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Per gli alpinisti esigenti Scarpa Phantom Tech
Scarpa Phantom Tech da alpinismo

Scarpa Phantom Tech 2016 calzatura alpinismo

Per alpinisti esperti che cercano tecnologia, affidabilità e leggerezza

Sintesi

Gli alpinisti esperti che richiedono leggerezza e affidabilità per le progressioni in quota potranno trovare nello scarpone Phantom Tech di Scarpa il loro riferimento ottimale.

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Scarpa Phantom Tech è uno scarpone che non passa inosservato, soprattutto per i dettagli, per la ghetta intergrata e la cerniera che le gira intorno. Accattivante nella scelta dei colori: arancione, nero, bianco e blu navy. Molto più leggero di quanto possa sembrare: il numero 42 pesa appena 855 gr. (a scarpa), comunque pochi, anche se superiori agli 830 gr. dichiarati senza l'indicazione della taglia. La composizione della tomaia è molto varia: la parte arancione ha una trama quadrettata, quella nera (all'interno del piede) ha tantissimi puntini gommati in rilievo incollati sul tessuto, la ghetta nera è in tessuto stretching e accoppiata internamente alla membrana Outdry (che riveste totalmente la calzatura come primo strato al disotto della tomaia). La cerniera YKK impermeabile è massiccia sia nel cursore che nella struttura: molto particolare il suo posizionamento a buccia d'arancia (gira intorno alla caviglia) per favorire la flessione della caviglia. Il cursore viene azionato tramite un comodo cordino con un'ampia mezzaluna in plastica. Serve decisione per aprire e chiudere la robusta cerniera. La parte superiore della ghetta è elasticizzata per evitare l'entrata della neve all'interno. Ha una patella imbottita, fissata con un pulsante automatico, per proteggere la tibia dal grande cursore. Una volta aperta la ghetta troviamo al suo interno la calzatura classica: comoda, soffice e imbottita in Primaloft per assicurare una termicità ottimale. Il grande vantaggio nell'utilizzo della membrana Outdry è quello di avere a contatto con il piede uno strato caldo e imbottito, al contrario delle membrane concorrenti che sono poste all'interno come primo strato. L'allacciatura della scarpa interna è classica, con laccetti arancioni molto sottili che passano in semplici asole in tessuto. Sul collo del piede è presente un tiracavi in plastica e ampia asola in tessuto blu, utile per tensionare la parte bassa della scarpa. Le ultime due asole sono in plastica senza strozzascotte. La linguetta è ben imbottita con due alette laterali poste superiormente. Un'ampia asola posteriore, posta all'interno della calzatura, agevola la calzata del piede. La soletta è semplice, calda e sagomata sui lati del tallone. Tutta la parte esterna dello scarpone è ben protetta da un perimetro gommato, così come la parte superiore delle dita. La suola è in Vibram Activ Impact a densità differenziata: la parte nera con scolpitura classica e la parte arancione molto morbida. L'intersuola è anch'essa a doppio strato, arancione e nera, molto morbida e ben ammortizzante; al suo interno è inserito uno strato in fibra di carbonio per irrigidire la suola durante la progressione con ramponi, soprattutto su tratti verticali. Su tacco e punta sono intergrati due inserti rigidi in plastica per il fissaggio di ramponi automatici.

Risultati

Calzata
Comfort
Protezione
Stabilità in cammino
Termicità
Traspirabilità
Voto totale 95
Dati test
Data inizio : 12/08/2016 Data fine : 13/08/2016
Campo test : Traversata dei Lyskamm (Gruppo del Mt.Rosa)
Condizioni neve : Invernale
Descrizione terreno : Ghiacciaio, Sentieri attrezzati in terra e roccia
Meteo : Soleggiato Temperatura aria : da -5° a +20°
Scopri di più sulle nostre recensioni

Scheda tecnica

Allacciatura
Classica a laccetti con tiracavi in plastica
Imbottitura
Primaloft
Intersuola
Intersuola in V-Lite e Carbon Fiber
Misure testata
42
Misure disponibili
38-48 comprese mezze taglie
Peso (gr)
830 grammi
Sistema di chiusura/leve
Ghetta esterna con cerniera YKK Flexseal Waterproof zip
Suola
Gravity by Vibram
Tomaia
Breathable Fabric + Win Therm + mycro-tech Water Resistant
Tecnologie
Membrana Outdry

Le nostre valutazioni

Ho testato il modello Phantom Tech di Scarpa durante la traversata dei Lyskamm, sul gruppo del Rosa. Nella prima giornata di avvicinamento ho tenuto indossati gli scarponi a partire dal parcheggio degli impianti di Gressoney fino al rifugio Gnifetti a quota 3.650. Il giorno successivo la partenza dal rifugio è stata alle 4 del mattino per raggingere la vetta a 4.500 mt. Ideale la giornata di sole con poco vento e range di temperature da -5° a +20°. La discesa è stata altrettanto lunga e impegnativa: prima su parete molto ripida disarrampicando con ramponi e piccozza, poi su ghiacciaio in pianura fino al rifugio Quintino Sella da cui partiva un lungo sentiero attrezzato su sassi in granito affilato, per arrivare infine agli impianti e alla macchina. La temperatura in salita è stata fredda al punto giusto, perfetta per non sudare. Lo scarpone ha svolto egregiamente il suo compito, sia in termini di mantenimento del calore che di traspirabilità, anche durante lo sforzo intenso e prolungato. In discesa ho risentito del calore sia a causa della bassa quota che per l'orario caldo del pomeriggio. La membrana Outdry ha funzionato alla perfezione, soprattutto in termini di traspirabilità, l'imbottitura in Primaloft ha conferito un'ottima sensazione di termicità, soprattutto ad alta quota. Il piede è rimasto al caldo senza soffrire dell'umidità prodotta al suo interno per lo sforzo fisico importante. Durante il serraggio dei laccetti mi si è rotto il tiracavi in plastica: nell'atto di tirare, l'asola blu mi è rimasta in mano dovendo fare a meno di serrare prima la parte inferiore. I laccetti tengo poco, sono troppo sottili e scorrono allentandosi con l'uso nonostante siano compressi all'interno della ghetta chiusa. Inizialmente, in salita, ho avvertito un leggero fastidio al tendine sul collo del piede a causa della pressione durante il passo: dopo un paio d'ore il fastidio è sparito. Questo fattore non è dovuto alla cerniera, dato che gira perfettamente intorno al collo del piede, ma probabilmente al fatto che gli scarponi dovevano ancora allentarsi subire un normale adattamento. Dopo 12 ore di attività intensa il tallone è diventato sensibile al leggero sfregamento, soprattutto in discesa su roccia. Essendo scarpe nuove e mai usate prima è probabile che la sensibilità ne risenta, in attesa di un adattamento normale che avviene con l'uso. I ramponi utilizzati erano i Grivel 12, larghi soprattutto in punta in quanto lo scapone, in quel tratto, è leggermente affilato e poco rotondo. Ottima la performance della ghetta in quanto a mantenimento del calore e tenuta alla neve. Ottima l'ammortizzazione dell'intersuola e la tenuta su roccia della suola in Vibram. Nel complesso un bellissimo scarpone, affidabile, leggero e performante, anche se confesso che all'arrivo al parcheggio avevo una gran voglia di toglierlo. Le calze erano evidentemente sudate a causa dell'alta temperatura al ritorno ma non avvertivo fastidi sotto questo aspetto.

Scarpa Phantom Tech, foto di gruppo sulla vetta del Lyskamm Dettaglio della cerniera sulla ghetta della Scarpa Phantom Tech Dettaglio della suola in Vibram della Scarpa Phantom Tech Dettaglio dell'allacciatura della Scarpa Phantom Tech Dettaglio dell'interno della Scarpa Phantom Tech Dettaglio della Scarpa Phantom Tech in ghiacciaio con i ramponi Dettaglio della Scarpa Phantom Tech in discesa su ghiaione Visione d'insieme della Scarpa Phantom Tech

Destinazione e consigli d'uso

Il Phantom Tech di Scarpa è sicuramente dedicato all'alpinista esperto che richiede affidabilità e leggerezza abbinata all'alta tecnologia dei materiali utilizzati. Ottimo per alpinismo in quota fino ai 6.000 mt. e per le cascate di ghiaccio. La ghetta incorporata evita l'entrata della neve senza dover aggiungere una ghetta esterna. La banda posteriore riflettente permette di essere ben visibili al buio dai compagni di cordata o in fase di ricerca in caso di necessità. Non adatti per lunghi trekking su roccia, anche se in alta quota, in quanto la rigidità della suola non permette la giusta torsione in fase di rullata. In giornate calde durante gli avvicinamenti al ghiacciaio, possiamo decidere di aprire la cerniera della ghetta fissando solo il bottone automatico superiore, per aumentare la ventilazione. Dopo ogni utilizzo è consigliabile togliere le solette per asciugarle, evitando di avvicinare troppo gli scarponi alle stufe o ai camini dei rifugi per non rischiare di danneggiare il tessuto esterno e la membrana Outdry.

LEGGI TUTTO
Marca Scarpa
Ingrediente Vibram suole tecniche -
Modello:Phantom Tech
Attività:Alpinismo
Utilizzatore:

Esperto

 

Professionista

 
Anno:2016
Prezzo:629 €
Tecnologie
Il logo Vibram

Dice l'azienda

SCARPA® PHANTOM TECH Il modello PHANTOM TECH è lo scarpone per l’alpinismo in quota, per le escursioni su ghiacciaio e l’arrampicata su cascate. Rappresenta la migliore soluzione in termini di leggerezza e performance, ed è costruito con una ghetta KCN-Tech Fabric + S-Tech Fabric + membrana Outdry® traspirante e protettiva. L’innovativa chiusura a buccia d’arancia realizzata con cerniera Flexseal® Waterproof zip evita impedimenti nel movimento di rullata del piede, mentre la tomaia in mycro-tech Water resistant e Primaloft garantisce perfetto isolamento termico. TPU rand attorno a tutto il perimetro della calzatura per maggior protezione, intersuola in Carbon Fiber per rigidità torsionale nelle fasi di progressione verticale e suola 0 Gravity by Vibram® con intersuola in V-Lite per il massimo della leggerezza e isolamento termico. Tomaia: Breathable Fabric + Win Therm + mycro-tech Water Resistant Ghetta: KCN-Tech Fabric + S - Tech Fabric+ Outdry® membrane Insole: Carbon Fiber Suola: 0 Gravity by Vibram® Taglie: 38/48 (comprese mezze taglie) Peso: 830 grammi Prezzo al pubblico: euro 629

Testato a:
Ghiacciai della Val Senales, un paradiso di neve a 3200 metri, per campioni, appassionati e amanti della natura

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