Vaude Brenta 30 Zaino da escursionismo 2020

Lo zaino Vaude Brenta 30 è un compagno di viaggio compatto e versatile, la sua struttura lo fa sembrare molto più piccolo rispetto ad altri zaini di pari litraggio.

La colorazione del Vaude Brenta 30 preso in esame per questo test è verde-acqua, di due tonalità, tanto che al primo impatto è sembrato che potesse essere uno zaino disegnato per le donne ma in realtà si tratta di un modello unisex. La sua principale caratteristica è la costruzione dello schienale che resta lontano dal corpo durante l'utilizzo grazie alla rete perforata così da garantire una buona ventilazione. Gli spallacci sono in materiale espanso che garantiscono, anche in questo caso, una buona ventilazione con lo scopo di ridurre la sudorazione  e il surriscaldamento in corrispondenza della spalle. La larghezza è variabile: hanno una forma che rispetta l'anatomia delle spalle e del busto permettendo la massima libertà di movimento degli arti superiori e del collo. Durante i test, gli spallacci del Vaude Brenta 30, si sono rivelati essere ben studiati: la sudorazione è contenuta grazie alla trama piuttosto larga dei materiali impiegati e la loro forma sinusoidale offre davvero una buona libertà di movimento, soprattutto quando si fissa la zaino anche tramite la chiusura pettorale e pelvica.

La chiusura pettorale è piuttosto minimal ma funzionale: gli ancoraggi della fettuccia si possono spostare e regolare a piacimento, la clip è piccola e senza fischietto d'emergenza. Sempre in corrispondenza della clip di chiusura, sullo spallaccio di sinistra, troviamo anche un sistema di fissaggio per il tubo di idratazione: a mio avviso è un accessorio semplice ma importante, che incentiva e facilita l'utilizzo della sacca idrica per una miglior idratazione durante le nostre escursioni. Nella sacca principale vi è infatti un'unica apertura, a sinistra, per il passaggio del tubo di idratazione. All'ancoraggio sullo spallaccio di destra troviamo invece un sistema di dissipazione della tensione del cordino trasversale, molto efficace. Lo stesso materiale espanso dello schienale e degli spallacci, lo troviamo anche sulla fascia pelvica. La fascia di destra è accessoriata di una taschina con chiusura a zip in cui ci sta anche uno smartphone (comodo per chi lo usa al posto della macchina fotografica durante le escursioni). In termini di regolazione per la fascia pelvica le fibbie sono state poste in corrispondenza delle "ali" e non della clip di chiusura: questo permette di regolare ancor meglio la posizione dello zaino in modo da centrarlo sulla schiena e avere una maggior stabilità del carico durante il movimento. L'intero sistema schienale-spallacci è regolabile in altezza grazie a una clip "a strozzo" posta sulla sommità dello schienale: le frecce disegnate sulla parte posteriore degli spallacci rendono l'idea di come regolare la lunghezza dello schienale a seconda della nostra altezza. Questo sistema di regolazione è piuttosto intuitivo e semplice ma offre un grande vantaggio in termini ergonomici che non è facile trovare su uno zaino di medie dimensioni come questo (30 litri), spesso è prerogativa dei grandi zaini da viaggio che superano i 50 litri di capienza.

Veniamo all'altra faccia del Vaude Brenta 30: la sacca e tutti gli accessori ad essa correlati. Gli accessi all'unico grande scomparto sono due: uno superiore con cappelliera a clip e cordino a strozzo; uno anteriore con doppia zip a "U". Anche in questo caso, la presenza di due accessi è segno che il Vaude Brenta 30 è uno zaino progettato per garantire il massimo del comfort anche in occasioni di lunghe escursioni che richiedono una notevole capacità volumetrica e la possibilità di distribuire al meglio il carico, o accedervi in qualsiasi momento, senza dover buttare tutto in disordine. L'accesso anteriore offre infatti la possibilità di recuperare facilmente qualcosa che è posto sul fondo dello zaino senza dover rimuovere tutto il materiale soprastante.

La chiusura superiore, o cappelliera, è piuttosto spaziosa e a sua volta l'interno è organizzato con una taschina con chiusura a zip, un anello per fissare chiavi o altri oggetti "preziosi" e una taschina aperta ma imbottita con materiale spugnoso che sembra perfetta per ospitare e proteggere lo smartphone o altri oggetti simili (tipo gli occhiali, anche se troviamo una fettuccia dedicata a questi sullo spallaccio di sinistra).

Le tasche esterne del Vaude Brenta 30 sono 3: le 2 classiche laterali e una anteriore, proprio in corrispondenza e sopra alla zip a "U". Tutte le tasche esterne sono ottenute con una "rete" elastica che permette di accogliere oggetti di diversa dimensione. A proposito delle tasche laterali in rete elastica, Vaude ha riproposto anche sul Brenta 30 il doppio accesso: si può accedere alla tasca sia dall'alto che dal lato lungo verso lo schienale con una piccola apertura, questo sistema è molto comodo per arrivare alla tasca anche durante il cammino e senza togliersi lo zaino. L'apertura laterale è realizzata in modo tale che gli oggetti grandi non possano uscire, attenzione a quelli di dimensioni minori. Per quanto riguarda il raincover (coprizaino per la pioggia) lo si trova in una piccola tasca esterna sul fondo dello zaino. Una volta estratto dalla tasca, questo resta ancorato tramite un gancio in plastica rimovibile per l'asciugatura.

Su questo lato dello zaino troviamo i classici sistemi di regolazione a cinghia: due per ogni lato così da regolare il grado di compressione della sacca, e le cinghie di regolazione per la cappelliera. Solo da un lato troviamo poi i due "lacci" predisposti per il trasporto dei bastoncini: seppur abbastanza corti, è stato possibile usarli per fissare un paio di bastoni telescopici ripiegati.