La Sportiva, azienda leader mondiale nel settore calzature e abbigliamento tecnico per la montagna, compie un importante passo per consolidare la propria filiera produttiva Made in Italy di alta qualità. L’azienda guidata dalla famiglia Delladio ha infatti acquisito la quota di maggioranza nella società veneta Meet Italia, manifattura storica specializzata nella produzione di calzature da montagna e da sempre esclusivamente Made in Italy che impiega ad oggi 150 persone. Il rapporto fra le due aziende, alla base dell’operazione odierna, consolida una partnership strategica di oltre venti anni che va dalla fornitura di semilavorati alla realizzazione di alcuni modelli storici dell’azienda trentina.
Il modello La Sportiva è unico. L’azienda affonda le proprie origini in val di Fiemme, ai piedi delle Dolomiti, dove tuttora ha la propria sede direttiva e finora unico sito produttivo in Italia. Qui vengono prodotti la quasi totalità dei suoi modelli di scarpette da arrampicata e gli scarponi da alta montagna più tecnici. La sua storia parte dalla produzione artigianale di scarponi di qualità prima per i boscaioli delle valli di Fiemme e di Fassa, poi per i più importanti alpinisti mondiali che hanno usato per le imprese più epiche scarponi via via più tecnici e performanti.
Poi l’intuizione di assecondare la rivoluzione del modo di arrampicare con scarpette innovative, attrezzi fondamentali per superare livelli di difficoltà fino ad allora impensabili. Da lì la storia dell’azienda è continuata, sempre definita da innovazione di prodotto sempre al limite massimo della tecnicità anche nella corsa in montagna, nello scialpinismo e nell’abbigliamento da montagna.
La strutturazione e la filosofia di produzione La Sportiva è andata via via consolidandosi: enfasi massima sulla qualità realizzativa, continui investimenti nello stabilimento di Ziano affiancati da collaborazioni di lungo termine con selezionati partner esterni in grado di garantire standard altissimi.
Così a Ziano è continuata a crescere la produzione del top di gamma di alpinismo e arrampicata coadiuvata da una rete di fornitori italiani di semi-lavorati di qualità, mentre la parte di corsa è realizzata in Asia da 23 anni da un unico partner taiwanese e infine alcuni prodotti da montagna sono poi realizzati da un partner italiano in Romania.
Negli anni più recenti, la crescita della voglia di montagna ha portato a un forte incremento della domanda di prodotti La Sportiva mettendo in difficoltà questo equilibrio produttivo soprattutto sulla parte più alta dell’offerta di scarpette climbing.
La strategia di risposta La Sportiva ha da subito intrapreso come scelta necessaria l’investimento su produzione Made in Italy: da un lato investire ancora di più sullo stabilimento di Ziano di Fiemme con un impatto nel 2024, dall’altro cercare una possibile espansione presso un produttore italiano che potesse garantire standard qualitativi allineati alle esigenze dell’azienda trentina. La scelta di Meet Italia è stata naturale, data la lunga collaborazione con la famiglia Morellato e l’assoluta fiducia nella maestria tecnica della loro organizzazione produttiva.
Questa acquisizione segna un passaggio fondamentale per l’azienda trentina nel rafforzare la propria leadership nella parte più alta del mercato outdoor mondiale e nazionale, ma anche nel riaffermare i propri valori cardine.
Lorenzo Delladio, Presidente e AD di La Sportiva, commenta: “A Ziano di Fiemme produciamo oltre il 90% delle nostre scarpette da climbing e per noi è motivo di orgoglio continuare a produrre in Italia, nella nostra sede storica. La scelta di acquisire Meet Italia è per noi strategica perché ci permette di rimanere in Italia, rafforzare la nostra offerta di qualità indiscutibile.” E prosegue: “Di pari passo continua anche la nostra strategia di rafforzamento e ammodernamento della nostra sede produttiva di Ziano di Fiemme”. Lorenzo Delladio conclude:“Un grazie speciale alla famiglia Morellato, con cui personalmente collaboro da 25 anni e con cui condividiamo valori di fondo e amore per il prodotto. Sono felice che abbiano accettato di rimanere parte della compagine societaria”.
