Gli scarponi da snowboard sono un componente essenziale dell’attrezzatura per lo snowboard, progettati per offrire supporto, comfort e controllo durante la pratica di questo sport. Per capire come sono fatti e come scegliere quelli giusti abbiamo chiesto a un guru del settore: Sergio Stramare di Nitro.
Di seguito una breve presentazione e un’interessante intervista.
Presentazione
Sergio Stramare è responsabile dello sviluppo tecnico degli scarponi da snowboard Nitro. Professionalmente proviene dal mondo della calzatura sportiva avendo lavorato per brand come Asolo, Nordica, Dolomite, Tecnica. È nel mondo dello snowboard da tantissimi anni, ha lavorato per brand come Killer Loop e attualmente per Nitro. L’attuale ruolo lo raggiunge passando per il controllo qualità e prove di laboratorio, esperienze di ricerca e sviluppo. Appassionato di molti sport, oltre ovviamente allo snowboard, segue calcio ed arti marziali.
Un po’ maniaco del proprio lavoro, molto spesso guarda le persone dal basso all’alto per vedere che scarpe indossano. Nelle piste cerca impronte di suole conosciute. Adora la fase in cui si progetta uno scarpone, in particolare lo sviluppo della suola o di elementi che abbiano qualcosa di tecnico. Ha contribuito allo sviluppo di alcuni brevetti di allacciatura. Non è particolarmente a suo agio di fronte a platee o telecamere quando si tratta di presentare le collezioni… anche per questa intervista si sente un po’ in imbarazzo.
Intervista
Come sono fatti oggi gli scarponi da snowboard?
“Intanto precisiamo che stiamo parlando di snowboard del tipo “soft”, non quello “hard”, per il quale gli scarponi sono molto simili a quelli da sci (scafo in plastica e scarpetta).
Attualmente gli scarponi da snowboard sono principalmente fatti con uno scafo cucito con vari elementi più o meno rigidi, a seconda delle esigenze, nel quale viene poi montata una suola (anche questa composta da vari elementi a seconda di fasce prezzo, esigenze e via di seguito). Vi è poi una scarpetta fatta solitamente con materiali più morbidi per garantire comfort ed adattabilità a piede”.
Come si sono evoluti negli anni?
“Negli anni si è passati per diversi tipi di soluzioni, dove gli scarponi sono stati anche monoscocca diciamo o senza scarpetta, c’è stata una fase in cui vennero provate soluzioni alternative con scafi rigidi quali scarponi da sci ai quali veniva poi applicata la suola e delle scarpette interne sempre cucite. Poi negli anni anche la ricerca dei materiali è andata sempre più verso degli scafi sostenuti e delle scarpette adattabili il più possibile”.
Come si sceglie lo scarpone da snowboard adatto alle proprie esigenze?
“Lo scarpone va generalmente scelto in base a come si pratica lo snowboard. Per chi predilige il freeride è consigliato uno scarpone più sostenuto, per coloro che invece passano più tempo in pista o nel park è meglio scegliere un modello dal flex più morbido. È chiaro che se uno intende far fuori pista ed andare a far “freeride” tutto il tempo è consigliato uno scarpone più sostenuto, mentre se uno prediligesse la pista con salti e trick vari potrebbe scegliere uno scarpone con un flex più morbido.
In realtà lo snowboard è molto “libero”, diciamo, e potresti scegliere anche uno scarpone rigido se vuoi andare in pista e viceversa uno più morbido per andare in neve fresca, alla fine ognuno deve imparare a conoscere se stesso e scegliere in base al proprio stile. Poi sappiamo bene quanto una componente grandissima della scelta sia il budget a disposizione, in questo caso bisogna essere bravi a trovare il giusto compromesso. Un buon venditore saprà sempre consigliare anche il principiante nella maniera migliore”.
Com’è fatta la scarpetta?
“La scarpetta, a mio avviso è, assieme all’allacciatura, una delle due componenti più importanti dello scarpone. Infatti, lo scarpone in primo luogo deve essere confortevole e la confortevolezza è data principalmente dalla scarpetta.
Solitamente sono costituite da vari pezzi assemblati, che poi vengono modellati mettendoli in forma con varie soluzioni tecniche”.
Che sistemi di chiusura esistono?
“Ecco come dicevo l’allacciatura e la chiusura sono uno degli elementi più importanti, sicuramente perché determinano in modo fondamentale la sicurezza. Uno scarpone mal allacciato potrebbe causare infortuni alle caviglie o altro. Esistono chiusure di vario genere, dal laccio tradizionale con dei passanti e dei ganci nella parte alta oppure, negli anni, molte aziende hanno sviluppato proprie soluzioni tecniche per chiudere gli scarponi, di sicuro ultimamente una delle soluzioni che sta andando per la maggiore è il Boa. Esistono in questo caso diversi setup, dal singolo meccanismo che agisce su tutto il gambale al doppio che agisce in maniera separata sotto o sopra.
Poi, a mio avviso non va mai sottovalutata la chiusura della scarpetta che in molti casi è quella che determina una buona tenuta del tallone, parte fondamentale per chi fa snowboard, è infatti importantissimo che il tallone non scivoli su e giù all’interno dello scarpone in quanto comprometterebbe una corretta trasmissione degli input che il nostro corpo (in questo caso il piede) dà per i movimenti della tavola. Per questo motivo diversi marchi hanno adottato soluzioni più o meno efficaci per questa chiusura”.
La suola è importante? Perchè?
“Ovviamente la suola è molto importante perché è innanzitutto il primo elemento che va a contatto o con l’attacco o col terreno. In entrambi i casi è fondamentale poter contare su una buona tenuta, per non scivolare e proteggere da eventuali infiltrazioni di umidità (neve, acqua…). Inoltre, la suola può diventare il nostro cuscinetto di protezione per le vibrazioni. Più una suola è ammortizzata e più attutisce urti e vibrazioni. Solitamente il battistrada, a contatto col terreno, viene fatto con materiali (molto spesso gomma) più resistenti all’abrasione, mentre l’intersuola in materiali più morbidi (solitamente EVA o PU espanso, ma l’EVA è sicuramente più gettonata). Esistono poi vari sistemi di ammortizzazione per il tallone, tipo airbag o altri materiali più o meno morbidi allo scopo sempre di rendere più confortevole lo scarpone, in particolar modo se l’utilizzatore è bravo e magari salta con la tavola ed ha bisogno di tutto il supporto possibile quando atterra. I più esperti di snowboard sapranno che quando l’atleta deve affrontare un “big air” o un “halfpipe” compie delle evoluzioni e gesti atletici che necessitano di tutta la sicurezza possibile, ecco la suola in questi casi è fondamentale. Come è fondamentale nel caso di quell’utilizzatore che, appassionato di alpinismo, voglia salire in certe montagne con condizioni di neve, ghiaccio, ecc. ed ha bisogno di uno scarpone con una suola adatta, esistono materiali e soluzioni di ogni genere”.
Come si sceglie la misura giusta?
“La misura giusta dello scarpone va scelta innanzitutto in base alla lunghezza del proprio piede; per un neofita far riferimento al numero di scarpe può essere d’aiuto anche se molto spesso le conversioni delle taglie nelle varie numerate non sempre corrispondono. La cosa migliore sarebbe misurare il proprio piede e far riferimento alla misura in Mondo Point che non è altro che la misura in centimetri o in certi casi in millimetri. Molto importante per avere piedi sempre ben caldi è poter muovere un pochino le dita dei piedi, ecco che una mezza taglia in più non guasterebbe. Ma in questo caso tutto diventa molto soggettivo: c’è chi vuole avere spazio e chi invece per sentirsi più sicuro vuole toccare o almeno sfiorare la punta per essere più sensibile nei movimenti”.
Come funziona la compatibilità con attacchi, tavola e scarponi?
“Ecco parlando sempre ovviamente di attacchi soft, la compatibilità attacco e scarpone è abbastanza semplice, bisogna che lo scarpone stia dentro comodamente, ovviamente senza però che ci sia troppo lasco. Sempre per poter ben trasmettere i “comandi” del nostro corpo alla tavola è importante che scarpone/attacco/tavola siano ben collegati tra loro e con meno interferenze possibili. Scarponi ed attacchi di marchi diversi possono funzionare ovviamente, anche se attacco e scarpone dello stesso marchio offre una compatibilità migliore.
Per quanto riguarda invece la compatibilità fra tavola ed attacco, dipende esclusivamente dagli inserti, dal loro posizionamento nella tavola e dal disco di regolazione dell’attacco. Infatti, esistono marchi che utilizzano tipologie di inserti per le tavole diversi o con posizionamenti diversi. È molto importante assicurarsi che l’attacco che si intende scegliere sia compatibile con il tipo di soluzione adottata nella tavola. In molti casi esiste la possibilità di avere dischi compatibili anche per attacchi di marchi diversi”.
Tutte le foto e i crediti sono di Nitro.
