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ISPO BIKE 2013 Italian e-Xcellence Group

Scritto il
da Redazione outdoortest.it

Certamente, terreno più duro e difficile non si poteva scegliere. L’idea di portare il know-how italiano in fatto di biciclette a pedalata assistita (Pedelec) nel cuore del mercato tedesco aveva tutta l’aria di una severa sfida. E così si è rivelata. Nonostante ciò, il guanto è stato raccolto e per la prima volta a Monaco si è alzata, seppur timidamente, la voce della produzione italiana con i marchi Wayel, Wings, Armony e Leaos. Potremmo definirli i “quattro moschettieri” che, animati da seri intenti e non minore curiosità, hanno deciso di crederci, di prendere parte ad una fiera nata da poco, non ancora consolidata ma anch’essa intenzionata a ritagliarsi un ruolo chiave in un settore, la mobilità elettrica, dalle prospettive decisamente positive. A completamento della squadra, sotto il cappello istituzionale di Alto Adige Marketing, hanno presentato i propri servizi l'associazione Bici Alto Adige (noleggio integrato bici/treno, ispirato da Erwin Stricker) e la catena alberghiera Bike Hotels, specializza in accoglienza "a due ruote".

Il mercato è “elettrico”?
Si direbbe di si, forse non presenta scosse ad alto voltaggio, ma piuttosto un flusso di energia positiva che prosegue da circa tre anni, e in tutti i mercati europei sta bilanciando il calo del settore bike tradizionale. Dalla Germania, regina del mercato di Pedelec e e-Bike, (con oltre 400.000 vendite nel 2012), all’Olanda (200.000 ca. in crescita), per giungere all’Italia (50.000 ca. + 9,5% rispetto all’anno precedente), i segnali che riceviamo sono incoraggianti e indicano una trasformazione in atto nel mercato molto significativa. Sta cambiando la mentalità dell’acquirente, più informato e consapevole del valore del prodotto a pedalata assistita, sta crescendo la preparazione (forse non ancora specializzazione), dei punti vendita propri del settore bike, mentre scendendo sul terreno nuovi player, come i rivenditori di motociclette più preparati, intenzionati a guadagnarsi un ruolo importante nella diffusione delle due ruote assistite.

Uscire dal guscio
Dietro la produzione di e-Bikes c’é l’italia che non ti aspetti, fatta di precisione, innovazione e, con sorpresa, di tradizione. Si, perché a costruire biciclette elettriche nel nostro paese si è cominciato oltre 15 anni fa, senza clamore, quasi sotto traccia, sottovalutando l’aspetto comunicativo di quello che, di li a poco, sarebbe diventato un trend, sebbene altrove. E così adesso, si è costretti a rincorrere, a subire quasi in soggezione lo strapotere teutonico, fatto si di alta qualità e affidabilità, ma anche di prezzi elevati e standard imposti non sempre all’altezza. Oggi più che mai chi ha contenuti deve esporsi, alzare i toni, quasi sgomitare per farsi spazio in un mercato ancora fluido, assolutamente non maturo e, pertanto, promettente. Italian e-Xcellence Group è un primo passo, un’azione concreta rivolta alle aziende, per saggiare il terreno più ostico e prendere le misure per delineare le strategie internazionali future. Da questo punto di vista, e come sempre accade agli inizi, sono i più lungimiranti e visionari a sporcarsi le mani e gettarsi nella mischia. Un grazie doveroso, quindi, a questi pionieri di Bologna, Ronchis, San Marino e Bolzano che hanno voluto esserci fin da subito.

Ispo Bike alla prova “globale”
Nuovo direttore, nuovo tema, stesso format. Ispo Bike, alla sua quarta edizione, si è indubbiamente rinnovato nel tentativo di prendere le distanze dal colosso Eurobike (Messe Friedrichshafen) e ricavare un vantaggio nel presidiare in forma quasi esclusiva i settori emergenti del mercato bike. Decisamente un’ottima scelta e una tempistica adeguata. Da quattro mesi, infatti, per dare corso a questo nuovo trend, David Badalec (proveniente dagli “action sports” di Ispo Winter) è diventato direttore della piattaforma, cercando fin da subito un allargamento internazionale degli orizzonti della fiera. A lui si deve infatti la concretizzazione dell’idea di Outdoortest, di una piattaforma italiana poi denominata Italian e-Xcellence Group. Un ottimo spunto cha ha tutti i requisiti per divenire uno standard da estendere agli altri paesi europei e applicare non solo nelle edizioni future di Ispo Bike, ma anche ad eventi esterni, come test al pubblico e incontri con i negozianti. Ma in questa esperienza bavarese, per essere onesti, non ci sono solo rose e fiori. Due i punti critici: scarsità di visitatori professionali, impronta regionale troppo marcata. Nei primi due giorni, dedicati al business, la frequenza nei corridoi è stata decisamente al di sotto delle aspettative e a farne le spese sono stati soprattutto gli espositori più piccoli e “newcomers” e tra loro i nostri “4 moschettieri”. Outdoortest ha voluto indagare e dalle nostre video interviste con operatori tedeschi emerge in effetti un differente quadro, laddove i grandi marchi, la aziende locali consolidate, dichiarano di aver avuto un feedback positivo, di aver incontrato i loro clienti e ricavato profitto dalla fiera. Emerge pertanto un quadro a “due facce” di questo Ispo Bike, che a grandi linee possiamo ricondurre ai due padiglioni: Hall B5, di stampo totalmente tedesco, grandi stand e piena soddisfazione; Hall B6, distributori e medi marchi locali, Italian e-Xcellence Group, delusione delle aspettative.

Adesso la palla passa al management di Ispo Bike che, a nostro avviso, fatte le dovute considerazioni finali, dovrà affrontare di petto e con estrema decisione i due nodi cruciali, per i quali, senza presunzione, ci sentiamo di suggerire alcune priorità:

  • Apertura internazionale: dare continuità all’esperienza Italian e-Xcellence Group; replicarla su eventi extra fiera (test al pubblico e rivenditori); estenderla agli altri paesi europei. Obiettivo: trasformare il padiglione B6 in una vera rappresentanza globale.
  • Incremento della presenza di operatori professionali della vendita: stimolare i rivenditori tedeschi, non solo bavaresi, alla visita in fiera; organizzare appositi momenti di incontro con gli operatori internazionali; istituire workshop destinati esclusivamente agli espositori internazionali; aumentare e migliorare la comunicazione di Ispo Bike, in Germania e più in generale in Europa. Obiettivo: concretizzare lo status di piattaforma specializzata sulla mobilità sostenibile e e-bike.


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