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La tecnica di guida gravel

La tecnica di guida gravel e uno dei fattori fondamentali che rendono l'esperienza di un'uscita divertente e sicura. Ecco alcuni consigli dei nostri gravel bikers Gaia e Simone.

AlpineBike - Gaia e Simone Scritto il
da AlpineBike - Gaia e Simone

La guida gravel: in questo articolo vogliamo darvi qualche consiglio e suggerimento su come ottenere il massimo dalle vostre uscite gravel in termini di divertimento e sicurezza.

Per prima cosa andiamo a vedere quali sono i tipi di terreno che possiamo incontrare: già, perché non tutte le strade gravel sono uguali. In funzione della tipologia di terreno, la pedalata risulterà più o meno difficile, sia tecnicamente che fisicamente.

Partiamo con la classica ghiaia, detta anche pea gravel. È costituita da pietre tonde di piccolo diametro. Se lo strato di pea gravel non è troppo profondo, la progressione risulta piuttosto agevole (specie se con pneumatici di dimensioni importanti, e.g. da 40 mm in su), mentre in curva e in frenata questo tipo di terreno è molto scivoloso.

 

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Guida gravel – Pea gravel

 

Passiamo poi alla sabbia. Essa può essere compatta (tipica di tratti umidi) e in questo caso rappresenta un ottimo terreno per le due ruote. Se, invece, si presenta asciutta e polverosa, il terreno diventa scivoloso. Se, infine, dovessimo incontrare zone con uno spesso strato di sabbia, rischieremmo che le ruote sprofondino e che la progressione diventi molto faticosa oltre che pericolosa, dato che mantenere l’equilibrio non sarebbe facile.

 

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Guida gravel – Sabbia

 

Ora veniamo ad uno dei terreni più favorevoli: la ghiaia fine. Questo terreno offre un buon grip in tutte le condizioni. Anche in questo caso dobbiamo solo stare attenti ad eventuali sezioni di ghiaia profonda in cui si rischia di affossarsi.

 

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Guida gravel – ghiaia fine

 

Ci sono poi terreni ricchi di rocce più o meno sporgenti. In questo caso conta molto la tecnica di guida per evitare gli ostacoli più accentuati e procedere in sicurezza. Le rocce sono poi anche una delle principali cause di forature.

 

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Guida gravel – Rocce

 

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Guida gravel – rocce

 

Qualunque sia il terreno che abbiamo di fronte, il consiglio primario è quello di ricercare sempre la traiettoria più liscia e con meno ostacoli. Quest’ultima consente infatti maggior grip, maggior comfort di guida e maggior facilità di pedalata. Generalmente, questa traiettoria ideale è quella già percorsa da mezzi a motore, altre bici o anche da pedoni.

Fondamentale, quindi, è la capacità di lettura del terreno per scegliere con anticipo la traiettoria. Il consiglio è quello di non tenere lo sguardo troppo vicino alla zona della ruota anteriore, dato che, così facendo, non avremmo sufficiente tempo per modificare la traiettoria qualora incontrassimo ostacoli.

Meglio tenere lo sguardo un po’ più lontano; quanto lontano dipende dalla velocità con cui ci stiamo muovendo. Come regola spannometrica potremmo pensare di tenere lo sguardo su un punto che si trova a circa un paio di secondi di fronte a noi.

 

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Guida gravel – sguardo

 

In curva, la ricerca della traiettoria più liscia e con meno ostacoli implica che spesso non possiamo seguire la traiettoria più corsaiola, cioè quella che in ingresso è ampia per poi chiudere nel punto di corda e allargare nuovamente in uscita. Chi proviene dalla bici da corsa deve, perciò, prestare particolare attenzione a questo aspetto e abituarsi all’impostazione della traiettoria in funzione del tipo di terreno.

 

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Guida gravel – curva

 

Veniamo ora alla salita. Nel mondo gravel la tecnica di guida è molto importante anche in questo caso, per non rischiare di perdere aderenza nella ruota posteriore e doversi fermare o, ancora peggio, cadere.

Su una bici gravel, pertanto, è bene cercare di affrontare le salite ripide sempre seduti in sella, in modo da scaricare buona parte del peso sulla ruota posteriore. Ciò richiede innanzitutto adeguati rapporti sulle pendenze importanti.

Inoltre, quando la salita si fa molto ripida, c’è il rischio di far sollevare la ruota anteriore stando seduti in sella. Se ciò dovesse accadere, potremmo piegare i gomiti e portare il mento più vicino possibile al manubrio e, nel contempo, spostarci sulla parte anteriore della sella.

 

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Guida gravel – Salita

 

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Guida gravel – salita

 

Altro fattore da tenere ben presente è la distanza di frenatura. Rispetto all’asfalto, tale distanza aumenta, così come aumenta il rischio di bloccaggio della ruota posteriore, a volte accompagnato anche dal possibile slittamento della ruota anteriore.

Tale situazione è molto pericolosa, dato che la bici diventa molto difficile da gestire. Fondamentale è evitare sempre di tirare i freni in curva (consiglio valido anche su asfalto). Bisogna sempre frenare quando si procede in linea retta e applicare una pressione dolce e progressiva sulle leve dei freni.

 

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Guida gravel – frenata

 

Passiamo ora alla posizione in sella. È fondamentale mantenere una posizione rilassata con le mani non troppo strette sul manubrio, i gomiti leggermente flessi e le spalle abbassate. In questo modo possiamo reagire meglio alle asperità del terreno, ammortizzandole anche con il nostro corpo.

Quando non stiamo affrontando discese, possiamo tenere le mani sulla parte centrale del manubrio, ricordandoci di posizionare il pollice attorno al manubrio stesso, altrimenti rischieremmo di perdere l’appoggio qualora incontrassimo qualche ostacolo.

In discesa, invece, abbiamo due possibilità. La prima è quella di posizionare le mani sulle impugnature dei freni. In questo caso è più facile spostare il nostro peso in funzione degli ostacoli che incontriamo sul terreno e, in particolare, spostare di molto il baricentro all’indietro su discese particolarmente ripide.

La seconda opzione è quella di posizionare le mani sulla parte inferiore del manubrio (drops). In questo caso riusciamo ad abbassare maggiormente il baricentro, cosa molto utile su discese impegnative.

Ricordiamoci, comunque, di posizionare le mani prima che inizi la parte tecnica, altrimenti diventa difficoltoso e anche pericoloso spostare le mani da una posizione all’altra sul manubrio quando il terreno si fa impegnativo.

 

Guida gravel – posizione sul manubrio

 

Guida gravel – posizione sul manubrio

 

Per concludere, ricordiamo che la tecnica di guida è facilitata dal giusto setup della bici in funzione del tipo di terreno che più spesso affrontiamo. Ciò significa, in particolare, scegliere con cura i rapporti che abbiamo a disposizione, la tipologia di coperture, la loro pressione di gonfiaggio e il tipo di pastiglie che montiamo (organiche, metalliche o semi-metalliche), le quali influenzano la risposta in frenata.


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