Leki Pacemaker bastone nordic walking 2018

Leki Pacemaker è un condensato di materiali di qualità, di tecnologia e di tanta semplicità. Nel gesto del Nordic walking, la ricerca della fluidità e dell'economia di movimento è fondamentale. Da questo punto di vista il bastone diventa parte integrante dello sportivo, un vero prolungamento delle proprie braccia e, pertanto, deve essere in grado di favorire il movimento, evitare ogni tipo di interferenza e di affaticamento. Per fare questo Leki, in questo Pacemaker, ha utilizzato il carbonio all'85%, ben conoscendone le qualità di leggerezza, resistenza e reattività . In aggiunta sono state introdotte tecnologie avanzate nelle due parti estreme del bastone Leki Pacemaker , entrambe fondamentali sebbene con diverse funzioni: l'impugnatura, dove il sistema Trigger Shark 2.0 consente di agganciare/sganciare il guanto anatomico con la pressione sul meccanismo di un solo dito, e la punta con una forma studiata per ottenere a terra la massima aderenza su pressoché ogni tipo di terreno. Durante l'azione, a passo sostenuto, abbiamo potuto apprezzare in profondità l'efficacia e la piacevolezza di disporre di un guanto che fascia confortevolmente il palmo della mano, perfettamente affrancato alla testa del bastone, ma allo stesso tempo capace di assicurare una libertà di movimento totale alla mano. Tale comportamento è stato valutato in particolare nelle fasi di estensione posteriore dell'avambraccio e del polso, a completamento dell'azione degli arti superiori durante il passo. La possibilità di utilizzare i tappi in gomma sagomati, a profilo arrotondato, in caso di terreno duro, di asfalto, di pietre è stata molto apprezzata, consentendo di ridurre fortemente le vibrazioni potenzialmente nocive, e di migliorare notevolmente il grip. Nel complesso, abbiamo potuto riscontrare un ottimo bilanciamento dell'intero sistema, quindi non soltanto leggerezza in assoluto, ma pesi ottimamente distribuiti in funzione del tipo di attività a cui il bastone deve essere sottoposto. Quindi supporto ottimale nella fase di propulsione, assenza di vibrazioni fastidiose, spinta elastica posteriormente nella fase terminale dell'appoggio.