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Muscolare VS Elettrica: bici a confronto.

Aiutino da casa o dritto alla meta: analizziamo insieme lo sport del momento più vecchio di sempre!

Scritto il
da Luca Tessore

Che l’elettricità passi attraverso i propri muscoli o attraverso le bobine di un motorino, il risultato è quello di far girare i pedali e sentirsi elettrizzati dall’idea di tornare bambini per qualche istante. Andare in bici viene spesso paragonato a volare e in effetti tra l’aria fra i capelli e la fluidità nell’attraversare i paesaggi si può dire che si avvicini molto alla pratica del volo.

 

Photo by Flo Karr on Unsplash.

 

Una canzone dice così: “…è bello pedalare, sì ma c’è da sudare…”, e in effetti la bici è uno sport di fatica e resistenza. Per chi ha costanza e dedizione sa regalare soddisfazioni uniche, la sensazione di benessere apportata da una pedalata sprigiona una carica di buon umore che ti salva dallo stress quotidiano. La rivisitazione moderna del mezzo perfetto la ritroviamo nell’e-bike, la bici a pedalata assistita: non ha bisogno di presentazioni. Ormai siamo abituati ad abbassare lo sguardo sul telaio per scovare la natura muscolare o elettrica di chi ci affianca; ma è sempre lo stesso sport?

 

Photo by Julian Hochgesang on Unsplash.

 

La principale differenza tra una bici muscolare ed una elettrica è evidente: l’aiuto in fase di spinta nell’e-bike, da parte di un motorino che ci “alleggerisce” la pedalata. Questo in pratica significa di poter applicare una minore spinta ad ogni pompata, con il risultato di andare sì a compiere lo stesso movimento  dell’apparato muscolo-scheletrico, ma con carichi minori rispetto ad una bici tradizionale. Agli occhi di chi non bazzica nelle tabelle di allenamento istintivamente verrebbe da dire che ti allena meno e che si brucino meno calorie. Queste considerazioni sono tutte da vedere. Senza soffermarci sul quanto sia più o meno puro andare con l’e-bike vediamo insieme i pro e i contro di una bici a pedalata assistita con una muscolare.

 

Partiamo dall’inizio

I costi: sebbene anche per una e-bike il ventaglio di prezzi soddisfi quasi tutti i portafogli, la bici muscolare a parità di qualità resta imbattibile, e non mi riferisco soltanto per il costo iniziale, ma anche per quanto riguarda il costo di manutenzione ed utilizzo. Se la bici muscolare la puoi dimenticare in cantina per mesi o anni e appena una spolverata basta per poterla utilizzare, l’e-bike ha bisogno di un minimo di organizzazione per trovarsela pronta al momento dell’utilizzo. E se nella bici classica i componenti interessati dall’usura sono principalmente copertoni e pastiglie dei freni nell’e-bike si aggiunge la sostituzione della batteria ogni tot. ore e manutenzione del motorino.

Utilizzo: in città l’e-bike può essere un’ottima soluzione sia per raggiungere il posto di lavoro che nel quotidiano. Ma a noi appassionati di outdoor non basta una pedalata in mezzo al traffico per soddisfarci, ci serve andare su e giù per le colline e affrontare i sentieri di montagna per avere la giusta carica di adrenalina settimanale. In questo caso entrambe le tipologie ci garantiscono una versatilità completa, inoltre con una e-bike, a parità di allenamento, possiamo allungare notevolmente il chilometraggio. Anche la quantità di ore spese in sella può crescere notevolmente nell’arco della settimana, grazie ad una intensità di sforzo compensata dalla pedalata assistita a favore del buon umore.

E se un tempo ci si alzava sui pedali quando la salita si faceva impegnativa e ci si sentiva un po’ tutti come “il Pirata” (per chi è nuovo dell’ambiente era chiamato così il ciclista romagnolo Marco Pantani), oggi si può contare di una spinta assistita tale che fa apparire i tornanti del Galibier un lungo mare. La tentazione di chi sta facendo i primi giri sull’elettrica è quella di pigiare sull’acceleratore e toccare velocità in salita che neanche Nibali ai tempi d’oro si sognava di fare, tendenzialmente il passo successivo è quello di accorgersi del livello della batteria e la modalità eco va per la maggiore. Sebbene non si possa dare torto ai puristi di questo sport sul fatto che la soddisfazione di muoversi con una muscolare sia incomparabile alla pratica con la cugina elettrica, quest’ultima ha alcuni vantaggi non sempre considerati da chi arriva da anni di bici e sport.

Entrando un po’ nei tecnicismi quando, si compie una qualsiasi attività fisica, dalla semplice passeggiata alla discesa di DH si compie un lavoro muscolare più o meno intenso. Questo lavoro necessita di una certa quantità di ossigeno per essere svolto, più l’attività è intensa maggiore sarà la richiesta di ossigeno. Il cuore dovrà così aumentare i battiti per garantire il giusto flusso di sangue e quindi ossigeno ai muscoli. Ed è per questo che l’e-bike risulta positiva per chi soffre di patologie tali per le quali un’attività troppo intensa risulterebbe più dannosa che benefica. Ovviamente con questo non voglio dire che l’e-bike è uno strumento che si trova nei negozi di sanità insieme a pantofole ortopediche o altri oggetti sanitari, oggi sono molti gli appassionati che in garage hanno una e-bike a fianco della muscolare, permettendosi così di diversificare itinerari e compagnia.

 

Limiti

Bici  muscolare: il fatto di non doverla caricare e preoccuparsi dell’ennesimo attrezzo dipendente da elettricità è estremamente rilassante; la semplicità d’uso è la scelta migliore anche per chi non ha intenzione di fare delle bici il proprio sport. Detto questo, per chi ha intenzione di utilizzarla come mezzo sportivo, la bici muscolare per godersela a fondo il ciclista deve essere costante, una sgambata al mese non permette di apprezzarne i  benefici psicofisici. Se si supera la soglia dell’abitudine, l’attività risulterà piacevole e armoniosa influenzando anche il proprio stile di vita.
Anche l’e-bike se usata come mezzo sportivo richiede costanza nel suo utilizzo, ma il suo vantaggio può trasformarsi nel suo limite: decidere di andare a pedalare quando puoi contare su un aiuto può risultare incoraggiante, e questo è sicuramente un vantaggio. Si trasforma in uno svantaggio quando il ciclista continua a contare soltanto sul contributo del motorino elettrico e non sulla costanza della pratica e quindi su se stesso.

Infine, un ultimo focus sulla velocità. Se si è degli enduristi, o comunque amanti della MTB allora è comprensibile considerare l’e-bike come invincibile, specie nelle salite. Ma se il tuo terreno è l’asfalto e le lunghe strade di pianura o di riviera, allora avrai notato come l’e-bike ad un certo punto risulti limitante. Sì perché sembrerà incredibile, ma un ciclista mediamente allenato nei tratti veloci supera spesso quella che è la soglia dei 25 km/h, dove il motorino smette di supportarti e ti ritrovi a dover spingere improvvisamente appesantito e senza più supporto, questo può risultare scomodo per trovare il proprio ritmo.

Il controllo: a me personalmente, è capitato durante un corso di MTB, di ritrovarmi durante una discesa di un qualche sentiero di cui non ricordo il nome nella rinomata Finale Ligure, con un gruppo eterogeneo di ciclisti con e-bike e muscolari, prima di iniziare la discesa eravamo tutti abbastanza d’accordo  che era arrivato il momento della giornata dove le differenze tra le due categorie si appianavano per ovvie ragioni : così non è stato.

 

Photo by Luca Beani on Unsplash.

 

Le differenza anche in discesa:

L’inerzia, dettata da un peso maggiore delle bici elettriche rispetto alle “normali” determina necessariamente un’impostazione di guida migliore nella fase della curva, lasciando meno spazio ad errori. Viceversa, nell’affrontare gli ostacoli l’e-bike ben strutturata aiuta parecchio a rimanere in traiettoria. Quando si utilizza l’e-bike nell’off-road specie nei sentieri di montagna bisogna prestare attenzione e non subire la pedalata assistita, ma essere particolarmente attivi sui pedali per evitare traiettorie indesiderate. Nei tratti di sali e scendi, in discesa utilizzare al minimo l’impulso elettrico è consigliato in quanto si evitano pedalate involontarie che comprometterebbero il controllo della giusta velocità e direzione. Per il resto il manubrio e i freni sono gli stessi,  se avete imparato da piccoli più o meno dovreste cavarvela.

Non rimane che controllare la pressione dei pneumatici, riempire la borraccia e spingere sui pedali. Pronti, partenza, VIA!


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