Gianni Poncet, sindaco del comune di Sestriere, in provincia di Torino, località amata dagli appassionati di montagna per gli incredibili scenari di bellezza suggestiva, la vastità del comprensorio ben servito e strutturato, facente parte della famosa ski area “Via Lattea“, ha rilasciato una ricca intervista dal messaggio concreto e propositivo, in cui parla delle grandi possibilità che l’area offre per la stagione invernale mettendo la sicurezza di tutti sempre al primo posto.
Intervista al sindaco Gianni Poncet
“Io credo che la situazione sia problematica, ma paradossalmente sia servita anche a mettere attorno a un tavolo tutti gli operatori della montagna, che stanno cercando con tutte le loro forze di trovare una quadra per evitare la chiusura che stanno pronosticando per le vacanze di Natale.
Sicuramente il mondo della montagna ha fatto un salto di qualità per unirsi e cercare delle soluzioni. Tutto il lavoro che viene svolto poi alla fine però passa attraverso altri filtri.
Credo che sarebbe fondamentale, rispettando le regole, riaprire in sicurezza. Bisogna tenere conto che l’estate ha registrato un record di presenze e nessun caso di positività al covid-19, grazie anche agli spazi vasti che la nostra montagna offre (abbiamo 400 km di piste) e la possibilità di un distanziamento naturale.
Se quest’anno gli impianti di risalita rimarranno chiusi prevedo comunque del movimento, dato dai residenti, da chi ha le seconde case, dagli agonisti.
La FISI ha allargato i numeri dell’agonismo e del pre agonismo, arrivando fino ai cuccioli di 6 anni che avranno bisogno di servizi adeguati per poter praticare. Ma le soluzioni esistono: si potrà agire in maniera concreta sulle code, che verranno suddivise in maniera intelligente, verranno incentivati i servizi di prenotazione e pagamenti on line. Sarà bene annullare gli apres ski, ridurre posti a sedere nei rifugi in quota o nei ristoranti a valle, come del resto abbiamo fatto la scorsa estate ottenendo ottimi risultati. I maestri delle Scuole di sci sono informati con protocolli che garantiscono agli utenti finali una grande sicurezza.
Qui si può ragionare su tutti i fronti: abbiamo un centro tamponi covid attivo per turisti e residenti, un centro medico, il 118 a 10 km, la possibilità di elisoccorso 24 ore su 24, un centro traumatologico operativo, oltre alle varie guardie mediche pubbliche e private atte a garantire sicurezza a tutti.
Non bisogna dimenticare di salvaguardare l’economia di attività che contano sulla stagione invernale. La mancanza del Natale potrebbe pesare su tutta la stagione per un 50/60 per cento.
Io credo che indipendentemente da tutto la gente quest’inverno in montagna verrà. Le attività alternative da fare anche con gli impianti chiusi sono tante: ciaspole, sci di fondo, ebike, camminate a piedi“.