La bella stagione è alle porte e con l’arrivo della primavera e del clima mite sempre più appassionati di due ruote sognano di organizzare o partecipare (in un futuro non troppo lontano) a escursioni, tour, avventure e competizioni in bicicletta.
Complici il desiderio di organizzare le vacanze, la sempre maggiore presenza sul mercato di prodotti tecnici e specifici, la crescita di organizzazioni e associazioni che promuovono la scoperta del territorio con mezzi ecosostenibili, la cultura del rispetto dell’ambiente che pian pianino si sta diffondendo, l’impiego di risorse da parte delle Istituzioni in progetti di ciclomobilità hanno contribuito alla sempre più crescente popolarità del bikepacking e all’avvicinamento di ciclisti, biker o curiosi all’idea di viaggiare in bicicletta e di fare cicloturismo.
Facendo una piccola premessa possiamo affermare che la sostanziale differenza tecnica tra il cicloturismo e il bikepacking, anche se molto spesso queste parole vengono utilizzate come fossero sinonime, soprattutto nel linguaggio comune, sta nell’utilizzo nel primo caso di borse da viaggio da posizionare su portapacchi anteriori e posteriori, preferibilmente su bici specifiche da cicloturismo, mentre nel secondo caso verranno posizionate direttamente sul telaio della bici. Specifiche borse da bikepacking, quindi, possono essere utilizzate su MTB o bici da corsa che prima non si prestavano al “carico” di borse da viaggio, per ragioni oggettive di costruzione del telaio.
L’utilizzo di borse da bikepacking risulta oggi la scelta vincente e più comoda per i viaggi in bicicletta e per partecipare alle competizioni, chiamate trail o MTB adventure, che si stanno diffondendo sempre di più e di cui parleremo in maniera più approfondita nei prossimi articoli. Infatti, l’utilizzo di borse da “telaio” consente di essere più leggeri, di avere una bicicletta più maneggevole, di intraprendere qualsiasi percorso, compresi quelli tortuosi di montagna, portando con sé, eventualmente, tutto il necessario per viaggiare e pernottare in autosufficienza.
Strada facendo approfondiremo tutti gli aspetti che vi permetteranno di viaggiare in comodità e sicurezza, partendo dalla scelta delle borse da bikepacking più adatte alle vostre esigenze, in base anche alle tipologie offerte dal mercato.

Borse da manubrio
Le borse da manubrio, come dice la parola stessa, vengono fissate tramite specifici ganci o velcro al manubrio della bicicletta, rimanendo, però, ben distanziate dalla piega, per garantire il passaggio dei cavi freno e cambio e per non ostacolare il movimento dello sterzo. Hanno forma generalmente cilindrica e allungata, per non toccare la ruota anteriore, e possono avere una capienza variabile che può arrivare anche a 18/20 litri.

Borse da bikepacking da telaio
La borsa da telaio viene posizionata all’interno del triangolo anteriore della bicicletta e può occuparne totalmente o parzialmente l’area. Possono essere utilizzate anche con biciclette biammortizzate e in presenza di borracce e porta borracce, e per la grande varietà di geometrie delle bici è importante valutare con attenzione le dimensioni di tali borse, tenendo conto del fatto che esistono numerosi aziende che, oltre a quelle standard, ne producono di personalizzate.

Borse da bikepacking sottosella
Le borse sottosella, chiamate anche seat bag, possono essere di dimensioni variabili e andare dai pochi litri fino ai circa 20. Vengono ancorate al reggisella e ai binari della sella tramite appositi ganci o velcro. La sola scelta di questa tipologia di borsa può essere quella vincente per brevi viaggi o competizioni veloci.

Borselli da tubo orizzontale
I borselli da tubo orizzontale sono fondamentalmente di due tipi: da posizionare tra serie sterzo e telaio e anteriormente tra reggisella e tubo orizzontale. Sono borse piccole e pratiche, adatte per oggetti come tool, smartphone, gps, documenti, barrette e chiavi. Sono spesso dotati di comode retine.
