Garmont Tower Plus Lx GTX scarponi trekking

Abbiamo provato il Garmont Tower Plus Lx GTX sui ripidi pendii che da Carezza salgono verso le belle pareti sopra il Moseralm. Un terreno che chi sceglie un tipo di scarponi da alpinismo classico come questi può sicuramente incontrare nella sua marcia di avvicinamento alle vie classiche su ghiacciaio. La prima cosa che abbiamo notato è stata la facilità di camminata che il Tower Plus Lx GTX ci ha donato, nonostante l'elevata rigidità della sua struttura. Durante i primi 30' di cammino e in piano non abbiamo faticato troppo, merito della buona rullata anteriore. La suola nella parte posteriore è particolarmente stretta, nonostante questo la stabilità dello scarpone è ottima anche in situazioni di rocce smosse. La caviglia è ben ferma e il gambetto alto non da fastidio né sulla tibia né sul polpaccio. Abbiamo cercato di mettere in difficoltà il Garmont Tower Plus Lx GTX camminando su rocce bagnate e viscide, ma la suola Vibram® Mulaz EVO con un disegno a tasselli ampi ci ha stupito riuscendo a non farci perdere praticamente mai trazione. Lungo il percorso abbiamo incontrato una piccola palestra di roccia dove abbiamo provato a salire qualche passo in verticale, anche in questo caso la suola si è ottimamente comportata anche grazie alla climbing zone anteriore che ci ha fatto posizionare bene il piede anche sugli appoggi più piccoli. La tenuta della membrana/fodera GoreTex® è risultata molto buona, il piede non si è minimamente bagnato né durante la camminata tra i campi bagnati di rugiada della mattina, né nei guadi dei piccoli torrenti (in cui abbiamo immerso apposta il piede nell'acqua fino all'altezza del linguettone) incontrati lungo il tragitto. Nonostante la giornata fosse piuttosto calda, con un paio di calze estive tecniche, non ho sofferto particolarmente il caldo.