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Quota massima per i neonati in montagna: consigli pratici

Controindicazioni e come reagiscono i bambini all’altitudine

Alice Dell'Omo Scritto il
da Alice Dell'Omo

Con l’arrivo delle vacanze estive, molti genitori si domandano se sia sicuro portare i propri figli in montagna. Quali sono le controindicazioni e come reagiscono i bambini all’altitudine? Ecco alcuni consigli pratici per garantire una vacanza sicura e piacevole in alta quota.

Consigli per i più piccoli

Camminare con i bambini
Escursione coi bambini in Dolomiti. Ph. Cecilia Mariani

Nel primo anno di vita, è consigliabile evitare soggiorni brevi a quote superiori ai 1600 metri. È essenziale far dormire i neonati sulla schiena ed evitare l’alta quota per i lattanti a rischio, come i nati prematuri o quelli con ipotrofia o anemia.

I bambini sono particolarmente sensibili al freddo e possono rischiare l’ipotermia. È quindi fondamentale vestirli adeguatamente per evitare congelamenti alle estremità. I “porta-bebè” sono da evitare in ambienti freddi, poiché possono causare compressioni arteriose pericolose.

Protezione dai raggi solari

Bambini e trekking
Bambini e trekking. Photo by Juliane Liebermann on Unsplash

L’alta quota aumenta il rischio di lesioni cutanee dovute alle radiazioni solari. I bambini sono molto più sensibili degli adulti, quindi è indispensabile usare creme solari efficaci, cappelli e occhiali da sole adeguati, applicando la crema ogni due ore, soprattutto in caso di sudorazione. Le variazioni di temperatura possono essere estreme, quindi è consigliabile usare maniche lunghe per proteggere i bambini dalle punture di insetti. È importante anche assicurarsi che i bambini bevano molta acqua, nonostante possa essere difficile convincerli.

Mal di montagna acuto nei bambini

Bambini e trekking
Andare in montagna è un’avventura. Photo by Fas Khan on Unsplash

Al momento, si sa poco sui fattori di rischio del mal di montagna acuto (AMS) nei bambini. La rapida ascesa, l’altitudine elevata, l’affaticamento, il freddo, infezioni respiratorie pregresse e altre condizioni mediche possono aumentare il rischio. I sintomi dell’AMS nei bambini piccoli, come agitazione, diminuzione dell’appetito, vomito e difficoltà nel sonno, compaiono generalmente 4-12 ore dopo l’arrivo in quota. È fondamentale prevenire l’AMS con una salita graduale e informare i bambini e i loro accompagnatori sui sintomi.

Prevenzione dell’AMS

Lago di Valagola

Per prevenire l’AMS, è necessario salire gradualmente, aumentando di 300 metri al giorno sotto i 2500 metri e prendendo un giorno di riposo ogni 1000 metri di dislivello. Evitare l’uso di farmaci a scopo profilattico, e informare i bambini sui sintomi dell’AMS per facilitare la diagnosi. Un piano di emergenza è essenziale per eventuali evacuazioni e l’itinerario deve essere adatto ai bambini, con ascesa graduale, riposo adeguato e flessibilità in caso di problemi fisici.

Evitare di dormire sopra i 2500 metri con i bambini. Per i neonati, soggiornare oltre questa quota per più ore può alterare i parametri respiratori. Superare i 3000 metri per più di un giorno aumenta il rischio di AMS.

Limiti di quota e preparazione

Famiglia e Thule
Thule Sapling – zaino portabimbo

Determinare i limiti di quota in base all’età è complesso. Prima di portare un bambino sotto i dieci anni in alta quota, valutare diversi fattori come la residenza attuale, l’età di inizio dell’attività in montagna, la conoscenza dei rischi da parte dei genitori e la motivazione del bambino. Una preparazione fisica adeguata e graduale è fondamentale per prevenire incidenti e carichi pesanti sulle spalle dei bambini sono da evitare.

Seguendo queste linee guida, le vacanze in montagna con i bambini possono essere sicure e piacevoli, permettendo di godere delle meraviglie della natura senza preoccupazioni.

Fonte: Bambini e montagna

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