Lunedì 26 maggio 2014 è una data che tutti gli sportivi appassionati e assetati di sport non potranno dimenticare. Il compleanno di EUROSPORT Italia. 25 anni di trasmissioni, di dirette, di commenti, di approfondimenti e, soprattutto, di vera passione e dedizione. La caratteristica dell'emittente è cristallina e nota a tutti: stare sul pezzo, commentare in modo incisivo, esporre contenuti veri, dimostrare un vero contatto con i protagonisti di ciascuna disciplina. Una bella sfida, difficile e onerosa, che però è stata accettata fin dall'inizio e sempre sostenuta con caparbietà fino ad affermare un carattere distintivo unico, che nessun'altra Tv può vantare, quello della verità.
La mia storia di commentatore tecnico dello sci alpino in Eurosport inizia nel 2001, grazie a Dario Puppo, nota voce dello sci di fondo e di tanti altri sport. Iniziava a commentare lo sci alpino e aveva bisogno di una spalla tecnica e mi chiese di provare. Ero molto curioso della proposta, ma anche timoroso di non saper come fare. Un conto è parlare di tecnica agonistica con i colleghi allenatori, i maestri di sci o gli allievi. Un altro rivolgersi con i ritmi giusti e le parole adatte e "in diretta" a migliaia di telespettatori di ogni tipologia, interesse, grado di conoscenza della disciplina. E' andata bene, tant’è che dopo 13 anni, tre traslochi (via Deruta, via Tazzoli, Foro Bonaparte, Corso Sempione) e centinaia di ore di trasmissione tra Coppa del Mondo, Mondiali e Olimpiadi, sono ancora qua, appassionato più che mai.
Eurosport trasmette una grande quantità di sport diversi, molti di vera nicchia, ma il riguardo e l'attenzione che riserva agli sport invernali è davvero unico. In un paese con il nostro, dove il calcio non solo è considerato come primo sport (talvolta unico) ma più una religione, gli appassionati di neve hanno un solo riferimento, un solo approdo credibile e affidabile a cui rivolgersi: Eurosport. Tra sci alpino maschile e femminile, sci di fondo, biathlon, salto, combinata nordica, snowboard, freestyle, il monte ore "bianco" dell'emittente è imponente. Le domeniche d'inverno iniziano alle 8 di mattina con il primo appuntamento e terminano a notte con le repliche, fino a saziare anche l'appassionato più famelico.
A marzo la stagione invernale finisce e ogni volta, per chi come me segue in via esclusiva gli sport della neve, c'è un po' di tristezza nell'abbandonare la postazione di commento. Ma subito si pensa alla nuova stagione, che parte a ottobre, con le vicende dei singoli atleti (new entry, ritiri), dei marchi costruttori (acquisizioni, defezioni), della Federazione (l'ineffabile FIS, sempre pronta a scelte discutibili). Insomma, il "Circo Bianco" in tutto il suo splendore che, nel periodo di attività, non è secondo a nessuno in termini di audience.
Per chiudere, ne approfitto per ringraziare sinceramente Eurosport e tutto il suo staff, per avermi dato la possibilità di raccontare i contenuti più profondi del mio sport preferito, lo sci alpino, consentendomi inoltre un aggiornamento tecnico costante, grazie al contatto con gli atleti e i tecnici e l'osservazione attenta di tutte le gare in programma. Grazie a Dario, senza di lui non sarei qui, a Carlo Gobbo, maestro di telecronache, per le quattro belle stagioni passate insieme, a Luca Gregorio, attuale partner, per la sintonia subito innescata. A Stefano Benzi, direttore, un ringraziamento particolare per la costante, sebbene non invasiva, attenzione e la fiducia riposta.
