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Kit di pronto soccorso: tu ce l’hai nello zaino?

Cosa è bene avere sempre con sè e cosa è bene fare

Letizia Scritto il
da Letizia Ortalli

Quando andiamo in montagna, una condizione fondamentale è quella di essere preparati, a livello fisico, psicologico e a tutto ciò che ci potrebbe capitare, dai cambi di meteo improvvisi, imprevisti di tutti i tipi ed anche agli infortuni. Sia che siamo pronti per un’escursione a piedi, con gli sci d’alpinismo o per un’uscita di trail running è sempre bene avere con sé un kit di pronto soccorso.

Lo scorso anno vi avevamo proposto un piccolo vademecum di comportamenti per tutti gli amanti dell’escursionismo in montagna, che potete trovare QUI, ed un approfondimento su “where are you?”, l’applicazione del 112 per chiamare i soccorsi localizzandosi automaticamente, che trovate QUI

Oggi invece vi vogliamo parlare di come organizzare un kit di pronto soccorso da tenere sempre nello zaino, in caso di piccoli incidenti che si possono gestire in autonomia o per tamponare i danni in caso di incidenti più gravi.

Per fare questo abbiamo intervistato Mattia Compagnoni infermiere di pronto soccorso e rianimazione, istruttore regionale sanitario del Soccorso Alpino Lombardia, istruttore AREU e BLSD.

Come ci si può preparare per un’uscita in montagna dal punto di vista “sanitario”?

“Una delle fasi fondamentali di quando si fa un’uscita in montagna, è la preparazione dell’ uscita stessa, che spesso viene sottovalutata. La preparazione fisica, dello zaino, dell’attrezzatura, dell’itinerario, il controllo del meteo sono tutti step fondamentali per cercare di prevenire errori che potrebbero sfociare in incidenti. Anche la scelta della giusta calzatura fa parte di questo.

Poi si sa, per quanto la pianificazione sia stata ottima, ci sono degli incidenti che non si possono prevedere e per questo motivo è sempre bene essere un pò preparati per saper gestire piccoli incidenti ed avere con sé un kit di pronto soccorso. Il kit ha lo scopo di risolvere i piccoli problemi in cui possiamo incappare durante una gita e tamponare i danni in caso di incidenti più importanti in attesa che arrivi il soccorso organizzato.

Quando l’infortunio non è risolvibile ci troviamo quindi a dover chiamare il 112, numero unico per le emergenze, al quale è importante dare informazioni utili riguardo alla localizzazione e allo stato del ferito. Vorrei sottolineare il fatto di quanto sia importante sapersi localizzare, su una mappa, oppure inviando un punto gps. Se si riesce a comunicare questa informazione importantissima, il soccorso si potrà attivare e in tempi rapidi raggiungere il ferito.”

Come si prepara un kit di pronto soccorso?

“Premesso che, se si conosce cosa si porta con sé, 300gr sono sufficienti per avere a disposizione tutto ciò che può essere utile nei più comuni traumi in montagna: per alleviare situazioni gestibili in autonomia o per tamponare in attesa dell’arrivo dei soccorsi in caso di incidente più grave. Prendiamo in considerazione tutto ciò che riguarda escoriazioni, ferite, tagli, scivolamenti. 

Finché si reputa di poter gestire un trauma in autonomia si può intervenire subito con il materiale cha abbiamo a disposizione nel nostro kit di pronto soccorso. Poco tempo fa ho preparato il mio, che può essere di indicazione a tutti i frequentatori della montagna:

  • 2 paia di guanti in lattice (meglio se robusti)
  • Forbici
  • Salviettine monouso detergenti o disinfettanti (es. clorexidina e betadine)
  • Garze sterili dimensione 10×10 cm (in quantità)
  • 5 bustine di steril strip in caso di tagli importanti
  • 2 bende elastiche autoaderenti (10cmx4mt)
  • Cerotti premedicati 
  • Telo termico
  • Scaldini monouso,tipo ready heat vest (40cmx46cm), altrimenti scaldini per le mani o piedi (es. quelli che si mettono nei guanti in inverno per sciare)
  • Farmaci, a discrezione personale per dolori o malesseri a cui siamo soggetti.

Si tratta di una lista indicativa, concisa che può risolvere e tamponare una vastissima gamma di traumi. 

Quando il trauma richiede l’intervento medico, la prima cosa da fare è chiamare il 112. In questi casi è meglio aspettare l’arrivo del Soccorso in ambiente impervio cercando di far si che le condizioni dell’infortunato non peggiorino durante l’attesa (è importante non muovere l’infortunato e non far disperdere temperatura corporea). L’elisoccorso ed il Soccorso Alpino riescono ad arrivare quasi ovunque in tempi piuttosto rapidi portando con sé tutto l’occorrente necessario per intervenire, soccorrere e trasportare in ospedale.

Altre situazioni nelle quali potremmo incappare sono morsi di vipera e punture di vespe.”

A queste situazioni abbiamo dedicato articoli dettagliati che trovate qui: Morsi di vipera e punture di vespe o zecche.

A questo punto la domanda sorge spontanea, i kit nei negozi possono essere sufficienti?

“Il mio consiglio è sempre quello di sapere che cosa si ha con sé e come utilizzarlo. Il fatto di avere un kit già preparato è una comodità e porta a “sprecare” meno tempo nell’organizzazione, ha il suo astuccio, lo si infila nello zaino e si è pronti. Spesso però, il materiale al suo interno non è sufficiente. Per questo, se volete acquistare un kit pronto, vi consiglio di avere ben presente cosa c’è al suo interno ed eventualmente di integrarlo.

Prepararsi da soli il proprio kit permette di aver bene in mente che cosa abbiamo e permette di velocizzare le operazioni in caso di emergenza sapendo già cosa dobbiamo utilizzare e come. 

Nel mio ho inserito la benda autoaderente 10cmx4mt con la quale si possono fare diverse cose, ad esempio, in caso di ferite si può con aggiunta di garze medicare e tamponare la ferita; oppure  confezionare un tutore di spalla, immobilizzare con oggetti occasionali (bastoni) un arto.  Senza essere dei professionisti con ingegno, conoscenza e il kit soccorso si possono fare molte cose.

Ultima cosa, ma non per importanza, ricordatevi che il kit deve sempre rimanere asciutto, per evitare che il materiale al suo interno perda di efficacia.”

Abbiamo parlato di kit di pronto soccorso e di incidenti in montagna, esistono dei corsi di primo soccorso dove poter avere un’idea di cosa fare in caso di incidente?

“Certo! Molto utile sarebbe partecipare a corsi di primo soccorso oppure di BLSD, organizzati da associazioni del settore, le cui nozioni apprese possono essere “spese” non solo in montagna ma anche nella vita di tutti i giorni.”


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