Una giacca pensata e disegnata per lo sci alpinismo ma che si rivela utile in ogni situazione: il Softshell Larice Jacket III di Vaude è comodo ed estremamente versatile.
Traspirante e protettivo, waterproof ma non impermeabile alla pari di un guscio, aderente ma piacevolmente elasticizzato.
Tessuto | 3 differenti tessuti con diversa densità e grado di protezione: Windproof 100, 80 ed elasticizzato |
Tecnologie | Rifinitura idrorepellente Eco GreenShape senza PFC |
Cerniere/Zip | 2 cerniere di areazione nel cavo ascellare, 1 zip intera centrale, 2 tasche laterali e 1 pettorale |
Polsino | Elasticizzato con passante per pollice |
Il softshell Larice Jacket III di Vaude è stato provato in qualsiasi condizione e durante diverse attività, dalle Dolomiti di Brenta ancora cariche di neve fresca ai sentieri estivi delle valli ossolane e lombarde, il tutto grazie a una stagione primaverile decisamente anomala. Il suo vero punto di forza è proprio la resistenza al vento: freddo o mite, si percepisce fisicamente la spinta del vento ma non raggiunge la pelle (se indossato come secondo strato) così da evitare il fenomeno della dispersione di calore. In condizioni invernali, con vento freddo e all'ombra di un canalino sulle Dolomiti di Brenta, la Vadue Larice Jacket III indossata come terzo strato ha dimostrato ottima resistenza e protezione dal vento senza che potessi percepire sul petto la fastidiosa aria fredda. La buona capacità di traspirazione, ovviamente se il softshell è stato opportunamente abbinato e contestualizzato a indumenti tecnici, permette di evitare l'accumulo di umidità anche in attività intense (sci alpinismo in fase di risalita). Ho voluto testare la capacità di traspirazione e protezione dal vento di questa giacca, decontestualizzandola dal suo ambiente ovvero dalla sua attività principale, quindi in occasione di qualche uscita in mountain bike e trekking... vista l'estrema e imprevedibile variabilità di questa stagione ho sfruttato la Larice Jacket III persino in città. Il risultato, in termini di prestazioni e adattabilità al contesto, è stato sempre ottimo: quanto le temperature iniziano a salire dimostra la sua vera e notevole capacità di traspirazione a patto che l'attività non sia troppo intensa (resta pur sempre una giacca invernale). In termini di impermeabilità mi sentirei di definire la Larice Jacket III di Vaude come un capo waterproof e non impermeabile: ho affrontato parte di un trekking, circa 60 min, sotto a una pioggia non troppo intensa (non un acquazzone estivo) ma nemmeno così flebile. Il comportamento di questa giacca mi ha sorpreso poiché pur indossandola come secondo strato, subito sopra a una t-shirt tecnica, sono rimasto perfettamente asciutto. Il tessuto inizialmente riusciva ad essere perfettamente idrorepellente raccogliendo in superficie le gocce d'acqua, ma col passare dei minuti tendeva ad impregnarsi mostrando qualche chiazza ma senza che l'acqua arrivasse a contatto con la cute. Per quanto riguarda la comodità di questa giacca devo dire che è stato fatto un lavoro notevole nella scelta dei tessuti: il cappuccio non ha cordini di regolazione e appare "morbido" ma quando viene indossato si resta stupiti da come riesca ad adattarsi alla testa senza creare compressione né limitare il movimento di rotazione così da garantire massima libertà e un campo visivo inalterato. La capacità del cappuccio stesso di proteggere dal vento è ottima, come nel resto del tronco e delle braccia, indossandolo non si avverte più alcun fastidio dato dal vento. Anche per quanto riguarda la componente del softshell, la protezione dalla pioggia è stata funzionale ed efficace tenendo la testa asciutta. I cursori delle cerniere, come osservato durante la prova in negozio, si sono rivelati facili da gestire anche indossando i guanti grazie ai cordini. I polsini elastici, così come il fondo-vita, riescono a limitare l'ingresso di aria più fastidioso se non ci si trova in condizioni proibitive: l'assenza di cordini di regolazione sicuramente è un elemento da considerare ma vista l'indicazione d'uso di questa giacca non sono certamente essenziali.
Consiglio la giacca Larice Jacket III di Vaude a chi pratica sci alpinismo ma vuole un capo funzionale anche in tante altre condizioni, così da fare una "spesa intelligente" ma senza perdere in qualità del prodotto. La versatilità di questo indumento lo rende sicuramente meno "specialistico" per cui, non mi sento di consigliarlo a chi sta cercando un capo altamente specifico per l'alpinismo e da usare in condizioni estreme. Larice Jacket III di Vaude è l'ideale per uscite sci alpinistiche che richiedano anche uno sforzo intenso, grazie alle cerniere di aerazione a livello del cavo ascellare, purché non si raggiungano quote eccessivamente elevate: in tal caso non può essere considerato come unico strato esterno di protezione da vento e acqua.
Marca | Vaude |
Modello: | Men's Larice Jacket III |
Attività: | Sci alpinismo, Alpinismo |
Utilizzatore: | Tutti |
Anno: | 2020 |
Prezzo: | 180 € |
Per chi non si ferma mai: questa giacca con cappuccio softshell per gli scialpinisti sportivi unisce tre zone di materiale separate che garantiscono un microclima ottimale per le attività invernali frenetiche. Il mix di materiali è costituito da un tessuto Windproof 100 nella parte anteriore, da un tessuto Windproof 80 ad alta elasticità nelle zone esposte e da un tessuto estremamente traspirante sotto le braccia e nella parte posteriore. La giacca da sci alpinismo ha anche zip di ventilazione sotto le braccia per una regolazione veloce della temperatura. Una tasca sul petto e due tasche scaldamani offrono spazio per gli oggetti più piccoli che devono essere rapidamente a portata di mano. Con elementi riflettenti. Un cappuccio attillato e pratici passanti per il pollice completano le caratteristiche di questa giacca softshell sportiva. Questo prodotto è realizzato con Eco Finish e finitura idrorepellente ecologica senza l'uso di fluorocarburi (PFC). L'etichetta VAUDE Green Shape è sinonimo di prodotti funzionali e rispettosi dell'ambiente realizzati con materiali sostenibili.
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