I viaggi in bici sono senza dubbio nati in assenza di tutto l’equipaggiamento tecnologico di cui possiamo usufruire oggi. Prima ci si orientava con le cartine e non si avevano particolari problemi di gestione delle batterie dei pochissimi device che accompagnavano i cicloturisti nelle loro avventure. Oggi, invece, possiamo scegliere tra un’infinità di device, e di alternative, da portare con noi durante un cicloviaggio.
Vediamo quali sono gli elementi essenziali, o utili, e come gestire al meglio le batterie durante un’avventura a pedali.
I dispositivi essenziali
Tra gli oggetti elettronici di cui non possiamo fare a meno durante un viaggio in bici, ci sono innanzitutto le luci. Avere un buon sistema per vedere e farsi vedere quando la visibilità scarseggia è di fondamentale importanza per pedalare in sicurezza.
Abbiamo parlato delle luci per biciclette qui (https://outdoortest.it/luci-per-biciclette-quando-usarle-e-come-sceglierle/) , in questa sede occorre ricordare che occorre avere sempre le luci con sé, anche se non abbiamo in programma pedalate notturne. Non servono, infatti, solamente al calar del sole, ma possono essere rilevanti anche nei passaggi in galleria o nelle giornate uggiose in cui la pioggia, e magari anche la nebbia, abbassano drasticamente la visibilità.
La durata della batteria è molto variabile in base al modello e all’intensità del fascio di luce che scegliamo di usare. In ogni caso, la maggior parte delle luci sul mercato sono ricaricabili tramite USB questo rappresenta un vantaggio perché ammette la possibilità di poterle ricaricare anche con un semplice powerbank.
Ecco, allora, che il secondo elemento, a nostro parere, indispensabile, è un powerbank, cioè una batteria esterna che può essere caricata tramite un cavo USB da una fonte di alimentazione (nella maggior parte dei casi questa sarà un caricatore da parete). La scelta del powerbank sarà personale in base a quanti dispositivi avremo la necessità di caricare e quanto frequentemente. In particolar modo, sulla scelta inciderà la modalità di viaggio: se durante il nostro cicloviaggio ci fermeremo a dormire in struttura sapremo di poter contare sulla notte per caricare tutti i nostri dispositivi, se, invece, prevediamo di fermarci a dormire in tenda (che sia in wild camping o in campeggi attrezzati) avremo bisogno di più autonomia non avendo la certezza di trovare un punto di ricarica sicuro.
Un buon powerbank che ci garantisce energia sufficiente per le situazioni di emergenza dovrebbe avere una capacità di almeno 10.000 mAh. Questo permette di ricaricare completamente la maggior parte degli smartphone più di due volte e potremo usarlo anche per caricare le luci nei casi in cui ci accorgessimo di averne bisogno, ma fossero scariche.
Personalmente, viaggiando in autonomia con diversi dispositivi da tenere carichi, mi trovo bene ad abbinare un powerbank da 10.000 mAh ad uno più potente da 26.000 mAh che uso come backup. Quello meno potente ha dimensioni e peso decisamente più ridotte e posso tenerlo nella borsa toptube o nelle bud vicino al manubrio per poter caricare i dispositivi (luci, gps, telefono, ecc…) anche mentre pedalo senza toglierli dalla loro posizione. Il powerbank più grande è utile di notte o durante le soste per caricare i dispositivi, e, soprattutto, per caricare il più piccolo in modo che quest’ultimo sia sempre carico.
In commercio esistono alcuni modelli di powerbank solari, questi però risultano poco efficienti vista la piccolissima superficie del pannello solare applicato su uno dei lati.
Infine, soprattutto se prevediamo di campeggiare (ma non solo in questo caso), una luce frontale può essere davvero utile in molte situazioni. Se ci troviamo in tenda, sarà essenziale perché ci permette di avere una visibilità ottimale e le mani libere per cucinare o sistemarci in tenda. In questi casi usare, per gli stessi scopi, le luci della bicicletta non è la scelta migliore perché si scaricherebbero molto velocemente (e questo comporta usare molta energia del powerbank), si surriscaldano rischiando di rovinare le superfici su cui vengono appoggiate e non permettono di avere il fascio di luce che segue la direzione della nostra testa. Visto il ridotto ingombro e peso, la luce frontale è un oggetto che è meglio avere sempre con sé anche se prevediamo di fermarci sempre in struttura. Può capitare, per quanto insperabile, di bucare la sera o di averne bisogno in altre situazioni di emergenza.
I dispositivi quasi indispensabili
Ci piace pensare che il telefono e il ciclocomputer siano elementi quasi indispensabili perché potenzialmente potremmo farne a meno in quanto non relativi alla sicurezza dei ciclisti, anche se ormai sono sempre parte dell’equipaggiamento della maggior parte dei cicloturisti.
Sappiamo tutti che il telefono è, ormai, in grado di svolgere moltissime funzioni e siamo tutti capaci di usarlo al meglio. Durante un viaggio in bici, occorre prestare molta attenzione alla gestione della batteria. A questo scopo è opportuno attuare alcune accortezze quali disattivare il bluetooth e il Wi-Fi quando non ci servono ed evitare di navigare o registrare una traccia. Soprattutto queste ultime attività surriscaldano notevolmente lo smartphone e abbassano drasticamente la durata della batteria.
Diventa rilevante, a questo punto, munirsi di un ciclocomputer se vogliamo seguire un percorso che abbiamo programmato da casa o un itinerario noto di cui abbiamo scaricato il file gpx. Abbiamo affrontato le caratteristiche dei ciclocomputer per viaggiare qui (https://outdoortest.it/quali-caratteristiche-cercare-in-un-ciclocomputer-per-viaggiare/).
Come per le luci, la durata della batteria dei ciclocomputer è molto variabile in base al modello e all’uso che ne viene fatto. A differenza delle luci, però, se ci ritroveremo con il ciclocomputer scarico non saremo in pericolo, ma dovremo rinunciare alle statistiche numeriche delle nostre pedalate (qualora ci interessino) e potremo avere l’occasione – e la necessità – di chiedere informazioni alle persone che incontreremo lungo il percorso. Personalmente, questa è una pratica che non metto da parte nemmeno quando il ciclocomputer è ben funzionante: chi meglio degli abitanti di un luogo può consigliarci la strada o spiegarci le caratteristiche di quell’area?
I dispositivi utili
Tra i dispositivi utili ci sentiamo di inserire macchine fotografiche, action cam, droni e altri oggetti che possono aiutarci a tenere vivi i ricordi di un viaggio. Il telefono è in grado di raccogliere ottime immagini e video, ma se vogliamo preservare la sua batteria e divertirci con device dedicati, allora nel nostro equipaggiamento inseriremo uno o più dispositivi utili in tal senso.
Soprattutto in questo caso, la scelta dello specifico dispositivo (o degli specifici dispositivi) che porteremo con noi è strettamente personale e può variare anche a seconda del viaggio. Può essere opportuno, comunque, munirsi di batterie supplementari perché – generalmente – ingombrano e pesano relativamente poco e ci permettono di preservare al massimo la batteria del powerbank.
Alcuni accorgimenti per la ricarica delle batterie
Si sa, nelle borse da bici lo spazio è poco e il peso va limitato, allora può tornare davvero utile un caricatore da muro USB multiplo. Questo ci consentirà di caricare nello stesso momento e nella stessa presa più device: una comodità non di poco conto. Preferisco sempre abbinare la presa multi-USB ad un normale caricatore da muro USB per avere un’alternativa in caso smettesse di funzionare per le più svariate ragioni.
Alcuni dei device che ci accompagneranno durante la nostra avventura a pedali, potranno avere lo stesso input (cioè potranno essere caricati con lo stesso cavo). In questo caso non sarà necessario portare tanti cavi quanti dispositivi avremo, ma potremo ridurli selezionando quelli indispensabili tenendo presente che, qualora molti elementi avessero lo stesso ingresso, è sempre meglio avere un cavo ogni 2-3 device.
Inoltre, potrà sembrare un’ovvietà, ma è di fondamentale importanza, sarà importante proteggere tutta la nostra attrezzatura elettronica dall’umidità. A questo scopo è bene tenere sempre tutto in una sacca stagna o in sacchetti di plastica all’interno delle borse impermeabili e se rimaniamo sorpresi dalla pioggia durante la pedalata ricordarci di mettere al riparo tutti i dispositivi non impermeabili.
Infine, vi sono dei sistemi particolarmente usati dai cicloviaggiatori e bikepackers che viaggiano fermandosi in campeggio per molti giorni consecutivamente per aumentare l’autonomia energetica. Questi sono per esempio dei pannelli solari che vengono fissati alla bicicletta e si ricaricano durante la pedalata o la dinamo al mozzo che genera energia al movimento (elevato) della ruota.
Personalmente, sono sempre riuscita a ricaricare i dispositivi (telefono, ciclocomputer, luci, action cam) con i due powerbank che riescono a garantirmi autonomia per circa 4 giorni. I pannelli e la dinamo sono sistemi sicuramente efficienti e molto utili quando ci si trova a viaggiare in zone e paesi remoti, dove per molti giorni non si trovano punti di appoggio per ricaricare.