Cosa spinge due persone a lasciare tutto e partire per un viaggio senza fine, in giro per il mondo, a bordo di un fuoristrada trasformato in casa? Per Aldo Giaquinto e Vera Kozlovskaia , il richiamo dell’avventura è stato tanto irresistibile quanto la loro voglia di vivere una vita autentica, in armonia con il pianeta. Con Totò, il loro fidato Toyota Land Cruiser , sono partiti nel 2016 per esplorare ogni angolo del nostro mondo. Quello che è iniziato come un viaggio di piacere si è trasformato in una missione: vedere, imparare e restituire qualcosa a questo pianeta che ci ospita. Attraverso Alveto Expedition e la loro charity, Try to Give Back, Aldo e Vera stanno vivendo il sogno di guidare su tutti i continenti percorribili, con un occhio attento ai problemi ambientali e al cambiamento.
Un viaggio senza fine
Dal 2016, Aldo, Vera e Totò hanno percorso centinaia di migliaia di chilometri, esplorando sei continenti. Ogni giorno è una nuova avventura, una nuova sfida. “Quando siamo partiti, il sogno era esplorare l’Asia con lo zaino in spalla per sei mesi,” racconta Vera. “Ma la nostra curiosità ci ha portati molto più lontano.” Attraversare deserti africani, scalare vette sudamericane e guidare lungo le strade polverose di regioni dimenticate del pianeta sono diventate la loro quotidianità. “Ogni chilometro percorso è un’opportunità per imparare, crescere e connettersi con la natura,” spiega Aldo.
Ma viaggiare in luoghi remoti non è solo un’avventura. È anche una lezione quotidiana di resilienza e adattabilità. “Abbiamo attraversato momenti difficili, come il blocco tra Egitto e Sudan, o i lunghi giorni passati a cercare un guado sicuro in Botswana. Ma questi momenti ci hanno insegnato l’importanza di vivere nel presente, di non rimandare mai l’esplorazione e di trovare la bellezza anche nelle difficoltà.”
Una vita minimalista e sostenibile
Viaggiare e vivere in un veicolo presenta sfide uniche, ma anche grandi soddisfazioni. “Vivere in uno spazio ridotto ti insegna cosa è davvero essenziale,” racconta Aldo. Totò, il loro Toyota Land Cruiser, è stato trasformato in una vera casa su ruote: una cucina, due letti, una doccia e persino un piccolo balcone, che ogni giorno si affaccia su un paesaggio diverso.
Oltre all’adattamento logistico, Aldo e Vera hanno adottato pratiche sostenibili per ridurre il loro impatto ambientale durante i viaggi. “Abbiamo installato pannelli solari su Totò, utilizziamo saponi biodegradabili e ci siamo impegnati a ridurre l’uso della plastica portando con noi contenitori e utensili riutilizzabili,” racconta Vera. La loro filosofia si ispira al principio del “Leave No Trace”: viaggiano cercando di non lasciare alcuna traccia del loro passaggio, e quando possibile, contribuiscono alla pulizia dei luoghi che visitano.
“Essere consapevoli di come consumiamo è fondamentale,” spiega Aldo. “Usiamo un filtro per purificare l’acqua da fonti naturali, il che ci permette di evitare di comprare acqua in bottiglie di plastica, e scegliamo sempre mercati locali per supportare le economie del posto e ridurre l’impronta ecologica.”
Lezione di umanità: gli incontri
Uno degli aspetti più toccanti del viaggio è la connessione con le persone. Ogni paese visitato ha offerto l’opportunità di incontrare persone straordinarie e stringere legami profondi. “Da un villaggio sperduto in Asia Centrale a una piccola comunità africana, ci siamo resi conto che, nonostante le differenze culturali, ciò che ci unisce è molto più forte di ciò che ci divide,” racconta Vera. Gli scambi culturali, i sorrisi condivisi e i gesti di ospitalità hanno arricchito il loro viaggio in modi che nessuna guida turistica avrebbe mai potuto fare.
“Questi momenti ci hanno insegnato che l’umanità è un’unica grande famiglia globale. Che si tratti di condividere un pasto o ascoltare una storia, ci rendiamo conto di quanto siamo interconnessi, e quanto possiamo imparare gli uni dagli altri.”
Tecnologia e Sicurezza
Anche in un viaggio così avventuroso, la tecnologia gioca un ruolo fondamentale. Grazie al dispositivo satellitare SPOT X, Aldo e Vera sono sempre riusciti a mantenere una connessione con il mondo, anche nei luoghi più remoti. “In alcune zone dell’Africa, eravamo lontani centinaia di chilometri dalla civiltà. Sapere che potevamo comunicare con le nostre famiglie e chiedere aiuto in caso di emergenza ci ha dato la sicurezza di affrontare anche i percorsi più difficili,” racconta Aldo.
Try to Give Back: restituire al Pianeta
Il viaggio di Aldo e Vera ha preso una svolta nel 2020 con la creazione di Try to Give Back, un’organizzazione benefica che supporta progetti di conservazione ambientale e comunità locali nei paesi visitati. “Abbiamo piantato migliaia di alberi in Africa, sostenuto orfanotrofi e contribuito a progetti di volontariato nei santuari degli animali,” spiega Aldo. Il loro obiettivo a lungo termine? Creare una riserva naturale dove la fauna selvatica possa prosperare in pace.
Un messaggio di speranza
Aldo e Vera hanno scelto di vivere una vita al di fuori degli schemi, una vita che abbraccia la semplicità, l’avventura e la sostenibilità. “Il mondo è un posto meraviglioso, ma fragile,” afferma Vera. “Ogni piccola azione conta, e speriamo che la nostra esperienza ispiri altre persone a viaggiare in modo più consapevole e a prendersi cura del nostro pianeta.”
Per chi sogna di intraprendere un percorso simile, il loro consiglio è chiaro: pianificate con attenzione, ma lasciate spazio alla spontaneità; abbracciate un approccio minimalista e rispettate sempre l’ambiente e le culture che incontrate lungo il cammino. “Viaggiare non è solo visitare nuovi luoghi, è un’opportunità per crescere, imparare e capire meglio noi stessi e il mondo che ci circonda.”
Conclusione
L’avventura di Alveto Expedition è una testimonianza del potere trasformativo del viaggio. Non solo ha permesso a Aldo e Vera di esplorare il mondo, ma ha anche offerto loro l’opportunità di restituire qualcosa alla Terra. Con Totò al loro fianco, il viaggio continua, e con esso, il loro impegno per un futuro più sostenibile e consapevole.
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Charity Try To Give Back