Gli alpinisti esperti che richiedono leggerezza e affidabilità per le progressioni in quota potranno trovare nello scarpone Phantom Tech di Scarpa il loro riferimento ottimale.
Testato da:
il 12/08/2016 a Ghiacciai della Val Senales, un paradiso di neve a 3200 metri, per campioni, appassionati e amanti della natura
Allacciatura | Classica a laccetti con tiracavi in plastica |
Imbottitura | Primaloft |
Intersuola | Intersuola in V-Lite e Carbon Fiber |
Misure testata | 42 |
Misure disponibili | 38-48 comprese mezze taglie |
Peso (gr) | 830 grammi |
Sistema di chiusura/leve | Ghetta esterna con cerniera YKK Flexseal Waterproof zip |
Suola | Gravity by Vibram |
Tomaia | Breathable Fabric + Win Therm + mycro-tech Water Resistant |
Tecnologie | Membrana Outdry |
Ho testato il modello Phantom Tech di Scarpa durante la traversata dei Lyskamm, sul gruppo del Rosa. Nella prima giornata di avvicinamento ho tenuto indossati gli scarponi a partire dal parcheggio degli impianti di Gressoney fino al rifugio Gnifetti a quota 3.650. Il giorno successivo la partenza dal rifugio è stata alle 4 del mattino per raggingere la vetta a 4.500 mt. Ideale la giornata di sole con poco vento e range di temperature da -5° a +20°. La discesa è stata altrettanto lunga e impegnativa: prima su parete molto ripida disarrampicando con ramponi e piccozza, poi su ghiacciaio in pianura fino al rifugio Quintino Sella da cui partiva un lungo sentiero attrezzato su sassi in granito affilato, per arrivare infine agli impianti e alla macchina. La temperatura in salita è stata fredda al punto giusto, perfetta per non sudare. Lo scarpone ha svolto egregiamente il suo compito, sia in termini di mantenimento del calore che di traspirabilità, anche durante lo sforzo intenso e prolungato. In discesa ho risentito del calore sia a causa della bassa quota che per l'orario caldo del pomeriggio. La membrana Outdry ha funzionato alla perfezione, soprattutto in termini di traspirabilità, l'imbottitura in Primaloft ha conferito un'ottima sensazione di termicità, soprattutto ad alta quota. Il piede è rimasto al caldo senza soffrire dell'umidità prodotta al suo interno per lo sforzo fisico importante. Durante il serraggio dei laccetti mi si è rotto il tiracavi in plastica: nell'atto di tirare, l'asola blu mi è rimasta in mano dovendo fare a meno di serrare prima la parte inferiore. I laccetti tengo poco, sono troppo sottili e scorrono allentandosi con l'uso nonostante siano compressi all'interno della ghetta chiusa. Inizialmente, in salita, ho avvertito un leggero fastidio al tendine sul collo del piede a causa della pressione durante il passo: dopo un paio d'ore il fastidio è sparito. Questo fattore non è dovuto alla cerniera, dato che gira perfettamente intorno al collo del piede, ma probabilmente al fatto che gli scarponi dovevano ancora allentarsi subire un normale adattamento. Dopo 12 ore di attività intensa il tallone è diventato sensibile al leggero sfregamento, soprattutto in discesa su roccia. Essendo scarpe nuove e mai usate prima è probabile che la sensibilità ne risenta, in attesa di un adattamento normale che avviene con l'uso. I ramponi utilizzati erano i Grivel 12, larghi soprattutto in punta in quanto lo scapone, in quel tratto, è leggermente affilato e poco rotondo. Ottima la performance della ghetta in quanto a mantenimento del calore e tenuta alla neve. Ottima l'ammortizzazione dell'intersuola e la tenuta su roccia della suola in Vibram. Nel complesso un bellissimo scarpone, affidabile, leggero e performante, anche se confesso che all'arrivo al parcheggio avevo una gran voglia di toglierlo. Le calze erano evidentemente sudate a causa dell'alta temperatura al ritorno ma non avvertivo fastidi sotto questo aspetto.
Il Phantom Tech di Scarpa è sicuramente dedicato all'alpinista esperto che richiede affidabilità e leggerezza abbinata all'alta tecnologia dei materiali utilizzati. Ottimo per alpinismo in quota fino ai 6.000 mt. e per le cascate di ghiaccio. La ghetta incorporata evita l'entrata della neve senza dover aggiungere una ghetta esterna. La banda posteriore riflettente permette di essere ben visibili al buio dai compagni di cordata o in fase di ricerca in caso di necessità. Non adatti per lunghi trekking su roccia, anche se in alta quota, in quanto la rigidità della suola non permette la giusta torsione in fase di rullata. In giornate calde durante gli avvicinamenti al ghiacciaio, possiamo decidere di aprire la cerniera della ghetta fissando solo il bottone automatico superiore, per aumentare la ventilazione. Dopo ogni utilizzo è consigliabile togliere le solette per asciugarle, evitando di avvicinare troppo gli scarponi alle stufe o ai camini dei rifugi per non rischiare di danneggiare il tessuto esterno e la membrana Outdry.
Marca | Scarpa |
Ingrediente | Vibram suole tecniche - |
Modello: | Phantom Tech |
Attività: | Alpinismo |
Utilizzatore: | Esperto Professionista |
Anno: | 2016 |
Prezzo: | 629 € |
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