Montura Supervertigo GTX è stata
testata in una svariata serie di condizioni e
differenti terreni, in modo da poterne valutare in profondità le caratteristiche e le qualità. Allo scopo abbiamo scelto la zona del
ghiacciaio Fellaria, nel
gruppo del Bernina. Abbiamo percorso dapprima
sentieri ben tracciati e uniformi,
prati bagnati, per arrivare poi alla
pietraia molto disconnessa e talvolta mobile in quota. In prossimità del lago Fellaria, il terreno si è tramutato in sabbia e
ghiaia misto a
acqua e
ghiaccio.
Ad un'osservazione attenta del modello, quello che
attrae immediatamente l'attenzione è la
forma della
parte posteriore, la
conchiglia protettiva a livello del
calcagno. Si tratta di una struttura
molto rigida conformata anatomicamente
per contenere e
stabilizzare, in tutte le direzioni, il
tallone. Risalendo lungo la tomaia si giunge alla
zona del
collare che presenta un
profilo estremamente
abbassato posteriormente, adatto ad alloggiare nel modo più confortevole il tendine d'Achille, soprattutto durante l'estensione del passo, ad esempio in discesa.
Ai lati della
tomaia della
Montura Supervertigo GTX è visibile il
sistema 3D Dynamic Wrapping. Si tratta di particolari lembi di materiale sintetico resistente che terminano verso il centro con anelli passa laccio in plastica a profilo curvilineo, che consentono uno scorrimento fluido del laccio e, conseguentemente, una trazione progressiva nella fase di allacciatura. Tre coppie di tali anelli sono posizionate all'avanpiede e servono il
sistema di allacciatura inferiore, che si completa con il passaggio del laccio all'interno della linguetta anteriore, per terminare con un fermo in plastica e un meccanismo di chiusura a scorrimento.
In
zona malleolare (lo snodo tra piede e gamba), troviamo una
coppia di anelli in tessuto resistente, che da inizio al
sistema di chiusura superiore, indipendente da quello inferiore. Due coppie di passa laccio in plastica ricurva completano i punti di trazione al collare, mentre il laccio termina con il fermo in plastica e relativo meccanismo di chiusura.
La
calzata della
Montura Supervertigo GTX avviene con facilità ed è agevolata sia dall'ampia escursione della linguetta in avanti (grazie ai soffietti laterali in tessuto), sia dall'utilizzo di due anelli in tessuto, uno posizionato sulla linguetta, l'altro sulla parte posteriore del collare, che consentono di esercitare trazione con due mani sulla scarpa mentre il piede fa il suo ingresso. Una volta all'interno avvertiamo volumi confortevoli e avvolgenti, soprattutto a livello del tallone e dell'arco plantare, mentre avvertiamo una piacevole agibilità a livello delle dita.
L'
operazione di chiusura richiede un minimo di studio per comprenderne la dinamica e poterla eseguire nel migliore dei modi. Si parte dal sistema di chiusura inferiore andando a esercitare trazione a proprio piacimento aiutati anche da un piccola impugnatura in gomma (in cui scorre il laccio) a livello del collo del piede, che consente di personalizzare ulteriormente la tensione; a questo punto non resta che far scorrere il meccanismo di chiusura fino al contatto con il foro di uscita del laccio dalla linguetta anteriore e fissare la posizione semplicemente rilasciando il meccanismo stesso. Ora abbiamo ottenuto la perfetta chiusura della parte anteriore del piede e possiamo così dedicarci alla zona superiore. Non resta che far passare il laccio negli appositi anelli di plastica, avendo cura di incrociarlo per procedere poi alla trazione del laccio stesso con una mano, facendo scorrere con l'altra il meccanismo di chiusura fino a completa chiusura, per poi rilasciare e così bloccare. Il piede a questo punto è perfettamente avvolto dalla tomaia, con grande senso di stabilità e protezione. Le eccedenze dei due lacci, con le piccole impugnature in plastica, vengono fatte scomparire all'interno di una tasca ricavata nella linguetta anteriore, in modo da non costituire intralcio durante la camminata.
In azione
L'impressione più forte che abbiamo ricavato durante il test, affrontando terreni anche difficili e molto ripidi, sia in salita sia in discesa, è stata quella di una
grandissima stabilità del piede all'interno della scarpa, e della camminata. Non si avvertono movimenti, scivolamenti, grazie all'effetto fasciante garantito dal sistema di chiusura e dalle forme della tomaia: quindi ottima
sensazione di
conformità tra
piede,
tomaia e
suola, per una camminata efficiente e dinamica.
La
Montura Supervertigo GTX è una scarpa
rigida, in virtù del suo intersuola da alpinismo tecnico, che deve rispondere a sollecitazioni importanti, e consentire l'uso dei ramponi. La rullata, pertanto, sebbene facilitata da un lieve "rocker" (innalzamento) anteriore della suola e una lieve smussatura al tallone, non può essere "rotonda", ma presenta come è tipico di questi modelli, delle "spigolature" che, in un utilizzo di basso impatto su terreni uniformi e di lieve pendenza, alla lunga possono risultare fastidiose. La
leggerezza unita alle
forme precise e ai materiali utilizzati nella costruzione, restituisce la
sensazione di grande
dinamismo del modello. Nella fasi di
salita su
terreno molto
ripido, prossimo all'arrampicata, abbiamo apprezzato la precisione dell'appoggio di punta e il supporto del compound suola, un'accoppiata che ha favorito l'ascesa senza dispersione di energia.
In
discese di
forte pendenza abbiamo potuto sfruttare l'effetto ammortizzante al tallone (molto efficace) e, in generale, il grado di protezione della scarpa alla caviglia (prevenzione delle distorsioni) e alle dita (impatti violenti con ostacoli).
Su terreno ghiaioso/sabbioso, dato il profilo molto ribassato posteriormente a livello del collare, abbiamo potuto osservare l'ingresso di piccole pietre e detriti. Un lieve inconveniente che può essere risolto con l'applicazione di ghette o, più semplicemente, risvoltando le calze (lunghe) al di sopra del collare stesso.