Fi’zi:k M3B Boa Technology MTB

Il feeling con le scarpe Fizik M3B è stato fin da subito ottimo. Le scarpe, per chi pedala, sono un “argomento” delicato, ma indossandole, fin dalla prima volta, hanno confermato la piena compatibilità con i miei piedi. Il modello testato è in taglia 44 e per me, che abitualmente calzo un 43, si è rivelato perfetto. Nessuna cucitura interna ha interferito col mio piede né da fermo, né in pedalata. Lo stesso discorso è valido anche per la linguetta. La tomaia in pelle è morbida e il piede sembrerebbe essere proprio a suo agio, anche nelle zone volutamente rinforzate di punta e tallone, dove la struttura diventa molto più rigida. Il sistema Boa IP1-A in fatto di praticità è un passo avanti rispetto al tradizionale cricchetto, poiché accelera, e non di poco, la regolazione del grado di chiusura della scarpa. La tensione del cavo può essere modificata a piacimento anche in andatura, con un semplice tocco: in senso orario per aumentarla e in quello anti orario per diminuirla. Per sfilare la scarpa è sufficiente tirare verso l’esterno la rotella del Boa, in modo da eliminare il freno e poter sollevare la linguetta senza alcuna resistenza. La posizione dello strap con Velcro, una volta regolata secondo la propria calzata, non ha più bisogno di essere modificata, neanche in fase di rimozione della scarpa. I pedali utilizzati sono stati dei Time XC4, con le loro corrispondenti tacchette. Montare queste ultime sulle apposite guide è stato semplice, e utilizzando una chiave dinamometrica, ho serrato le viti a brugola ad un valore di 4N/m, in modo da fissarle sufficientemente ed allo stesso tempo evitare di danneggiare la suola in carbonio. La struttura del battistrada non interferisce con il posizionamento delle tacchette, così come non inibisce il processo di aggancio/sgancio dai pedali, aspetto fondamentale da non trascurare, in particolar modo sui single track tecnici. In pedalata il confort offerto dalle Fizik M3B raggiunge livelli elevatissimi e anche dopo molte ore in sella questo aspetto non viene meno. A conferma di ciò, queste scarpe sono state indossate da me anche per correre nella Solo race della 24h di Finale Ligure, con sole due ore di pausa in un giorno completo. Sono state usate quindi in ambito Endurance, così come su percorsi Gravel, durante le mie pedalate infrasettimanali nel parco del Ticino di Pavia e dintorni. Anche se le temperature durante i giorni di test si sono mantenute al di sotto dei 30°C, mi è sembrato che queste scarpe offrano comunque un’ottima traspirabilità. Il piede al loro interno non “soffoca” e probabilmente il merito di ciò sta sia nella traforatura presente su tutta la tomaia, sia nella soletta interna, anch’essa by Fizik. La suola in carbonio, unita ad una calzata comoda, si sono rivelate un binomio perfetto per riuscire a trasferire alla trasmissione della bici tutta la potenza prodotta in pedalata. Ce ne si rende conto sia stando seduti in sella, che nel momento in cui ci si alza in piedi sui pedali. La rigidità è davvero notevole, proprio come è richiesto ad una scarpa da Cross Country. Tutta questa rigidità non influisce negativamente quando è necessario camminare. In questo caso il confort diminuisce, ma comunque meno di quanto mi aspettassi. Su terreno asciutto o ghiaioso non si evidenziano problemi, cosa che accade, invece, quando il fondo è bagnato, in particolar modo sulle rocce. In questa situazione, la gomma molto dura di cui è composto il battistrada, non dona il grip necessario per poter camminare in sicurezza. Siamo comunque in una situazione al limite, e questo comportamento è riscontrabile anche in molti alti prodotti destinati allo stesso utilizzo pensato per le Fizik M3B. Dopo i circa 1500 km percorsi fino ad oggi con queste scarpe ai piedi, le zigrinature pro grip modellate sulla gomma del battistrada risultano parzialmente consumate nelle zone più esterne della suola. La parte in carbonio presenta solo dei graffi, ma la sua superficie è assolutamente intatta.Anche la tomaia e la pelle di cui è costituita non presentano neanche danni estetici, nonostante i numerosi impatti subiti sui sentieri.