In Italia è possibile arrampicare un po’ ovunque, dal mare alla montagna, alla pianura da dove emergono maestose pareti tutte da scalare. Le falesie italiane sono caratterizzate perlopiù da roccia calcarea, tuttavia si trova anche granito, trachite, conglomerati o arenaria. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Scoprire nuove falesie in giro per l’Italia può essere molto stimolante per la nostra crescita a livello sportivo; cambia la tipologia di roccia, i paesaggi, la tecnica di progressione, e a volte anche il metodo di gradazione. Infine è un ottimo modo per conoscere nuove persone e creare nuove amicizie, esplorare nuovi luoghi, creare ricordi distanti da “casa”. In Italia ci sono migliaia di falesie e raccoglierle tutte in un articolo è impossibile. Ti faremo, quindi, conoscere le falesie più famose d’Italia, dal Nord al centro fino alle isole.
Le falesie nel Nord Italia
Val di Mello, Lombardia
La Val di Mello è una valle della bassa Valtellina, considerata un vero e proprio paradiso per chi ama arrampicare sul granito. Da una quindicina di anni è diventata una riserva naturale, la più grande area protetta di tutta la Lombardia. La Valle è circondata da maestose vette innevate che superano i 3000 metri, prati alpini, piccoli abitati rurali del fondovalle, torrenti e naturalmente imponenti pareti. La Val di Mello fu scoperta negli anni Settanta da un gruppo di giovani alpinisti che per primi scalarono le sue pareti.
La falesia più famosa della Valle è il Sasso di Remenno, il più grande monolito roccioso d’Europa, che si è staccato da un grosso franamento dalla Valle di Preda ed ha un volume di oltre mezzo milione di metri cubi. Il Sasso è alto 50 metri con quattro pareti scalabili percorse da decine di vie di arrampicata, accerchiato da altri grandi massi alti fino a 20 metri chiamati Lo Scivolo, La Torcia, Il Sasso dell’Ano, Il Sasso minato, Goldrake e tanti altri, tutti attrezzati per arrampicare. Il Sasso di Remenno è una delle falesie più famose d’Italia, infatti in alcuni weekend arrivano anche 200 persone. Tranquillo, la zona offre spazio e soluzioni per tutti, dal III grado fino agli strapiombi dei massi che sfiorano il 9a.
Infine, impossibile non citare il famosissimo Melloblocco, un raduno internazionale di bouldering che si tiene da vent’anni in Val di Mello, praticato sui grossi massi sparsi sui verdi prati del fondovalle. È possibile anche fare delle vie multipitch che ad oggi sono circa 300, caratterizzate da lunghe fessure, lame o placche compatte, da scalare in aderenza su roccia sempre stupenda.
Valle del Sarca, Trentino Alto Adige
La valle del Sarca si estende tra i paesi di Arco e Sarche, in provincia di Trento, seguendo il corso dell’omonimo fiume. In zona si contano centinaia di vie, sia alpinistiche che sportive, sulle pareti alla destra orografica della Valle. La sua fama iniziò negli anni ’90, quando un gruppo di alpinisti cominciò ad aprire nuove linee creando un vero e proprio “parco giochi”, sia per i climbers locali che per quelli provenienti da altre zone. La valle del Sarca, grazie al suo clima mite dovuto all’influenza del vicino lago di Garda, permette di scalare quasi tutto l’anno. Sfogliando una guida avrai solo l’imbarazzo della scelta. Dalle vie classiche a quelle sportive, fino all’artificiale, dalle vie lunghe ed impegnative a quelle corte da fare nelle mezza giornate.
Una delle falesie più famose, e a parer mio più belle, è il Calvario. La falesia è situata a Nord della cittadina di Arco, immersa in uno splendido uliveto. La parete è esposta a Est, con un’altezza di circa 25 metri. Ci sono in tutto una ventina di vie che vanno dal 4b all’8a. La parete è leggermente inclinata con crepe e piccole maniglie. Sulle pareti di arrampicata tra il lago di Garda e la Valle del Sarca è stata scritta la storia dell’arrampicata libera da personaggi del calibro di Manolo, Bassi e Mariacher.
Finale Ligure, Liguria
Conosciute in tutta Europa, soprattutto per l’arrampicata sportiva, sono le bellissime pareti di Finale Ligure, situate ad una trentina di chilometri da Savona. In circa 10 km2 si trovano oltre 150 falesie, dove si arrampica tutto l’anno grazie al clima mite e alla particolare esposizione delle pareti. La roccia delle falesie di Finale Ligure è fatta di calcare a buchi, buchetti e gocce d’acqua, canne verticali e fessure. Un vero spasso!
Tra le falesie più conosciute c’è Capo Noli, a picco sul mare, dove si può provare l’ebrezza di arrampicare direttamente sopra il blu dell’acqua. Famose sono anche le vie a più tiri come il “Paretone”, e il Bric Pianarella, il più alto di tutta l’area. Molte delle vie storiche, aperte intorno agli anni Settanta, sono state richiodate pur conservando le linee dal sapore alpinistico.
Le falesie del centro Italia
Pietra di Bismantova, Emilia Romagna
La Pietra di Bismantova è un’altra delle falesie più famose d’Italia, e si erge isolata sopra il profilo dell’Appennino Emiliano. Percorrendo la strada verso Castelnovo ne’ Monti, il paese che sorge ai suoi piedi, a circa 40 km da Reggio Emilia, è impossibile non notare il monolite. Questa falesia può considerarsi la più interessante e completa dell’Emilia Romagna. Può essere considerato un grande “sasso” di arenaria compatta con pareti verticali gialle e grigie, ricoperto da boschi e circondato da colline coltivate. Dall’inizio del secolo scorso ad oggi sono state aperte moltissime vie alpinistiche, sportive e in artificiale. Tra le vie più famose della falesia ricordo “Oppio”, “Zuffa-Ruggero”, “Italia ’90”, oltre a queste avrai una scelta veramente molto ampia. Alcuni settori della Pietra di Bismantova sono stati attrezzati con monotiri molto impegnativi, mentre sui massi intorno si può praticare il bouldering. I gradi della falesia vanno dai più facili ai più difficili, I grado fino all’8c.
Sperlonga, Lazio
Per gli arrampicatori del centro Italia, e non solo, Sperlonga è una delle falesie più famose d’Italia dove trovare sempre nuovi progetti di ogni livello e difficoltà. La roccia di Sperlonga è di calcare tagliente che consuma la pelle e fa soffrire come poche altre rocce. Chiunque venga a scalare qui deve resistere al dolore della pelle delle dita, tutto ciò fa parte del gioco di scalare da queste parti. Tacche, gocce e buchi richiedono buona forza nelle dita, e movimenti molto tecnici, equilibrio e sapiente uso dei piedi.
Scalare qui significa ripercorrere vie dove hanno messo le mani i grandi nomi degli anni ’80 e ’90. Oltre ad essere una bellissima falesia, è anche molto importante dal punto di vista storico grazie alle innumerevoli vie classiche che, tutt’oggi, sono dei punti di riferimento delle vie ad elevate difficoltà. Sperlonga, come tante altre falesie storiche in Italia e nel mondo, affonda le sue radici nelle prime esplorazioni in chiave alpinistica degli anni ’70, quando i precursori dell’arrampicata sportiva salivano placche da proteggere con un’esposizione tutt’altro che rassicurante.
Oltre al celebre settore Grotta, dove si trovano vie con difficoltà elevate, Sperlonga comprende anche settori più abbordabili e scalabili più o meno tutto l’anno. Tra tutti, particolarmente interessanti ci sono l’Avancorpo di Destra e l’Avancorpo di Sinistra, la Parete del Chiromante (settore storico dove si trova un po’ di tutto, assolutamente da non perdere), il Monte Moneta e la Montagna Spaccata (quest’ultima offre solo vie multipitch). Sperlonga è una meta di arrampicata per tutti. Il Castello invisibile, ad esempio, accoglie ogni anno climbers neofiti e corsi di arrampicata da più di 30 anni.
Le falesie nelle isole
San Vito lo Capo, Sicilia
Lungo la spiaggia di San Vito lo Capo, tra Trapani e Palermo, si estende una lunga fascia rocciosa dove sono stati chiodati negli anni dei bellissimi itinerari di arrampicata sportiva. Si tratta principalmente di falesie di monotiri, dai più facili ai più impegnativi e strapiombanti, che attraversano le rosse pareti dalle prese aguzze rivolte verso il mare. Se il tempo lo permette si scala anche in inverno, mentre in estate è il luogo ideale per una vacanza all’insegna di roccia e mare. La falesia di Calamancina, che si affaccia sull’omonima baia, è una meta da non perdere. È suddivisa in vari settori con itinerari di tutte le difficoltà, dai più facili a quelli meno, come “Chr.is.to” di grado 8a, o “Banana Biologica” gradata 7a+.
Cala Gonone, Sardegna
Cala Gonone è un paese che si affaccia sul Golfo di Orosei, sulla costa orientale della Sardegna, in provincia di Nuoro. Le parerti calcaree del supramonte marino e montano hanno reso Cala Gonone una delle mete più frequentate e una delle falesie più famose d’Italia per chi pratica l’arrampicata sportiva. In quest’area le falesie sono davvero tante, di tutte le difficoltà con alcune vie di più tiri. Fuili e Biddiriscottai sono due delle tante famose falesie a ridosso del mare, mentre Poltrona e Budinetto si trovano appena fuori dall’abitato di Cala Gonone, in direzione di Dorgali. Le pareti del Monte Oddeu, poco distante dalla costa, offrono invece tanti itinerari a più tiri su roccia sempre fantastica. I periodi migliori per scalare in questa zona sono la primavera e l’autunno, sconsigliata l’estate a causa del caldo torrido.
Queste sono solo alcune delle falesie più famose in Italia. Ad esempio in alcune zone citate sopra, come la Val di Mello o la Valle del Sarca, le pareti dove è possibile arrampicare sono davvero molte e citarle tutte significava scrivere un libro. Quando decidi di scalare in una certa zona, ti consiglio di acquistare sempre delle guide di arrampicata da consultare. Grazie al lavoro dei climbers che scrivono e aggiornano questi libri, potrai capire quale settore o falesia fa per te, così da non arrivare impreparato in falesia e goderti la scalata sulle pareti più idonee al tuo stile e grado.