Eccoci giunti alla quarta puntata di questa guida sul bikepacking e sulle borse da bici. Guida che contiene consigli e suggerimenti per poter affrontare in tranquillità e in sicurezza viaggi e avventure in bicicletta, nella modalità bikepacking. Il focus di oggi sarà sulla bicicletta. Per capire come allestire e scegliere il setup migliore del proprio mezzo ci faremo aiutare da Davide Ferrigno, tester e appassionato di MTB.
Facciamo un piccolo passo indietro, per non perdere le fila del discorso e per chiarire eventuali dubbi rimasti. Abbiamo parlato, in questo articolo, di cosa sono le borse da bikepacking e cosa si intende per tale modalità di viaggio; nel secondo appuntamento abbiamo spiegato come scegliere le borse da bici giuste e quali criteri è consigliabile valutare, prima di procedere all’acquisto; infine abbiamo approfondito le caratteristiche tecniche delle borse da bici alle quali non si può rinunciare, ricordando sempre che non esistono regole rigide e fondamentale è capire e conoscere le proprie esigenze di viaggiatori.
Entriamo ora nel cuore dell’argomento e chiediamo a Davide di parlarci di come allestire la propria bicicletta prima di partire in bici e leggiamo quali accorgimenti propone.
Prima di tutto: documentarsi
“La parola d’ordine prima di partire per un’avventura in bici è: documentarsi. Documentarsi sul territorio, sulla tipologia di percorsi che si andranno ad affrontare, sul fondo, sul tipo di terreno, sulle temperature, sulle precipitazioni. Prima di pensare all’equipaggiamento, alla bicicletta, alle borse da bici è opportuno essere ben informati e non trascurare l’organizzazione del viaggio”.
Secondo punto: la bici giusta
“Dopo essersi opportunamente documentati sulla tipologia di percorsi e sentieri che si andranno ad affrontare e sul territorio che si andrà ad attraversare si possono tirare un po’ le somme e capire così che tipo di bici utilizzare e come settarla. Dato che un viaggio in bici presuppone molte ore di pedalata al giorno, centinaia di chilometri da affrontare, migliaia di metri di dislivello positivo da scalare bisognerà trovare il giusto compromesso tra comfort e pedalabilità. Per questo tipo di esperienze possono andare bene diverse tipologie di bici, dalle bici gravel alle mountain bike biammortizzate, ma con escursione non troppo generosa. Da citare anche le fat bike e le 27,5″/29″ plus poichè la sezione importante dei pneumatici permette di avere un comfort particolare e consente, anche in assenza di sospensioni, di affrontare terreni particolarmente difficili, grazie all’ottimo grip offerto dai “gommoni”. Ovviamente, dato che quello di fare un viaggio in bici può essere un desiderio, un sogno, un obiettivo nella vita di un appassionato che già pedala con la propria bike, generalmente si tende ad adattare il proprio mezzo alle caratteristiche del viaggio che si affronterà, piuttosto che acquistarne uno ad hoc. Il bikepacking è una “modalità di viaggio” che ben si presta a diverse tipologie di bici, e quindi, quella di scegliere borse da montare direttamente sul telaio, può essere la scelta vincente. Io sto pensando di partecipare all’Apulia Trail, a fine maggio in Puglia, che prevede un percorso di circa 560 km per 7000 m di dislivello positivo. Dormirò in strutture ricettive e ho l’obiettivo di chiudere il trail in tre giorni. Per l’occasione sto allestendo la mia MTB front da XC, 29″. Le borse utilizzate saranno Miss Grape da bikepacking e la scelta è andata su una borsa posteriore sottosella da circa 20 litri idrorepellente, una borsa da manubrio a tenuta stagna da circa 4,5 litri, e due borselli da attacco manubrio per acqua supplementare e accessori.”
Terzo punto: il carico
“Facciamo un esempio: immaginando di dover affrontare un trail durante la stagione estiva e non in completa autonomia, come quello al quale parteciperò io a fine maggio, si potrà pensare di ridurre al minimo l’equipaggiamento poichè non ci sarà la necessità di portarsi troppi indumenti. Senza carichi eccessivi si riuscirà a sfruttare la bicicletta quasi al massimo delle sue potenzialità.”
Quarto punto: setup della bici
“Partiamo dalle gomme. Per viaggi lunghi e su fondo misto, è da preferire la scorrevolezza e magari, per acquisire un po’ di comfort in più, si potrà optare su pneumatici con sezione un po’ più generosa. Con copertoni dal volume maggiore si potrà mantenere una pressione un po’ più bassa, tenendo comunque presente che dato il carico bisognerà gonfiarli maggiormente rispetto al solito. Consiglio inoltre, l’utilizzo di coperture tubeless con aggiunta di liquido sigillante al loro interno.
Passiamo alle sospensioni. Dopo aver fatto una prova di carico della bici andrà reimpostato l’affondamento delle sospensioni (sag), aggiungendo quindi aria. Se il viaggio sarà lungo, soprattutto per chi usa una MTB biammortizzata, consiglio di portare con sé una pompetta da sospensioni.
Andiamo ora nella zona manubrio. La borsa anteriore dovrà essere installata avendo cura di intralciare il meno possibile il normale passaggio di cavi e guaine. Le fibbie di fissaggio delle borse sul manubrio dovranno comunque consentire un agevole posizionamento del dispositivo gps e di eventuali fari/batterie. A borsa montata bisogna verificare che durante la compressione della forcella la borsa non sfreghi contro la ruota anteriore in caso di fondo corsa.
Consiglio di preservare il telaio della bici dall’eventuale sfregamento con borse o nastri tramite l’utilizzo di pellicola protettiva. Tra l’altro, a volte, risulta impossibile distanziare a sufficienza le borse da bici dal telaio già in fase di montaggio quindi questo accorgimento diventa necessario. Per non avere intralci durante la guida bisogna assicurarsi che le borse siano saldamente fissate al telaio.
Una buona parte del comfort del nostro viaggio sarà dato dai due punti di appoggio garantiti da sella e manopole: è opportuno montare infatti sella e manopole a noi famigliari e la scelta non deve affatto essere casuale o improvvisata ma derivata da mesi di utilizzo.
Anche per ciò che riguarda la trasmissione sarà opportuno non stravolgere le proprie abitudini. Tenendo conto che durante un viaggio la velocità media non sarà al primo posto delle priorità e tenendo conto del carico supplementare, consiglio di valutare con attenzione il tipo di trasmissione che si utilizza. Nel mio caso, basandoci sull’esempio del trail che andrò ad affrontare, poichè sulla mia MTB hardtail utilizzo di solito una trasmissione 1x11v con corona singola anteriore da 34 denti, ho scelto di montare una corona con due denti in meno, passando così alla 32.”
Concludendo…
“Prima di partire per un trail o un viaggio è fondamentale fare un test della bici completamente equipaggiata così come lo sarà durante la nostra avventura. Un’uscita in bici medio/lunga su un percorso conosciuto è un’ottima prova per capire se tutto resta al suo posto e funziona. Buon viaggio.”