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Attrezzatura outdoor usata per famiglie: quando si può comprare?

Qualche dritta per imparare a distinguere tra ciò che va acquistato nuovo e ciò che si può recuperare tramite usato o noleggio

Alice Dell'Omo Scritto il
da Alice Dell'Omo

Fare attività all’aperto con i bambini significa educarli al movimento, al contatto con la natura e alla sostenibilità. Escursioni, campeggio, sci o semplici gite in montagna rafforzano il legame familiare e hanno un impatto positivo sul benessere fisico e mentale. Tuttavia, l’aumento dei prezzi dell’attrezzatura e dell’abbigliamento tecnico rende l’outdoor sempre più oneroso, soprattutto per chi ha figli in crescita.

Attrezzatura outdoor usata per famiglie: quando si può comprare?

La domanda è concreta: come contenere i costi senza scendere a compromessi sulla sicurezza? Le strategie esistono e si basano su tre principi:

  • sapere su cosa investire,
  • sfruttare l’usato e il noleggio in modo mirato,
  • riconoscere i limiti di ciò che conviene risparmiare.

1. Cosa acquistare sempre nuovo

Alcuni articoli non vanno mai acquistati di seconda mano. Il motivo non è estetico, ma di sicurezza.

  • Scarponi e calzature da trekking: devono garantire stabilità e trazione adeguata. Scarpe già usurate possono avere suole consumate o intersuole deteriorate, aumentando il rischio di cadute. Per i bambini, che hanno articolazioni più delicate, la scelta di scarpe adeguate è fondamentale.
  • Caschi e dispositivi di protezione (sci, bici, arrampicata, alpinismo): non vanno mai acquistati usati. Eventuali urti precedenti possono aver compromesso la struttura interna anche senza danni visibili. Un casco che ha già subito un impatto perde parte della capacità protettiva.
  • Lo stesso vale per corde, imbraghi, moschettoni: l’usura non è sempre valutabile a occhio e può ridurre drasticamente il margine di sicurezza.
  • Baselayer e intimo tecnico: soprattutto per i bambini, un buon primo strato è determinante per evitare raffreddamenti e mantenere il corpo asciutto. Lana merino o tessuti sintetici traspiranti sono un investimento che dura più stagioni, se ben lavati e conservati.
Alcuni articoli non vanno mai acquistati di seconda mano. Il motivo non è estetico, ma di sicurezza. Photo by Bao Menglong on Unsplash

2. Dove è possibile risparmiare

Altri capi hanno un ciclo di vita più lungo o prestazioni stabili anche su prodotti di fascia media. Qui si può ottimizzare la spesa senza penalizzare il comfort:

  • Pile e softshell: offrono buone prestazioni anche in versioni non di alta gamma. Sono spesso reperibili a prezzi contenuti sia nuovi che usati.
  • Pantaloni da trekking: per bambini e ragazzi si trovano modelli di qualità accettabile già nella fascia entry-level. In genere resistono bene e vengono dismessi solo perché diventano piccoli.
  • Accessori: guanti, berretti e scaldacollo si possono acquistare a basso costo o usati, considerando che i bambini tendono a perderli o rovinarli.
  • Midlayer e giacche lifestyle: l’usato qui è particolarmente efficace, perché l’usura incide meno sulle prestazioni rispetto a capi più tecnici.
L’usato non è più sinonimo di improvvisazione, ma un segmento organizzato e in crescita. Molti brand hanno introdotto programmi di rigenerazione e rivendita certificata. Photo by Greg Rosenke on Unsplash

3. Il mercato dell’usato: un alleato per le famiglie

L’usato non è più sinonimo di improvvisazione, ma un segmento organizzato e in crescita. Molti brand hanno introdotto programmi di rigenerazione e rivendita certificata:

  • Patagonia Worn Wear: capi riparati e certificati direttamente dall’azienda.
  • Risuolatura Vibram delle calzature sportive.
  • Decathlon Second Life: prodotti restituiti e controllati, con garanzia sulla funzionalità.
  • Vaude e The North Face: iniziative di circular economy con selezione di articoli revisionati.

Per le famiglie questo approccio è particolarmente vantaggioso: un paio di scarponcini indossati da un bambino per tre mesi possono risultare praticamente nuovi e costare la metà. Anche nei mercatini locali (organizzati da sezioni CAI, scuole di sci o associazioni sportive) è frequente trovare capi in ottime condizioni, semplicemente superati dalla crescita dei piccoli proprietari.

corso di sci per bambini
Scambio e passaggio: all’interno delle famiglie o tra gruppi di amici, il “passaggio di testimone” resta uno strumento efficace

4. Marketplace generalisti: vantaggi e limiti

Piattaforme come Vinted, Subito o eBay permettono di reperire capi outdoor a prezzi molto ridotti e di rivendere a propria volta ciò che i bambini non usano più. Tuttavia, richiedono cautela.

Vantaggi:
  • Prezzi competitivi e ampia disponibilità.
  • Possibilità di dare nuova vita a capi usati poco (ad esempio giacche invernali o pile).
  • Opportunità di rivendere velocemente l’attrezzatura dei bambini.
Criticità:
  • Difficoltà a verificare lo stato effettivo di membrane impermeabili e imbottiture dalle foto.
  • Presenza di articoli “casual” spacciati per tecnici.
  • Rischio di contraffazioni sui brand più costosi.

Indicazione pratica: limitare l’acquisto su questi canali a pile, pantaloni, piumini leggeri e giacche lifestyle. Evitare calzature molto usurate, caschi o dispositivi di protezione.

Bambini e trekking
Piattaforme come Vinted, Subito o eBay permettono di reperire capi outdoor a prezzi molto ridotti e di rivendere a propria volta ciò che i bambini non usano più. Tuttavia, richiedono cautela. Photo by Juliane Liebermann on Unsplash

5. Altre soluzioni per abbattere i costi

  • Outlet ufficiali online: molti marchi outdoor (Salewa, The North Face, Mammut) hanno sezioni dedicate alle collezioni precedenti con sconti significativi. Sono prodotti nuovi e certificati.
  • Noleggio: opzione ideale per attività occasionali come ciaspole, sci o campeggio invernale. Per i bambini permette di testare uno sport senza investire in attrezzatura che resterà inutilizzata.
  • Scambio e passaggio: all’interno delle famiglie o tra gruppi di amici, il “passaggio di testimone” resta uno strumento efficace. Una giacca che non va più bene a un bambino può coprire un’altra stagione per un fratello o un cugino.
Hiking con i bambini
Comprare usato per i bambini, significa far capire che la qualità non coincide con l’acquisto compulsivo di articoli nuovi

Conclusione: rendere l’outdoor accessibile e consapevole

Gestire i costi dell’outdoor in famiglia è possibile, a patto di distinguere tra ciò che va acquistato nuovo e ciò che si può recuperare tramite usato o noleggio. Per i genitori significa risparmiare senza rinunciare alla sicurezza; per i bambini, significa imparare che la qualità non coincide con l’acquisto compulsivo di articoli nuovi, ma con la cura e l’uso consapevole delle risorse.

In un’epoca di prezzi crescenti e attenzione ambientale, questa scelta non è solo conveniente: diventa un messaggio educativo, coerente con lo stesso rispetto per la natura che motiva l’esperienza outdoor.

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