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Lo snowboard per giovani: parliamone con l’esperto Gigi Callegari

Approfondiamo gli aspetti pratici dello snowboard per i giovani e giovanissimi mettendo anche in risalto la sua rapida evoluzione

Scritto il
da Martina Tremolada

Lo snowboard nel panorama degli sport invernali è una tra le discipline più giovani: è nato da (relativamente) pochi anni e, nell’immaginario collettivo, è praticato (maggiormente) dai ragazzi.

Abbiamo scambiato due chiacchiere con Gigi Callegari, founder di 6punto9Snowboard del Tonale – che festeggia quest’anno i suoi primi 25 anni di attività e più di 500 camp di snowboard organizzati in giro per il mondo –, per avere le idee più chiare sul mondo dello snowboard per giovani.
6punto9 è un tema di appassionati che si occupa di diffondere lo snowboard organizzando camp estivi e invernali con base al centro del Tonale (SnowHouse) con servizi di noleggio di tavole e sci e lezioni di snowboard.

Snowboard per i giovani
Gruppo di bambini durante una lezione di snowboard (foto di 6punto9Snowboard)

Intervista

Cosa pensi che attiri i giovani verso lo snowboard?

“Ci sono tanti fattori che variano anche in base all’età dei bambini/ragazzi.

I più piccoli seguono tendenzialmente quello che vedono fare dall’adulto di riferimento: se i genitori usano la tavola i bimbi possono esserne più facilmente attratti. Ma anche video e cartoni animati possono contribuire a stimolare la curiosità. Crescendo, i ragazzini si approcciano allo snowboard perché magari sono già abituati ad usare una tavola e trovarsi di traverso rispetto al senso di marcia. Penso a chi pratica surf o skateboard. Un altro fattore di interesse può essere dato dal vedere le altre persone che scendono con la tavola sulle piste.

Infine, non bisogna dimenticare il ruolo dei social, dove si trovano davvero tanti filmati. Lo snowboard per giovani può sembrare attraente per le sensazioni che sono in grado di trasmettere le immagini dei riders in neve fresca o nel freestyle.”

Per quanto riguarda le motivazioni che possono spingere a fare snowboard, noti differenze rispetto al passato?

“Oggi vi è una grande differenza rispetto a 20-25 anni fa. Prima, praticare snowboard, per giovani e non solo, poteva sembrare una moda. La maggior parte degli appassionati erano sciatori e chi voleva distinguersi si avvicinava alla tavola. Oggi è decisamente diverso. Lo snowboard e lo sci sono sport differenti, entrambi in grado di appassionare e attirare l’attenzione.”

Snowboard per i giovani
Lo snowboard è adatto anche ai più piccoli (foto di 6punto9Snowboard)

A che età si può cominciare a fare snowboard?

“In 25 anni di attività, noi di 6punto9Snowboard, abbiamo sempre pensato che un bimbo può iniziare in maniera indifferente con lo snowboard o gli sci. Circa da 3 anni su (in base anche alla struttura del bambino), per noi è normale avere bambini che cominciano ad imparare. All’inizio avviene tutto in chiave giocosa: si impara a scivolare assistiti da maestri specializzati sui bambini in modo che possano trasmettere entusiasmo e passione.

Anche per le prime volte sulla neve, consiglio di far decidere ai bambini tra sci e snowboard, nonostante sia difficile che a quell’età siano capaci di decidere. Il più delle volte il bambino sceglie quello che fa il genitore. Non condivido il pensiero dei genitori che reputano di far cominciare a praticare prima sci per poi fare snowboard o viceversa. Sono due cose diverse (come il basket e il volley) e, secondo me, è corretto far decidere il bambino.”

Snowboard per i giovani
L’entusiasmo delle prime volte (foto di 6punto9Snowboard)

Qual è l’offerta circa le tavole per i più piccoli?

Fino ad una ventina di anni fa non venivano proprio prodotte tavole piccole. Non esistevano modelli da 70/80/90 cm, si partiva da 100-110 cm con tavole larghe e dure. Poi, le prime sono state delle tavole Burton LTR molto bombate e strette. Potevano essere usate con numeri di scarpa dal 27-28 in su, erano adatte ai più piccoli. Oggi l’offerta è più ampia. Sempre Burton, iniziando a produrre tavole piccole ha prodotto anche il Burton Riglet: una corda agganciabile in punta o in coda con cui si riesce a fare un’ottima assistenza ai bimbi.”

È facile trovarle a noleggio?

“I noleggi evidenziano molte differenze già sulle offerte degli snowboard per i bambini e per gli adulti; per il bambino l’eterogeneità è ancora più evidente perché raramente si trovano taglie piccole a noleggio. Noi siamo forniti e specializzati perché siamo nati proprio per lo snowboard. Solitamente, però, è il contrario:  la maggior parte dei noleggi vengono dallo sci e ricevono richieste di snowboard quindi si adattano.

Inoltre, non è detto che, se una stazione è particolarmente all’avanguardia per quanto riguarda le strutture e snowpark sulla neve, lo sia altrettanto nell’offerta dei noleggi.”

Snowboard per i giovani
A lezione di snowboard (foto di 6punto9Snowboard))

A proposito di strutture e snowpark, come funziona l’approccio per i bimbi?

“La disponibilità delle strutture dipende, chiaramente, dalla località. Al Tonale c’è abbastanza varietà e si tende ad affrontarle in progressione. Si parte dai salti o dai rail più piccoli per arrivare a quelli più grandi. È un’evoluzione che dipende dal livello e dalle abilità piuttosto che dall’età.”

Lo snowboard, per giovani e non solo, è uno sport sicuro?

Non è più pericoloso di altre attività sportive, comprese quelle indoor. Poi, se all’inizio si viene seguiti e accompagnati da maestri di snowboard competenti e appassionati sarebbe decisamente meglio.

Avendo i due piedi agganciati, si hanno meno possibilità di torsioni, quindi meno infortuni nelle gambe rispetto allo sci. La pericolosità dello snowboard era un preconcetto vecchio, risalente a 15-20 anni fa forse perché con le tavole hard erano più sollecitati i polsi nelle eventuali cadute. Ora si possono usare molte protezioni, ma non è né più né meno pericoloso di altri sport.”

Assaporando la neve (foto di 6punto9Snowboar)

Quali aspetti non sono trascurabili in termini di sicurezza?

“Tendiamo ad usare alcune protezioni più di altre, per esempio i nostri maestri indossano tutti il paraschiena. Il casco credo sia scontato, in quanto obbligatorio.

Ulteriormente esistono protezioni per i polsi, per le ginocchia, per il coccige e per gli stinchi che riteniamo essere opzionali.

Le polsiere si usavano tanto una volta, ora sono consigliate, ma se ne può anche fare a meno. Le ginocchiere possono essere comode sui salti o perché le ginocchia sono un punto d’appoggio. Ci si appoggia sulla neve, magari più volentieri con una ginocchiera che può anche avere un’utilità per proteggersi dal freddo. Infine, i parastinchi possono avere rilevanza per chi frequenta il park e le strutture (rail o box).

In ordine, per principianti para coccige e a mano a mano che si migliora e si entra in park il paraschiena.”

Snowboard per i giovani
Le prime curve sullo snowboard (foto di 6punto9Snowboard)

Infine, come si pone lo snowboard nei confronti dei disabili?

“Noi da almeno 15 anni collaboriamo con SportABILI di Predazzo per far vivere lo snowboard e la montagna anche a chi ha delle disabilità mentali o fisiche.

In particolare, c’è uno strumento chiamato BASS che permette a persone paraplegiche di vivere le emozioni dello snowboard. Per noi interagire con persone con disabilità mentali o fisiche è possibile ed è motivo di orgoglio. Noto sempre con piacere che sono probabilmente anche meno spaventati dei normodotati.”

A tal proposito, Gigi ci ha segnalato che durante il camp di snowboard che si terrà dal 07 al 10 dicembre al Tonale, la sera del sabato si festeggeranno i 25 anni di 6unto9 e saranno in vendita le magliette Limited Edition per raccogliere fondi proprio per SportABILI. Si ringrazia, quindi, di cuore tutto il Team 6punto9Snowboard per la grande dedizione verso questo importante progetto.

Un motivo in più per fare un salto al Tonale!

Snowboard per i giovani
Lezioni di gruppo (foto di 6punto9Snowboard)

Pillole di storia dello snowboard

Per contestualizzare al meglio l’evoluzione della disciplina e l’offerta nel mondo dello snowboard per giovani, può essere interessante un brevissimo excursus storico.

Nel 1985, alcuni sportivi rientrano in Italia dagli Stati Uniti con alcune prime rudimentali tavole. È così che lo snowboard è approdato nel nostro Paese. Da quel momento, l’interesse verso il “surf da neve” (così veniva chiamato inizialmente) è cresciuto esponenzialmente. Nel giro di qualche anno, infatti, vengono formati i primi maestri di snowboard e vengono aggiornate le norme che ne regolamentano l’utilizzo.

Alla fine degli anni ’90 (nel 1999) l’Italia entra definitivamente a far parte del mondo dello snowboard ospitandone i campionati mondiali in Val di Sole.

La definitiva consacrazione dello snowboard è arrivata con l’esordio alle Olimpiadi nell’edizione del 2002 a Salt Lake City. Qui, la rappresentativa Italiana raggiunge un 3° posto con Lidia Trettel (anche maestra di 6.9Snowboard) nello slalom gigante parallelo come miglior risultato. Nell’ultima rassegna olimpica invernale a Pechino 2022, l’Italia ha portato 14 atleti (6 donne e 8 uomini) aggiudicandosi due medaglie: un argento con la coppia Moioli-Visintin (snowboard cross a squadre misto)e un bronzo di Visintin (snowboard cross).


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