Melissa Tengattini ha due bimbi, Giorgia tre anni e Alessandro sei anni e si definisce come la mamma che ama l’outdoor e la natura. A trentacinque anni è Guida Ambientale Escursionistica, insegnate di danza, insegnate di nuoto per disabili e, oltre a cercare di essere sempre sui sentieri con i suoi bambini e quelli degli altri, pratica lo sci alpinismo.
Outdoortest ha scelto lei per raccontarvi cosa significa quando l’outdoor diventa uno stile di vita per crescere i bambini a contatto con la natura dove anche l’adulto ne può trarre beneficio.
Solo tre anni fa Melissa aveva un lavoro da dipendente, poi è arrivato il periodo del lockdown e Melissa si è posta questa domanda “Come posso portare i miei bimbi al lavoro con me facendo una cosa che da sempre ho amato?”
La risposta è arrivata velocemente: “Divento Guida Ambientale Escursionistica specializzata in escursioni per bambini e famiglie”. E così ha fatto.
Melissa è fermamente convinta che è possibile portare i bambini in escursione in qualsiasi stagione, anche con il meteo non del tutto perfetto, ovviamente tutto organizzato in sicurezza e su percorsi studiati per bambini e famiglie.
Mentre la ascoltiamo ci racconta di questa escursione fatta in uno dei numerosissimi percorsi spettacolari di Livigno, dove le mamme e i bambini, attrezzati adeguatamente, hanno camminato sotto momenti di pioggia per poi arrivare in cima e dire “Abbiamo camminato sopra alle nuvole“.
Melissa: “Quando cammini in tutte le stagioni, lo stesso percorso, è un mondo che cambia continuamente, che mostra il ciclo delle stagioni, il profumo della terra cambia, il mondo vegetale svela segreti nuovi e diversi e i bambini vivono questa magia relazionandosi direttamente con questa realtà…molto diversa da quella di città“. “Quando lungo il percorso organizzi attività ludico-educative i bambini iniziano a porsi e porre delle domande e poi una domanda tira l’atra e si trasformano in instancabili ricercatori“.
Ora, però, passiamo direttamente ai consigli di Melissa per le mamme e famiglie che vogliono iniziare a sperimentarsi nell’outdoor invernale:
CONSIGLI PER UN INVERNO SERENO DA PASSARE CON I PROPRI FIGLI IN MONTAGNA
Andare in montagna con i propri figli in inverno?
Sembra una cosa da pazzi. Ma vi assicuro che con i giusti accorgimenti sarà tutto molto più semplice.
Una cosa sicura è questa, andare in montagna in inverno con i bambini richiede accortezze specifiche perché ci sono delle variabili che in estate non esistono, come, ad esempio l’aria pungente o il sentiero coperto da un po’ di neve.
Quindi quali sono le cose che tutti i genitori dovrebbero considerare per intraprendere una passeggiata in montagna con i propri bambini d’inverno?
COME LI VESTO
Sicuramente servirà un abbigliamento adeguato perché il clima è freddo e, in base a dove vi trovate, troverete anche la neve. Non fatevi prendere dal panico, perché basterà recarvi in un negozio specializzato e vi sapranno indicare tutto l’occorrente per tutti i gusti e per tutte le tasche. La prima regola fondamentale per me è questa: vestire il bambino/a in maniera comoda in modo da non ostacolare il movimento.
Io di solito i miei due bambini li vesto cosi:
- Intimo termico, se non lo avete basterà una canottiera di lana è un paio di ghette
- Calze pesanti, portarne sempre un paio di scorta in quanto capita molto spesso che i piedini dei vostri bambini si bagnino con la neve.
- Pile a collo alto
- Guanti da neve, anche in questo caso meglio averne un paio di scorta
- Dopo sci
- Berretta o fascia, in modo da avere la testa e le orecchie ben coperte
- Tuta da sci
IL FERDDO NON FA AMMALARE
Portare fuori il vostro bambino in inverno non è una cosa da pazzi anzi, per me non c’è cosa più bella di camminare sulla coltre di neve soffice quando nessuno l’ha calpestata, ai bambini sembrerà di essere degli astronauti appena sbarcati su un nuovo pianeta. Vi assicuro che non c’è cosa più rigenerante di una camminata invernale in montagna; i suoni sono tutti ovattati e il silenzio vi sembrerà quasi surreale.
Poi immaginate i vostri bambini a fare i primi passi sulla neve, a giocare alle battaglie di palle di neve, oppure a scivolare lungo un piccolo pedio innevato; non saranno felici, ma felicissimi sia di aver trascorso una giornata sulla neve ma soprattutto di averla trascorsa con la propria famiglia.
La vita all’aria aperta è un toccasana e l’inverno è una stagione tutta da vivere quindi, toglietevi dalla testa quegli stereotipi che dicono che il freddo fa ammalare. Stare all’aria aperta può solo che giovare alla salute dei vostri bambini.
L’inverno può essere vissuto appieno e i genitori non dovrebbero vietare ai propri figli di svolgere attività all’aria aperta, basta come ho già spiegato prima, avere un abbigliamento adeguato e la vostra giornata sarà perfetta.
COME VESTIRE IL PROPRIO BANBINO DURANTE UN’ESCURSIONE INVERNALE in fascia, marsupio o zaino porta bebè?
Premettiamo che c’è una differenza se il bambino viene portato in fascia o marsupio sotto alla giacca del portatore oppure in zaino porta bebè dove è, ovviamente, meno protetto.
Fondamentale è vestire i piccoli a strati, così da avere la possibilità di mettere o togliere a seconda dell’esigenza; inoltre ogni strato ha la propria funzione.
- STRATO DI BASE quello più a contatto con la pelle è molto importante, anche se spesso viene trascurato. Preferite tessuti caldi e traspiranti come la lana merino, lana e seta, caldo cotone o anche tessuti tecnici di buona qualità. Devono poter trattenere il calore mantenendo la pelle ben asciutta. Da evitare assolutamente il cotone che essendo una fibra idrofila, assorbe e trattiene l’ umidità, il sudore e asciuga lentamente.
- STRATO INTERMEDIO deve ben isolare e trattenere il calore quindi via libera a tute o completi in pile/ micro-pile che sostituisce egregiamente la lana, sono ottimi isolanti con buone proprietà termiche.
- STRATO ESTERNO è importante per aiutare a mantenere i piccoli corpi al sicuro dal vento, umidità e freddo. Piumini e giacche impermeabili e traspiranti sono l’ideale.
Se il bambino è portato in marsupio o fascia dentro al giaccone del portatore, allora non vestiteli eccessivamente. Possono andar bene anche solo i primi due strati sopra citati. Per il principio di omeostasi sarà il contatto con il vostro corpo a mantenere la giusta temperatura e meno strati ci sono meglio funzionerà la termoregolazione.
Prestate sempre attenzione ad alcune zone del corpo che risultano particolarmente sensibili al freddo. Testa e collo sono le prime parti da proteggere, lo stesso vale per mani e piedi che tendono a raffreddarsi facilmente.
CON QUALI PERCORSI E MEGLIO COMINCIARE? E SE INIZIANO A LAMENTARSI CHE FARE?
Se è la prima volta che vi approcciate a una camminata invernale in montagna, bisogna accertarsi prima che il sentiero sia alla portata di tutti, io consiglio sempre di cominciare su percorsi pianeggianti in quanto, con la neve, i tempi di percorrenza raddoppiano. E molto più faticoso camminare sulla neve! Quindi sarà un ottimo allenamento per tutta la famiglia.
Se avete bambini al di sotto dei tre anni vi consiglio di portare con voi uno zainetto ergonomico così il vostro bimbo starà bene al calduccio a contatto con il vostro corpo e voi avete le mani libere per occuparvi degli altri bambini!
Piano piano i vostri pargoli si abitueranno a percorrere percorsi brevi e poi gli si potranno proporre percorsi più complicati con un dislivello maggiore.
Una dei commenti più frequenti che fanno i genitori è questo: “I miei bambini non vogliono camminare e si lamentano spesso”. Io rispondo che è normale; se il bambino non viene stimolato a sperimentare qualcosa di nuovo per invogliarlo bisognerà porgli degli obbiettivi, ovviamente diversi per ogni fascia d’età.
Adesso vi svelerò dei piccoli trucchetti che sicuramente vi cambieranno il modo di vedere, e vivere, una camminata in montagna con i vostri figli. Vedrete che con i seguenti piccoli passaggi tutto sembrerà più semplice:
- Dividere il percorso in piccoli step
- A ogni step inserire un piccolo gioco
- Meta da raggiungere
La durata di un escursione non deve superare le 3 ore in quanto, come già spiegato prima, camminare sulla neve e molto faticoso.
Si uscirà nelle ore più calde della giornata che variano dalle 10:30 della mattina fino ad arrivare alle 14.00 del pomeriggio.
Bisogna dividere il percorso in step quindi ogni 20 minuti ci si fermerà per inserire un piccolo gioco in grado di stimolare a loro la fantasia e la voglia di andare avanti; ecco qui alcuni esempi molto semplici alla portata di tutti:
- Trovare 5 alberi piccolissimi
- Trovare 7 alberi altissimi
- Alberi sempre verdi e alberi completamente spogli
- Quanti uccellini riuscite a sentire o vedere?
PERCHE E’ MEGLIO AFFIDARSI A UNA GUIDA?
Io consiglio sempre di affidarsi a una guida ambientale escursionistica, figura professionale e formata come lo sono io, in particolare, specializzata in escursioni per bambini e famiglie. I motivi sono diversi: si cammina in sicurezza su un percorso adeguato facendo attività divertenti ed educative per i bambini.
Inoltre, visto che generalmente partecipano anche più famiglie, i bambini possono socializzare e conoscersi tra loro e gli adulti trascorrono una bella giornata con la possibilità di confrontarsi.
Le mie escursioni sono strutturate in questo modo:
- Richiesta e seguente verifica dell’attrezzatura/abbigliamento adeguati
- Si spiegano alcune regole fondamentali per vivere l’esperienza in sicurezza e tranquillità
- La durata del percorso e la difficoltà (facile per le famiglie )
- Il tema della escursione (ad esempio: pozioni magiche, aguzza la vista, caccia al tesoro ecc.)
- Breve descrizione delle attività ludico-educative ambientali che si svolgeranno durante il percorso, con eventuale distribuzione del materiale per svolgere le attività (sempre molto minimale e semplice da comprendere, ma molto divertente!)
Se vi ho incuriosito mi trovate a Livigno!
Per seguire Melissa e contattarla