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Allenamento nella stagione fredda, l’inverno del trail runner

Abbiamo intervistato Daniel Jung per sapere cosa succede in inverno ad uno dei trail runner più forti in Italia

Letizia Scritto il
da Letizia Ortalli

Daniel Jung ph. SCARPA ph. Transgrancanaria2018 Daniel Jung

L’inverno è la stagione più rigida, forse la più pigra. Con le sue temperature fredde ed i continui sbalzi termici invoglia di più a stare in casa tranquilli, magari davanti ad un bel fuoco acceso sdraiati sul divano sorseggiando qualcosa di caldo. Quando si pratica la corsa in montagna a livello professionistico però, le cose non possono andare sempre così: sebbene le gare sembrino un ricordo del passato ed un obiettivo ancora lontano, è necessario mantenersi in forma per arrivare pronti ai primi appuntamenti. Allenamento e mantenimento sono fondamentali quindi persino d’inverno per non perdere terreno, e così la motivazione va tenuta alta. L’organizzazione del lavoro deve essere flessibile per poter ottenere il massimo da ogni giornata, anche con poche ore di sole. Ne abbiamo parlato con Daniel Jung, trail runner di lunghe e medie distanze della Val Venosta, tra i migliori atleti italiani e nel team SCARPA.

Daniel Jung

Daniel Jung ha appena concluso una bellissima stagione in cui ha cercato di variare distanze spaziando dalle gare corte a quelle più lunghe, memore di uno splendente 2017 di lunghe distanze che ha lasciato qualche strascico di fatica per la prima parte del 2018. E’ appena tornato a casa da una bellissima vittoria alla K42 Anaga Marathon, l’ultima di questa stagione, a Tenerife.

Ma partiamo con ordine. Prima di svelare i suoi segreti sull’allenamento scopriamo quali sono gli obiettivi per il futuro. “Il primo appuntamento importante è la Transvulcanica Ultramarathon a La Palma – ci dice -, e da qui in poi l’idea è quella di partecipare alle gare della Skyrunner World Series, cercando di concentrarmi su quelle più tecniche e le medie distanze, dove riesco a dare il meglio di me.”

Allenamento nella stagione fredda

Chiariti gli obiettivi si può ragionare meglio su come programmare l’allenamento nella stagione fredda e Jung non ha dubbi: “non voglio correre – afferma infatti – per quest’inverno ho intenzione di cambiare strategia. Prima correvo tutto l’anno ed è davvero difficile riuscire a mantenere alta la motivazione, per questo ho deciso di cambiare”.

Da atleta completo, l’altoatesino ama correre ed è deciso a farlo bene, il che significa anche saper ascoltare il proprio corpo. Così il suo inverno 2019 vedrà la corsa in disparte. “Ho la fortuna di vivere in un posto che mi permette di variare i miei allenamenti, la Val Venosta si trova molto vicino alla Val Senales e la Val Solda, luoghi fantastici per lo sci alpinismo in quota. Un tipo di allenamento che in estate non mi capita mai di fare”.

Per i prossimi mesi, fino a fine febbraio, il menù degli allenamenti prevede quindi tanta montagna, con gli sci ai piedi, e per piacere, con gli amici e la fidanzata, niente tempi e niente record, almeno per adesso. A proposito di record, ad ottobre ha percorso l’alta via dell’Ortles, un percorso che gira attorno alla montagna più alta e significativa dell’Alto Adige: 120km circa per 8000 metri di dislivello. Lui l’ha fatta ad ottobre in 19 ore e 41 minuti, con i rifugi chiusi ed il supporto della sua famiglia.

L’allentamento per i prossimi mesi prevederà anche un po’ di bici sui rulli per ricordare una vecchia passione, della ginnastica per preservare il corpo e renderlo efficiente il più a lungo possibile e solo un po’ di corsa in pista, con esercizi mirati a velocizzarsi in vista di qualche gara vertical. Poi da marzo l’allenamento cambierà.

“Con l’arrivo della bella stagione e in vista della Transvulcanica le cose cambieranno – ci dice Jung -: inizialmente allenamenti corti con corse di 2 e 3 ore, poi pian piano aumentiamo ad aprile con allenamenti più lunghi da 5 o 6 ore per riprendere a pieno il ritmo”. 

Tre mesi di respiro che valgono oro in un anno di gare, in cui staccare dalla corsa con la testa e con il fisico è importante per ripartire nella forma migliore, per metabolizzare ciò che è stato fatto e chiarirsi le idee sul futuro e per ritrovare il piacere di fare ciò che piace con i propri amici.

Sarà proprio questo il segreto del successo di Daniel Jung? A noi piace molto questa idea. Auguriamo un grandissimo in bocca al lupo a Daniel per il suo futuro da atleta e lo ringraziamo per averci aperto le porte del suo allentamento invernale.

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