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Bike adventure: cosa sono e come sono organizzati?

Scopriamo insieme ad Amos Cardia il mondo dei Trail e dei Divide in Italia

Alice Dell'Omo Scritto il
da Alice Dell'Omo

Sulla Giara di Gesturi nella zona della Marmilla. Ph Mirko Boni Alla scoperta della Marmilla in MTB. Ph Mirko Boni Bike adventure MyLand in Sardegna. Ph Giorgio Spiga Bike adventure MyLand, alla scoperta della Marmilla. Ph Mirko Boni

Eccoci al sesto appuntamento del nostro viaggio nel mondo del bikepacking. Lasciamo per oggi da parte l’equipaggiamento, le borse e l’organizzazione e parliamo di eventi. Abbiamo più volte accennato ai bike adventure, ai Trail e ai Divide. Ma cosa sono? Quali caratteristiche li contraddistinguono? Chi può parteciparvi? Scopriamolo insieme ad Amos Cardia, fondatore del Sardinia Biking, organizzatore del MyLand e del Sardinia Divide e grande appassionato.

Amos, si sente sempre più parlare di Trail e di Divide. Cosa sono e come sono organizzati?

“Non c’è una codifica per spiegare cosa sono i Trail e i Divide, non essendo esse manifestazioni gestite da un’istituzione o da una federazione. Gli organizzatori dei vari e singoli eventi che sono nati sul territorio, li propongono a loro modo e oggi, dopo anni di progetti, è difficile dare un’indicazione univoca. In linea generale, Trail è il termine onnicomprensivo mentre i Divide sono un particolare tipo di Trail. Il Trail è un percorso che si sviluppa su strade secondarie non asfaltate e fuori dai percorsi urbani, con una componente di avventura e una lunghezza significativa, in territori in cui non ci sono tanti riferimenti dal punto di vista ricettivo e dell’assistenza. Poi, chiaramente, per ragioni pratiche molte volte capita che la componente di asfalto sia alta, perchè oggi è sempre più difficile trovare strade bianche. I puristi dei bike adventure direbbero comunque che non deve esserci più del 20% di asfalto. Il Divide è un Trail che, come dice la parola stessa, percorre la divisione di un territorio. Il Sardinia Divide, per esempio, divide la Sardegna da una costa all’altra. In senso stretto, il Divide dovrebbe percorrere una linea divisoria naturale, ovvero una linea di crinale, che divide i due versanti, nord e sud per esempio. Questa è un’immagine ideale e molto romantica ma in realtà non è così frequente trovare territori con questa morfologia sul quale costruire il Divide “perfetto”. Altra componente importante è quella dell’avventura. In cosa si concretizzano Trail e Divide? Si tratta di attività di cicloturismo poco o per niente assistite. Non c’è il trasporto dei bagagli, da parte dell’organizzazione dell’evento, per i partecipanti, che invece dovranno trasportarlo sulla bici stessa riducendolo al minimo. Si può dormire in struttura e quindi al chiuso oppure direttamente all’addiaccio o in tenda.”
Bike adventure MyLand. Ph Mirko Boni
Bike adventure MyLand. Ph Mirko Boni

Quando è nata questa tipologia di competizione e quali sono le caratteristiche?

“Se parliamo di “competizione” occorre fare una precisazione: alcuni Trail sono davvero delle gare, altri non lo sono per niente. In realtà, negli ultimi anni, sempre meno bike adventure sono competizioni vere e proprie, con una classifica, un podio, premi, ecc., poichè ha preso il sopravvento l’idea di Trail inteso come viaggio, come attività di scoperta del territorio. Come funziona allora? Gli organizzatori generalmente redigono un elenco in ordine di arrivo, però tutto finisce lì: non vengono premiati i più veloci. Un’altra modalità di organizzazione è quella di dare un tempo massimo con un attestato di “finisher”, che verrà però dato a tutti purché il Trail venga concluso. In Italia attualmente la tendenza più diffusa è quella di non dare limiti. Questo è possibile quando l’organizzatore non garantisce alcun servizio. Il caso di MyLand è diverso, poichè viene assicurata assistenza e quindi, per ragioni logistiche, dobbiamo dare una tempistica limite. L’evento che in Italia ha avuto successo e ha aperto la strada per primo agli altri è il Tuscany Trail, nato nel 2014. Ciò che ha fornito l’ispirazione è l’americano Tour Divide.”
Prima di partire per un viaggio in bici rifare il sag delle sospensioni. Borse Miss Grape, Ph Davide Ferrigno
Prima di partire per un viaggio in bici rifare il sag delle sospensioni. Borse Miss Grape, Ph Davide Ferrigno

Quali sono le caratteristiche dei Trail italiani e quali sono le tendenze?

“I Trail sono percorsi che si sviluppano in territori selvaggi, con un’assistenza per i viaggiatori ridotta al minimo e un’attenuazione dello spirito agonistico. Spesso vengono forniti solo la traccia gps e i way point. Una regola condivisa è quella di non dare premi ai più veloci. Consiglio ai partecipanti dei vari Trail di mettersi sempre in discussione. Importante è la capacità di sperimentare, di correggere, di aggiornarsi: non ci si deve fissare con soluzioni preconfezionate, magari influenzate dal mercato, dalla pubblicità e dall’esperienza di altri. Fare un Trail è un’avventura che si vive in modo molto personale e ciò che funziona per me non deve per forza funzionare per tutti. Per molti, infatti, il secondo bike adventure, rispetto al primo, risulta più gratificante.”
Bici in perfetto stile bikepacking. Borse Rusjan
Bici in perfetto stile bikepacking. Borse Rusjan
“Stiamo assistendo alla nascita di un movimento anche inverso. Una via di mezzo tra Trail di MTB pura e la bici da strada: è il fenomeno gravel, che ondeggia tra il desiderio di scoprire il territorio e lo spirito agonistico.”
Nel prossimo appuntamento parleremo di quali Bike Adventure sono presenti sul territorio italiano, dalla Liguria alla Puglia, dalla Sardegna al Veneto.

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