Il primo caldo comincia a farsi a sentire, segno di un’estate ormai alle porte. E nonostante ci sia ancora tanta neve sulle nostre montagne, cominciano e vedersi i primi turisti, ansiosi di mettere gli scarponi ai piedi e partire.
Come l’anno scorso, anche quest’anno ci saranno tante persone che sceglieranno per la prima volta la montagna come meta delle loro vacanze. Ma se per andare al mare bastano pinne e boccaglio, la montagna richiede un po’ più di preparazione.
Qual’è l’attrezzatura necessaria per camminare sicuri sui sentieri? Come prepararsi al meglio? Cosa non può mancare nello zaino di ogni escursionista? Vediamolo insieme.
Attrezzatura – Abbigliamento
Partiamo dall’abbigliamento. Il tempo in montagna, si sa, è imprevedibile, ed è quindi importante essere preparati per ogni tipo di condizioni atmosferiche. I miei consigli sono i seguenti:
- Maglietta tecnica: sintetica o in fibre naturali come il lyocell (fibra prodotta dalla cellulosa) in modo che possa asciugare in fretta. Assolutamente sconsigliato il cotone, in quanto riesce ad assorbire molto sudore ma non riesce a disperderlo velocemente verso l’esterno, rimanendo così bagnato a lungo;
- Pantaloncini corti o lunghi leggeri: dipende in che ambiente si svolgerà la nostra escursione. Se sappiamo di dover passare molto tempo nel bosco o in mezzo alla vegetazione è meglio optare per un paio di pantaloni lunghi per proteggerci dalle zecche e altri insetti;
- Pile, felpa o giacca leggera: consiglio sempre di portare un paio di strati termici nello zaino, da poter indossare nel caso dovessero abbassarsi le temperature. Anche in questo caso è meglio evitare il cotone;
- Giacca e pantaloni impermeabili: spesso non si pensa a questi indumenti, che sono invece fondamentali in montagna. La pioggia può arrivare da un momento all’altro, soprattutto in estate alla fine di una calda giornata di sole. Se ci bagniamo la nostra temperatura corporea scenderà improvvisamente, ed è quindi importante prevenire che questo accada;
- Cappellino da sole: importantissimo per proteggerci dal sole ed evitare un’insolazione;
- Cappello di lana e guanti: altrettanto importanti se saliamo di quota, per mantenere il nostro corpo alla giusta temperatura. Io li uso regolarmente anche ad agosto!
Per approfondire leggi anche: “Le otto cose che non dovrebbero mai mancare nello zaino del buon trekker”
Attrezzatura – Extra
Oltre all’abbigliamento ci sono poi altre cose che non possono mai mancare nel nostro zaino, ad esempio:
- Crema solare: importante per proteggerci dalle scottature;
- Cartina: utile per programmare le nostre uscite ma anche per seguire l’itinerario giusto. È sempre meglio non fare affidamento solo ai cartelli e avere sempre con se un backup nel caso dovessero mancare;
- Cibo e acqua: mai partire senza, anche se abbiamo in programma di stare fuori solo un paio d’ore. Snack ad alto contenuto calorico come barrette energetiche o frutta secca sono l’ideale, e consiglio sempre di portare con se almeno 1-1,5 litri d’acqua.
Zaino e scarpe
Ci sarebbero davvero un sacco di cose da dire a riguardo, ma mi limiterò ad alcune considerazioni generali. Entrambi questi accessori sono importantissimi e devono essere scelti con cura. Bisogna fare attenzione alle misure di entrambi, e accertarsi che siano quelle giuste per noi.
Per quanto riguarda lo zaino, l’ideale per un’escursione giornaliera è di 20-30 litri. Più grande sarebbe inutile, in quanto tenderemmo a riempirlo con cose superflue. Più piccolo invece faremmo fatica a farci stare tutto il necessario. Ci sono poi zaini da escursionismo, da trekking o da alpinismo. Ognuno ha caratteristiche diverse adatte al tipo di attività per cui è stato ideato (es. tasche, cinghie, ecc.). La cosa più importante da tenere a mento è che lo zaino dev’essere della misura giusta per la nostra schiena, altrimenti il peso non sarà distribuito nella maniera adeguata e sarà scomodo.
Le scarpe invece forniscono supporto al nostro piede per camminare su sentieri rocciosi e a volte dissestati. È importante che abbiano una suola robusta per assorbire l’impatto della camminata e supportare tutto il corpo. Devono inoltre avere una buona tenuta per camminare su diversi tipi di terreno, e anche sul bagnato. Ne esistono di basse o alte, completamente rigide o più morbide. La scelta dipenderà dal tipo di escursione ma anche dalle nostre abitudini.
Kit di primo soccorso
Ora vorrei spendere un paio di parole per parlare del kit di primo soccorso. Molte persone penseranno che sia superfluo per un’escursione giornaliera, e invece è molto importante. Camminare in montagna ci porta in luoghi remoti, lontani da strade e centri abitati. Se qualcosa va storto saremo noi i primi a dovercene occupare, in attesa dei soccorsi. La cosa più importante in queste situazioni è far si che l’infortunato sia comodo cercando di rendere l’attesa più confortevole, per quanto possibile. Prendiamo una semplice distorsione, ad esempio, o una frattura. Se l’infortunato non può camminare per tornare a valle dovremo aspettare l’arrivo del soccorso alpino, e potrebbero volerci ore. In questo caso non c’è molto che possiamo fare per risolvere la situazione, se non somministrare qualche antidolorifico e fasciare l’arto. Ma se in più riusciamo a tenere il paziente al caldo, dargli qualcosa da mangiare e magari creare una zona riparata dove aspettare sarà sicuramente meglio.
Per approfondire leggi anche: “Come affrontare un’escursione in sicurezza”
Per questo non può mai mancare un piccolo kit di primo soccorso. Ecco cosa c’è nel mio:
- Coperta termica, di quelle leggere metallizzate. Può davvero fare la differenza regolando la temperatura corporea;
- Bende e garze varie, per fasciare un arto o fermare un sanguinamento;
- Cerotto di tela, cerotti normali e per vesciche;
- Antidolorifici e antinfiammatori vari, come paracetamolo e ibuprofene;
- Forbici chirurgiche per tagliare gli indumenti in caso di necessità;
- Guanti in lattice monuso, perchè è importante che il soccorritore sia sempre protetto;
- Nastro americano, utilissimo in diverse situazioni come ad esempio per chiudere una ferita;
- Energy gel, utili in caso di assenza di altro cibo.
Ovviamente con l’esperienza ognuno può mettere insieme il suo kit personale, a seconda anche del tipo di escursione e dell’ambiente in cui si svolge.
Come sempre l’esperienza è la miglior maestra, e col tempo ognuno potrà capire cos’è meglio portare nello zaino. Questi sono i miei consigli, maturati con anni e anni di esperienza in montagna. Preferisco sempre portare qualcosa in più invece che trovarmi impreparata. Certo, il mio zaino sarà più pesante ma ne varrà la pena.