 17, praticando con continuità anche più volte a settimana. E ogni anno ho i corsi pieni. Anzi talvolta devo purtroppo anche dire “no” alle nuove richieste, per mancanza di posti”

Le foto sono tutte di Monkeys’ Planet

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