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Esiste uno scarpone ecosostenibile per lo sci alpinismo? La risposta è si

Tiziano Giordano, CSR & Sustainability Manager di SCARPA, ci ha illustrato come il Maestrale Re-Made possa essere considerato un vero e proprio scarpone che rispetta l'ambiente

Daria Bondavalli e outdoortest Scritto il
da Daria Bondavalli

Ormai da lungo tempo la necessità, da parte del mercato dell’outdoor, di produrre attrezzature che abbiano un impatto sull’ambiente minimo è diventata la priorità.

SCARPA, azienda leader nel settore della produzione di calzature da montagna per ogni tipo di attività outdoor, ha messo in atto una serie di strategie, politiche e comportamenti aziendali di produzione che rappresentano un modello dove l’innovazione, la performance e l’ecosostenibilità vanno di paripasso.

Lo scarpone da sci alpinismo Maestrale Re-Made ne è la completa espressione; la creazione e produzione di questo innovativo scarpone sono inserite in una cornice più ampia di lavoro le cui parole chiave sono: “Green Manifesto e il Progetto Life”.

Tiziano Giordano, CSR & Sustainability Manager di SCARPA, ce le ha illustrate.

 

Maestrale
Tiziano Giordano CSR & Sustainability Manager di SCARPA

 

Come è nata l’idea di un Maestrale in versione + sostenibile?

E’ da quando abbiamo iniziato a raccogliere e catalogare tutti gli scarti di produzione della fase di stampaggio che pensavamo a come poter recuperare questo materiale. Non volevamo proprio smaltire questo materiale in modo “generico” perché abbiamo sempre avuto l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale, ancora in tempi in cui la sostenibilità non era un tema importante, come è merso negli ultimi anni.

Poi soprattutto grazie al fatto che controlliamo direttamente ogni fase della progettazione e sviluppo fino alla produzione, con le esperienze acquisite negli anni siamo riusciti a sviluppare internamente un processo di rigenerazione del materiale per la produzione di uno scarpone da sci alpinismo.

Maestrale
Maestrale Re-Made

 

Come si è arrivati al materiale Re-Made by SCARPA?

Tutti gli scarti di produzione selezionati per questo progetto, sono in prima fase “rimacinati” in modo da raggiungere dimensioni minime, quasi tipo coriandoli. Successivamente sono sottoposti ad un processo di omogeneizzazione in modo da rendere questo materiale idoneo per la produzione sulle macchine ad iniezione, alla pari degli altri materiali plastici comunemente in uso per la produzione degli scarponi da sci alpinismo, come ad esempio il Pebax Rnew o il Grilamid.

 

Maestrale
Maestrale Re- Made plastica

 

Le caratteristiche fisiche e tecniche del nuovo materiale riproducono quelle tipiche della precedente versione?

Sì, ed era questo l’obiettivo che ci eravamo imposti di raggiungere con questo progetto. Poter ri-generare un materiale plastico da scarti di produzione che avesse caratteristiche simili a quello normalmente utilizzato. Non è scontato per questo tipo di utilizzo. Abbiamo effettuato numerosi test prima di poter individuare e confermare la ricetta intesa come mix di scarti utilizzati per creare il Re-Made by Scarpa.

Quali sono i limiti?

La colorazione. Purtroppo non potevamo pensare ad uno scarpone con colori diversi da quanto abbiamo realizzato. Anche se questa versione grigio-nero cangiante non è poi così male!

A quale sci alpinista si rivolge il nuovo prodotto?

Il target d’uso è lo stesso del nostro classico Maestrale quindi ideale per gli sci alpinisti di tutti i livelli, perfetto per sciare, su ogni tipo di percorso, affidabile sia in fase di salita che di discesa.

Il piacere di sciare è assicurato dal comfort immediato della scarpetta thermoformabile Intuition. Ovviamente ci rivolgiamo però ad uno sciatore consapevole, attento agli acquisti che fa e sensibile all’ambiente.

È un progetto pilota per l’intera produzione, o solo un fiore all’occhiello?

Questo progetto è solo l’inizio di un percorso del Green Lab di SCARPA che svilupperemo nei prossimi anni.

 

Maestrale
Maestrale Re-Made

 

Cos’è il Green Manifesto?

Il Green Manifesto è un impegno programmatico che enuncia i principi sostenibili dell’azienda e li concretizza in nuove iniziative, finalizzate ad allineare l’attività di SCARPA ai migliori standard internazionali.

Oltre a sintetizzare i valori di SCARPA, il “Green Manifesto” vuole rappresentare anche una dichiarazione di intenti per il futuro, uno standard a cui l’azienda desidera attenersi ed essere responsabile di fronte al mondo.

All’interno di questa cornice, SCARPA ha sviluppato negli anni iniziative dedicate alle persone, al risparmio energetico, ma anche allo sviluppo di prodotti con un minore impatto ambientale. Tra questi, per citarne alcuni, il recente Maestrale Re-Made o la linea di prodotti Planet.

Cos’è il progetto Life?

Il programma LIFE è attivo dal 1992, è un programma dell’Unione Europea dedicato all’ambiente. Uno strumento di cofinanziamento di progetti di valore e alta rilevanza comunitaria ed è diviso in quattro sottoprogrammi:

  • Natura e biodiversità
  • Transizione energetica pulita
  • Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici
  • Economia circolare e qualità della vita

All’interno di quest’ultimo sottoprogramma è stato cofinanziato il progetto LIFE RE-SHOES.

 

SCARPA e scarpe
SCARPA LIFE Re-Shoes

 

Quali problematiche principali sono state affrontate nel progettare questa esperienza di economia circolare?

L’ambizione di realizzare un progetto di economia circolare fa parte di un percorso iniziato nel 2019, fortemente voluto dalla direzione aziendale. Abbiamo analizzato l’intero ciclo di vita dei nostri prodotti iconici, in questo caso specifico la Mojito, e da qui sono partite una serie di nuove iniziative in chiave sostenibile quali Mojito Bio e Mojito Planet.

Realizzare una calzatura con materie prime seconde ottenute dal fine vita di una nostra calzatura non è stato per nulla scontato. Riunire più partner della nostra filiera sullo stesso obiettivo ha reso possibile disegnare un progetto concreto e di valore approvato dal programma LIFE che è estremamente selettivo e finanzia meno del 10% dei progetti presentati.

 

SCARPA re-shoes
SCARPA re-shoes -calzatura Mojito

 

In che misura le “materie prime seconde” ottenute hanno le stesse caratteristiche delle originali?

Il nostro obiettivo è quello di ottenere dalla Mojito a fine vita e, in misura minore, da scarti di produzione delle materie prime per realizzare una calzatura almeno della stessa categoria, qualità e performance di quelle attualmente in commercio.

Questa è stata la sfida principale del processo che abbiamo sviluppato con i partner tecnici del progetto. Non necessariamente la materia prima seconda avrà le stesse caratteristiche e composizione delle materie prime in origine ma la calzatura finale avrà tutte le performance di sicurezza, comfort e durata di quelle attuali.

Che ruolo hanno i negozianti nel processo?

I negozianti avranno un ruolo fondamentale nel take back e contiamo di ritirare 15.000 paia di Mojito a fine vita entro il 2023. Un quantitativo importante per il quale sarà necessario il contributo attivo dei negozianti per poterlo realizzare.

Che comunicazione sarà fatta al pubblico per sensibilizzarlo e renderlo collaborativo?

Il progetto sarà comunicato al consumatore finale attraverso una campagna volta ad incentivare la consegna delle scarpe usate presso punti vendita selezionati. La campagna verrà lanciata sia sui canali tradizionale che digital, e probabilmente anche attraverso eventi dedicati sul territorio.

Si può ipotizzare un allargamento in futuro a calzature di altri marchi e modelli?

Sì, fa parte degli scopi del progetto quello di condividere e replicare i risultati ottenuti su una scala più ampia possibile.

Per maggiori informazioni sullo scarpone MAESTRALE Re- Made cliccare qui

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