L’Indice di Sportività 2025, giunto alla sua 19ª edizione, è la ricerca annuale curata da PTS Group per Il Sole 24 Ore che analizza lo stato dello sport nelle 107 province italiane.
Non si tratta di una semplice classifica, ma di uno strumento che misura la vitalità sportiva del Paese: un indicatore utile per comprendere quanto e come lo sport sia radicato nei territori, con effetti sociali, economici e culturali.

Come funziona l’indice
L’indagine utilizza 32 indicatori suddivisi in quattro macro-aree:
Struttura sportiva e organizzazione – numero di tesserati, società, investimenti, capacità di attrarre eventi.
Sport individuali – diffusione e risultati delle discipline non di squadra.
Sport di squadra – presenza nei campionati nazionali e risultati agonistici.
Sport e società – turismo sportivo, peso economico, partecipazione femminile e amatoriale.
Il mix di indicatori consente di stilare la classifica generale e quelle di categoria, offrendo un quadro completo dello sport italiano.

I risultati 2025
Trento torna in testa alla classifica generale, confermandosi modello di sistema sportivo diffuso e radicato.
Firenze conquista il secondo posto, trainata da indicatori sociali e inclusivi.
Milano entra per la prima volta sul podio in 19 edizioni, segnale della crescita delle grandi città.
Rimini svetta per infrastrutture sportive, Cremona per sport di squadra, Bolzano beneficia dell’“effetto Sinner” e primeggia nel tennis e negli sport invernali.

Perché è importante
L’Indice di Sportività è un osservatorio prezioso:
per le amministrazioni locali, che possono orientare investimenti e politiche sportive;
per le imprese, che trovano dati utili per sponsorizzazioni e iniziative legate allo sport;
per i cittadini, che possono leggere il livello di vivibilità sportiva della propria provincia;
per il turismo e la salute, mettendo in luce il ruolo dello sport come leva di benessere e sviluppo territoriale.

Conclusione
L’Indice di Sportività non è soltanto un esercizio statistico, ma un invito a guardare lo sport come infrastruttura sociale e culturale. Dietro ai numeri si leggono le scelte politiche, la qualità degli impianti, la capacità di coinvolgere le comunità e di generare turismo.
Per chi vive lo sport outdoor – e per chi lavora nell’industria – questi dati diventano una bussola: ci dicono dove le persone hanno più opportunità di praticare, dove le città stanno investendo, dove si possono aprire nuovi spazi di collaborazione tra enti, aziende e cittadini.
E allora la domanda finale è semplice ma cruciale: quanto è sportiva la provincia in cui viviamo?
La risposta non riguarda solo le classifiche, ma il nostro modo di abitare il territorio, di promuovere salute e benessere, di immaginare un futuro più attivo e sostenibile.