E’ arrivata la stagione scialpinistica, l’unica in cui speri in una perturbazione, così da avere bella neve da sciare. Ma per divertirsi davvero si deve essere consapevoli dei pericoli che si nascondono dietro un candido paesaggio innevato. Neve fresca o bella per sciare non vuol dire anche sicura, saper riconoscere dove e quando andare è fondamentale per uno skialper. Essere coinvolti in una valanga è uno scenario possibile per chiunque si avventuri nel backcountry; quando accade, mantenere la calma è fondamentale. L’azienda Ortovox si è messa nei panni di chi deve soccorrere i propri compagni e ha ideato il DIRACT VOICE, il primo dispositivo A.R.T.V.A. al mondo con navigazione integralmente vocale. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Ogni secondo conta
Nel caso in cui ci si ritrova coinvolti in un incidente da valanga, secondo le statistiche, le possibilità di sopravvivenza sono del 90 % se l’intervento di soccorso è effettuato entro 15 minuti; superato questo tempo, le probabilità diminuiscono drasticamente e dopo 30 minuti si hanno soltanto più il 40% di possibilità di estrarre vivi i compagni, dopo un’ora il 30%.
Caratteristiche del Diract Voice
E’ chiaro che la velocità è tutto, ma per essere veloci si deve agire con fermezza e in modo ordinato, insomma non si deve andare nel panico.
La Dott.sa Sigrun Holzer, psicologa specializzata in Neuropsicologia, ci spiega come “in una situazione di estremo stress, come quando ci ritroviamo coinvolti in un incidente da valanga, le nostre prestazioni fisiche migliorano ma allo stesso tempo le nostre capacità cognitive diminuiscono. Nel caso degli input visivi, dobbiamo innanzitutto elaborarli per poi tradurli in azione (come nel caso degli artva tradizionali n.d.r.). Se questo processo viene però già effettuato da una voce e ci vengono fornite direttamente delle istruzioni, ci risparmiamo la fase di elaborazione. Grazie ad istruzioni chiare possiamo dunque impiegare meno capacità cognitive, che sono appunto ridotte in queste situazioni. “
Il “Diract Voice” di Ortovox ci aiuta proprio a mantenere la calma indicandoci in modo chiaro e comprensibile ogni fase della ricerca. Il display, una volta trovato il segnale (prima ricezione), è estremamente stabile, così da evitare cambi improvvisi di direzione che generano stress e allungano i tempi della ricerca. Il dispositivo a 3 antenne è dotato della tecnologia brevettata Smart Antenna, che analizza i dati della posizione del dispositivo nella valanga e li commuta automaticamente sulla migliore antenna di trasmissione. Questo determina una doppia portata e quindi aiuta la localizzazione.
Semplicità d’utilizzo
La scelta di utilizzare un unico tasto che serve sia per marcare i sepolti, che per passare alla modalità stand-by, semplifica l’utilizzo. Ovviamente, troviamo la modalità automatica che commuta l’ARTVA da ricezione a trasmissione per le valanghe secondarie che possono coinvolgere i ricercatori.
Schermo e peso da record
Uno schermo extra-large completamente grafico permette una visualizzazione a 360° in tempo reale, anche in situazioni di scarsa luminosità. Il dispositivo che pesa appena 210 grammi ha una buona ergonomicità, grazie alle zone di presa gommate è facilmente afferrabile anche con i guanti. E’ dotato del sistema RECCO®, integrato nel sistema d’aggancio per una localizzazione ancora più agevole.
Batteria ricaricabile e affidabile fino a -20°C
Ultima chicca, il DIRACT VOICE è dotato di una batteria ricaricabile ottimizzata per le basse temperature. Questa fornisce energia al dispositivo anche a -20°C in modo affidabile senza avere dei cali repentini di carica a differenza delle normali batterie. Il fatto che sia ricaricabile è sicuramente un punto in più a favore dell’ambiente.
Il DIRACT VOICE di Ortovox ha dato il via ad una nuova generazione di dispositivi A.R.T.V.A.; essere guidati vocalmente, e non soltanto, tramite un display è sicuramente un valido aiuto nel gestire lo stress in una situazione critica come il soccorso in valanga.
Ricordatevi di esercitarvi
Anche in questo caso, l’allenamento è fondamentale per agire nel modo più rapido possibile. Durante la stagione esercitarsi nella ricerca e nell’utilizzo di sonda e pala è una prassi che non dovrà mancare nel vostro gruppo. Come ci ricorda la Dott.sa Sigrun Holzer “… quando il nostro cervello è messo sotto pressione dallo stress negativo, ricorriamo spontaneamente a comportamenti abituali… Per prepararsi alle valanghe è allora auspicabile creare un automatismo”. Nel caso vogliate approfondire la tecnica e ricevere qualche consiglio seguite i campi organizzati “Safety Academy” che vi daranno alcune dritte in termini di sicurezza.
