Il mondo gravel è negli ultimi anni in costante crescita. I componenti dedicati ad una bici gravel rispecchiano questo trend e sempre più modelli e varianti sono disponibili sul mercato. Ne sono un esempio i copertoni: scegliere i copertoni gravel non è così immediato, date le innumerevoli varianti disponibili. La scelta giusta ci permetterà di affrontare le nostre uscite gravel con più sicurezza, comfort e divertimento.

Scegliere i copertoni gravel: larghezza
Il primo parametro per scegliere i copertoni gravel è la larghezza del copertone. Nel mondo gravel la larghezza varia da un minimo di 32 mm fino a 55 mm. La larghezza giusta per noi dipende dal tipo di terreno che affrontiamo più spesso. Generalmente una larghezza di 40 mm è il valore che offre il miglior compromesso in termini di affidabilità/comfort/prestazioni su vari tipi di terreno, dalla strada asfaltata, al sentiero sconnesso passando per strade bianche e ghiaiose. Al di sotto dei 40 mm si privilegia la leggerezza e scorrevolezza, parametri importanti se affrontiamo percorsi lunghi come cicloviaggi con tanti chilometri su strade bianche e asfaltate. Oltre i 40 mm si va verso il mondo della mtb in cui affrontare sentieri sconnessi. Ricordiamoci poi di controllare che il nostro mezzo abbia una luce tra i foderi verticali del carro posteriore in grado di ospitare la larghezza di copertone che abbiamo scelto.

Disegno del battistrada
Con questo parametro si intende la geometria, profondità e numero di tasselli presenti sul battistrada. Anche in questo caso per fare la scelta giusta è necessario identificare cosa vogliamo fare con la nostra gravel. Se la vogliamo utilizzare come una bici da strada che offra un maggior comfort dovremo optare per un battistrada piuttosto liscio con solo qualche scanalatura per favorire l’evacuazione dell’acqua. In questo modo privilegiamo la scorrevolezza e leggerezza. Se invece affrontiamo spesso percorsi fangosi bisogna andare verso coperture che offrano tasselli molto pronunciati. Il compromesso migliore per pedalare un po’ su tutti i tipi di terreni sono copertoni con un battistrada caratterizzato da tasselli fitti non troppo profondi. In questo modo si ha un buon grip su ghiaia e allo stesso tempo non si disperde troppa energia nella deformazione del tassello.

Durezza della mescola
La durezza del copertone è definita nella scala Shore. La durezza shore è la misura della resistenza alla penetrazione di un materiale tramite penetratore a molla con forza pre-tarata. Le coperture da strada sono le più dure, raggiungono durezze di 70 Shore. Tale valore permette di avere una buona durata dello pneumatico garantendo comunque il grip. Per coperture gravel le durezze sono inferiori, si va dai 42 Shore ai 50-55 Shore. Coperture morbide sono da scegliere se affrontiamo tanto sterrato sconnesso, coperture più dure invece si prestano bene a terreni duri come sterrato compatto, ghiaia fine e brecciolino.

Flessibilità
La flessibilità di un copertone è definita dal valore di TPI, acronimo che sta per Threads Per Inches. Esso indica il numero di fili che attraversa un pollice quadrato di un singolo strato della carcassa del copertone. Maggiore è il valore di TPI, minore sarà la gomma presente. Pertanto si avrà un copertone più leggero, scorrevole e con miglior caratteristiche di flessibilità e comfort. Al contrario un copertone con basso numero di TPI sarà più pesante e meno scorrevole ma più resistente e deformabile dato che la gomma è presente in quantità superiore rispetto a copertoni con TPI elevato.

Tipologia di montaggio
Tubeless o classica camera d’aria? Il primo offre miglior scorrevolezza e protezione dalle forature. Di contro necessita di cerchi compatibili e gli pneumatici di questo tipo sono generalmente più costosi. Il montaggio poi non è così immediato, dato che per far tallonare alcuni tipi di pneumatici è necessario il gonfiaggio con un compressore. La classica camera d’aria permette di utilizzare cerchi standard e coperture più economiche. Il montaggio è poi più facile, ma si paga in scorrevolezza e rischi di pizzicature della camera d’aria. Se utilizziamo la gravel su terreni molto sconnessi è bene optare per i tubeless che permettono pressioni di gonfiaggio basse eliminando il rischio di pizzicature. Se invece pedaliamo con la gravel su terreni buoni o asfalto possiamo anche rimanere con la classica camera d’aria. In questo caso, infatti, il rischio di pizzicarla è limitato dalle più alte pressioni di gonfiaggio che si possono tenere su questi tipi di terreno.