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Corde da alpinismo: come sceglierle in base all’itinerario

Intere, mezze o gemelle ogni tipologia di corda dà il meglio di sé in un determinato ambiente scopriamo come sceglierle in base all'itinerario che andremo a percorrere

Scritto il
da Luca Tessore

Quando si parla di alpinismo e di ghiacciai, la mente viaggia con l’immaginazione prendendo spunto dalla realtà delle grandi imprese fatte da uomini uniti per la conquista di vette inviolate. Da sempre questi uomini affidavano la loro vita all’istinto e quando si andava oltre , a dare coraggio per salire più in alto, c’era : la corda.

Questa, come ogni singolo elemento nell’attrezzatura di un alpinista, ha subito nel corso dell’ultimo secolo una grande evoluzione. Oggi, le corde da alpinismo hanno raggiunto caratteristiche di resistenza, peso ed efficacia inimmaginabili per gli avventurieri del novecento. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sulle principali differenze tra una corda adatta all’escursionismo su ghiacciaio (talvolta utilizzate anche per lo sci alpinismo) ed una corda da alpinismo per la progressione in parete che sia roccia, ghiaccio o misto.

Scegliere la corda in relazione all’utilizzo previsto

Per prima cosa, quando ci si deve equipaggiare per un’uscita in alta montagna si deve avere un’idea chiara dell’ambiente che si dovrà affrontare. Quindi, informarsi sui passaggi obbligati ed il grado d’arrampicata massimo, la pendenza delle pareti e la tipologia del terreno (roccia, ghiaccio o misto).

A questo punto dovremmo aver chiaro se la progressione sarà esclusivamente su ghiacciaio o nevaio o includerà tratti in parete. La tipologia di ambiente determina le condizioni di utilizzo della corda e di conseguenza la scelta dovrà ricadere su quella più adatta alla situazione. Le corde che troverete in commercio per l’alpinismo e l’arrampicata appartengono ad una delle seguenti categorie: corda intera, corde mezze e corde gemelle da sottolineare che sono tutte corde dinamiche, quindi con una certa elasticità, per garantire una decelerazione graduale ed evitare forti sollecitazioni al corpo.

Le tre tipologie di corde dinamiche, a partire da sinistra: corda singola(azzurra), corde mezze (rosse e verdi) e corda gemella (verde scura). Il simbolo che le identifica è un cerchio con all’interno un 1 per la singola, 1/2 per le mezze e due cerchi che si intersecano per le gemelle

Se la corda intera è ideale in falesia, le corde mezze e le gemelle sono quelle più performanti per le vie alpinistiche in parete. Mentre, per l’escursionismo su ghiacciaio o nevaio la singola corda gemella vi farà risparmiare un pò di peso. Non ci resta che scoprire le caratteristiche e le motivazioni di queste scelte.

In parete

Una corda da alpinismo per la progressione in parete dovrà essere adatta a resistere a stress maggiori rispetto ad una corda da progressione su ghiacciaio, avere una maggiore resistenza all’abrasione, in quanto i contatti con roccia o ghiaccio saranno più frequenti e avere una lunghezza minima di 60 metri sia per coprire la maggior parte dei tiri, che per agevolare l’eventualità di una discesa in corda doppia.

Sia le corde mezze che le corde gemelle rispondono a questi requisiti ed entrambe devono essere utilizzate in coppia. Tuttavia, le corde mezze sono preferibili in quanto hanno una serie di vantaggi:

  • la cordata può essere da 3 mentre con le gemelle da 2;
  • in caso di cordata da due, le mezze possono essere moschettonate separatamente generando minor attrito e di conseguenza si avrà una minor forza d’arresto.

Oggi la tendenza è quella di avere diametri sempre più piccoli per viaggiare leggeri, per esempio 7,3 mm. per le corde mezze, tuttavia, i diametri classici (8,2 – 8,5 mm.) forniscono una vita più lunga alla corda.

Su percorso glaciale o nevaio

Come sappiamo la corda ha il compito di trattenere l’alpinista ed evitare che questo cada rovinosamente. Quindi, quando si esclude dalla via alpinistica la verticalità di una parete rimane come possibile problematica lo scivolamento verso valle o la caduta in un crepaccio. In queste occasioni la corda non subisce le forti sollecitazioni date dall’eventuale caduta del primo di cordata in parete. Proprio per questo motivo molti si affidano a corde dedicate per l’escursionismo su ghiacciaio, in quanto più leggere e maneggevoli rispetto a quelle utilizzate normalmente in parete.

Di questa categoria fanno parte le corde gemelle, appunto più leggere e con diametri più piccoli (da 7 a 8 mm.). Le possiamo trovare di varie lunghezze, tendenzialmente dai 30 ai 50 metri; la scelta della lunghezza dovrà basarsi sul numero dei componenti della cordata in modo da rispettare la distanza minima fra i compagni di almeno 10-15 metri. Se prevedete una cordata da tre è consigliato scegliere la corda da 50 metri per avere un margine per i nodi ed eventuali manovre.

In questo caso la corda gemella sarà utilizzata singolarmente, quindi, la cordata così equipaggiata non potrà salire in parete (come specificato dai costruttori).

A sinistra due corde mezze (peso ciascuna 3,16 kg), in centro corda gemella da 30 m. (peso 1,17 kg) e a destra corda intera da 70 m. (peso 4,26 kg). Oltre al peso si possono notare i volumi d’ingombro differenti.

Vantaggi di una corda da ghiacciaio

 Il vantaggio di utilizzare una singola corda gemella consiste nella praticità d’utilizzo in ambiente glaciale o nevaio. Questa avendo un diametro più piccolo delle altre tipologie ha due vantaggi:

  • riesce ad essere più leggera a parità di lunghezza;
  • le manovre risultano più fluide e i nodi più semplici da lavorare.

Questi due vantaggi la rendono la corda ideale in tutte quelle situazioni d’emergenza su terreno glaciale o nevaio.

Cos’ è il trattamento dry e full dry

Dovete sapere che una corda è formata da un’anima e una calza di rivestimento che protegge l’anima dall’usura. Il trattamento dry, eseguito sulla calza, rende la corda idrofoba (impermeabile) limitando l’assorbimento dell’acqua da parte della corda al 5% (come previsto dallo standard UIAA). Mentre, il trattamento full dry, eseguito sia sulla calza che all’anima della corda, può far arrivare ad assorbimenti inferiori al 2%. Questi accorgimenti sono indispensabili per chi utilizza la corda in ambienti dove il contatto con neve e ghiaccio è inevitabile.

Una corda bagnata diventerà molto rigida, quindi poco elastica e incapace di svolgere la propria funzione. Inoltre, anche la possibilità di fare nodi e manovre sarà ridotta e in alcuni casi addirittura impossibile.

Spero di avervi dato qualche spunto nella scelta delle vostre corde da alpinismo. Non vi resta che esercitarvi con nodi e manovre per essere pronti a inseguire i vostri sogni sulle cime delle montagne!


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