L’arrampicata è uno sport che mette alla prova sia il corpo che la mente, richiedendo non solo abilità fisiche ma anche una buona dose di preparazione mentale e conoscenze tecniche. Che tu sia un principiante o un climber esperto, ci sono alcune cose da sapere in arrampicata fondamentali che ogni appassionato dovrebbe conoscere per praticare questo sport in sicurezza e con maggiore consapevolezza. Ecco quali sono.
La manovra dell’anello chiuso
Tra le varie situazioni che si possono incontrare in falesia, una delle manovre più comuni, e quindi cosa assolutamente da sapere in arrampicata, è la manovra dell’anello chiuso. Questa manovra è fondamentale quando si arriva ad una sosta che presenta un anello chiuso, oppure un moschettone ossidato che non si riesce ad aprire, impedendo così di moschettare correttamente la corda. Di seguito ti spiego i dieci passi per realizzarla.
1. Arrivare in sosta: non esitare e non farti prendere dal panico. Prendi un rinvio e aggancialo a uno dei due spit della sosta e fai passare la corda attraverso il rinvio. In questo modo, ti metterai al sicuro, evitando potenziali voli pericolosi verso il basso.
2. Bloccaggio e comunicazione con il compagno: una volta sistemato fatti bloccare dal tuo compagno. Come in tutte le altre manovre, la comunicazione con il compagno è fondamentale, ed è importante che il compagno sappia quello che stai facendo e che presti attenzione, evitando dubbi o domande da terra.
3. Creare una longe con una catena di rinvii: aggancia 2 o 3 rinvii all’anello di servizio e collega il tutto a uno dei due spit della sosta, quindi “appenditi”. È importante mantenere la longe di rinvii in tensione, senza avvicinarsi troppo alla sosta. In questo modo, si evita che i moschettoni dei rinvii possano fare gioco tra loro e, in casi estremi, aprire accidentalmente la leva.

4. Assicurarsi alla sosta: una volta sistemato il sistema di longe, comunica al tuo compagno che sei assicurato alla sosta e che può iniziare a darti corda.
5. Passare la corda nell’anello chiuso: prendi la corda dal rinvio e fai passare un’asola di circa 50 cm attraverso l’anello chiuso.

6. Realizzare il nodo a 8: crea un nodo a otto sulla corda e collega il nodo tramite un moschettone all’anello di servizio dell’imbrago.

7. Sciogliere il nodo originario: rimuovi il nodo originario e fai passare il ramo di corda nell’anello chiuso. Ora la corda sarà correttamente posizionata attraverso l’anello della catena.
8. Evitare il ramo penzolante: per evitare che la corda resti penzolante, fai un nodo bulino semplice all’imbrago. Questo nodo servirà non solo a tenere la corda in ordine, ma anche come ulteriore sicurezza.

9. Rimuovere il rinvio iniziale: una volta completata la manovra, rimuovi il rinvio che avevi posizionato all’inizio.
10. Farsi bloccare dal compagno e rimuovere la longe: informa il compagno che sei pronto per essere calato, rimuovi la longe e preparati per la discesa.
La manovra non è complessa e non richiede tecniche particolari, ma richiede attenzione e una verifica finale prima di essere eseguita. È consigliato provarla a terra più volte prima di farla in una sosta. È fondamentale comunicare con il compagno in modo chiaro, indicandogli quando bloccare, quando sei sicuro e hai bisogno di più corda per fare l’asola, e quando deve bloccare di nuovo. Inoltre, parti sempre con uno o due rinvii in più che possono tornare utili in questi casi.

Non riesco a progredire, cosa faccio?
Un’altra cosa da sapere in arrampicata è: come fare se non riesco più a progredire lungo una via? Innanzitutto è non farsi prendere dal panico della situazione. Nel caso in cui tu stia salendo una via, magari al limite, e tu non riesca a salire, le alternative sono essenzialmente due. La prima è farsi calare e abbandonare il rinvio. La seconda opzione è quella di agganciare una maglia rapida nello spit, passare la corda all’interno del moschettone di fortuna, togliere il rinvio e calarsi da questo (tuttavia ricorda che non è mai sicuro calarsi da un solo punto di ancoraggio).

In alternativa puoi utilizzare il Betastick, di cui puoi leggere in dettaglio nel punto sotto.
Come partire con il primo rinvio passato
Un’altra cosa (furba) da sapere in arrampicata è l’esistenza del Betastick. È un bastone telescopico simile ai bastoncini da trekking, ma con una testa dotata di una leva mobile adattabile a moschettoni o rinvii di diverse dimensioni. Realizzato in alluminio, è leggero, facile da trasportare e può essere agganciato all’imbrago grazie al foro nella parte inferiore, per utilizzarlo durante la via.
Questo bastone viene principalmente utilizzato per passare la corda nel primo rinvio, garantendo la sicurezza dell’arrampicatore prima di iniziare la via ed evitando cadute. Nelle falesie moderne, il primo spit è spesso facilmente raggiungibile, ma nelle falesie storiche con chiodatura “old-school”, l’uso del Betastick è comune, come nel Frankenjura, dove non usarlo potrebbe significare arrampicare in free solo. Utilizzare il Betastick non influisce sulla validità del tentativo, poiché la sicurezza è prioritaria. Inoltre, il Betastick può essere utile anche durante lo studio della via, per passare la corda nei rinvii successivi, soprattutto in passaggi difficili o obbligatori. Permette anche di rimuovere i rinvii nel caso si debba scendere dalla via senza aver raggiunto la cima. Il suo utilizzo è semplice e intuitivo, rendendo più facile pulire la via senza difficoltà.

L’arrampicata è uno sport che richiede una combinazione di abilità fisiche, conoscenze tecniche e preparazione mentale. Le manovre fondamentali, come quella dell’anello chiuso, il giusto approccio in caso di difficoltà o il corretto utilizzo di attrezzature come il Betastick, sono essenziali per garantire una pratica sicura e consapevole. Non bisogna mai dimenticare che la sicurezza è la priorità numero uno e che la comunicazione con il compagno di cordata è sempre cruciale. Con il tempo e l’esperienza, imparerai a gestire meglio le difficoltà, a perfezionare la tua tecnica e a prendere decisioni più sicure in ogni situazione. Ogni passo, ogni manovra e ogni via scalata sono opportunità di crescita. Quindi, continua a imparare, a sperimentare e, soprattutto, a goderti ogni momento in parete.
Ti ricordo che l’esecuzione dei nodi e le manovre sopracitate richiedono una specifica formazione che deve essere eseguita con personale certificato come guide alpine, istruttori CAI o FASI. Le informazioni contenute in questo articolo sono semplicemente linee guida che vanno integrate con opportuni corsi di formazione e manuali d’uso.