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Ines Papert arrampica nella città di ghiaccio, Harbin

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da Redazione outdoortest.it

Ai primi di gennaio, la scalatrice tedesca Ines Papert, atleta sponsorizzata dal marchio GORE-TEX® ha intrapreso un viaggio in Cina, a Harbin, per arrampicarsi nella città di ghiaccio. Nella località cinese, situata più a nord di Vladivostok, con diversi milioni d’abitanti, nei mesi invernali si hanno temperature costanti di meno 25 gradi. Al posto di farsi paralizzare dal freddo, nel capoluogo della provincia di Heilongjiang (regione della Manciuria) le basse temperature si celebrano.

Dal 1985 qui ha luogo ogni anno il Festival internazionale di ghiaccio e neve. Su un’area corrispondente a 16 campi di calcio, più di 12.000 lavoratori nel giro di tre settimane creano un miracoloso mondo di ghiaccio. Torri gigantesche, impressionanti palazzi, ponti, scivoli e spettacolari cattedrali si costruiscono da singoli blocchi e mattoni di ghiaccio. Essi vengono estratti dal fiume ghiacciato di Songhua, che divide la città in una sponda nord e sud. Anche Sun-Island, il parco estivo di ricreazione di Harbin, nei mesi invernali cambia e si trasforma nella cosiddetta Snow-World, dove artisti internazionali creano gigantesche sculture di neve.

“Quando un anno fa un’amica giornalista mi ha chiesto se potessi immaginare di arrampicarmi su questi grandi edifici di ghiaccio, all’inizio l’idea mi è sembrata temeraria”, dice Papert. Tuttavia era molto incuriosita dalle immagini fantastiche. Quando infine da Harbin hanno fatto sapere che mai prima si era avuto una richiesta del genere, ciò ha reso l’impresa sì più alettante, ma allo stesso tempo più difficile.
Agli organizzatori, infatti, l’idea in linea di massima piaceva, ma allo stesso tempo avevano grandi dubbi. Gli attrezzi avrebbero danneggiato gli edifici? Sarebbe stata garantita la sicurezza dell’atleta? Dopo un anno di preparazioni faticose ed un gran lavoro di persuasione, tutti i dubbi erano stati dissipati e Ines Papert ha avuto il permesso ufficiale di arrampicarsi come prima sportiva agli edifici di ghiaccio di Harbin.

A livello sportivo, il progetto ovviamente non costituiva una grande sfida per la quadrupla campionessa mondiale d’arrampicata su ghiaccio. L’impresa di Harbin è stata piuttosto un progetto di carattere sportivo-culturale e soprattutto urbano. “Arrampicata su ghiaccio in una città di nove milioni d’abitanti nell’estremo nord della Cina? È stata un’impresa fuori del comune e molto appassionante. Abbiamo avuto esperienze esaltanti ed incontri intensi, in parte commoventi. Questo non me l’aspettavo. Siamo stati accolti a braccia aperte e con grande curiosità”.

I risultati di questa insolita spedizione sono bellissime impressioni di scalata dal freddo, incontri stimolanti ed un’amicizia con futuro. „Andes“, Kang Hua, guida di montagna di Pechino non è stato solo l’assicuratore di Ines Papert ma anche parte integrante della squadra sin dalla fase di pianificazione: “Lui ha gestito la comunicazione tra Germania e Cina: Andes ed io abbiamo subito avuto un’ottima intesa ed intendiamo intraprendere nel prossimo futuro un progetto comune in Cina. La Cina, per quanto riguarda le scalate e le arrampicate su ghiaccio, vanta un gran potenziale ancora da scoprire. Il mio primo viaggio in Cina è stato appassionante, sorprendente ed intenso”.

La prossima volta però, dice la sportiva 37enne, vuole arrivare con Andes ad una vetta vera e propria.


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