Catia Baldassarri

Catia Baldassarri durante il test di un completo Fjällräven

Catia Baldassarri in falesia a Riva del Garda

Catia Baldassarri in falesia.

Catia Baldassarri

Catia Baldassarri, in arrampicata alpina.

Catia Baldassarri

Catia Baldassarri, in bici dall'Iran alla Georgia.

Catia Baldassarri, sci alpinista.

Catia Baldassarri durante il test trail running a Bormio.

Catia Baldassarri durante il test a Bormio.

Catia Baldassarri durante il test climbing a Bormio.

Tutto ha avuto inizio 12 anni fa a Perugia, la mia città d'origine, quando nella mia vita è arrivata l'arrampicata. Prima in palestra e poi nelle storiche falesie di Ferentillo e Pale. Quando per lavoro mi sono trasferita sul Lago Maggiore è arrivata anche la montagna. L'alpinismo e lo scialpinismo, insieme alla scalata mi hanno portato ad esplorare le più alte e belle vette delle Alpi Occidentali. Ho avuto l’opportunità di salire alcune bellissime cime: diversi 4000 del Monte Rosa, la Tour Ronde sul Monte Bianco, il Lagginhorn e la vicina Weissmies, il Polluce, l'Allalinhorn, la nord del Bluemisalph, il Piz Palù dalla via Kufner, il Monviso dalla cresta est, la traversata del Cervino, la via Biancograt al Bernina, il Dome de Neige des Ecrins. Con il tempo anche la mia vita professionale si è modificata aderendo sempre di più alla ritrovata consapevolezza del concetto che noi tutti siamo parte della natura e che dal rapporto che abbiamo con essa dipende la nostra vita e il nostro benessere. Dopo gli studi in ingegneria e il dottorato sulla sostenibilità ambientale dei prodotti, ho frequentato un master in comunicazione scientifica che mi ha portato ad occuparmi della comunicazione della natura. Ora mi occupo di realizzare podcast di natura e di organizzare un Festival sulla Coesistenza uomo-fauna selvatica. Oltre alla arrampicata, che mi ha portato a viaggiare in Italia ma anche in Spagna, in Grecia e in Australia, nonché a trasferirmi ad Arco di Trento, un'altra mia grande passione sono il trekking e i viaggi.  Sono stata in Uganda sul Rwenzori, la seconda vetta più alta in Africa, in Ladak in India ho fatto un trekking di 10 giorni in autonomia fino ai 6000 m di quota. In Svezia ho attraversato a piedi il Sarek National Park sempre in autonomia. Infine la bici..ce l'ho nel cuore da quando ho fatto un viaggio molto bello con una amica da Teheran di Iran a Tbilisi in Georgia. Credo che muoversi in bici sia oggi un dovere che dobbiamo all'ambiente e, quando possibile, cerco di usarla come mezzo di trasporto. Spero sempre di più. La mia recente passione? Il parapendio ma lì ho ancora tutto da imparare!