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Chi è l’Accompagnatore di media montagna?

Scopriamo insieme i professionisti della montagna

Cecilia Mariani Scritto il
da Cecilia Mariani

Una figura professionale ancora poco conosciuta in Italia, l’Accompagnatore di media montagna (AMM) è una guida abilitata ad accompagnare i clienti su terreni di tipo escursionistico. Ma scopriamo insieme chi è l’AMM e qual’è il suo lavoro.

La figura dell’Accompagnatore di media montagna nasce in Italia nel 1989 ed è “una figura professionale abilitata a condurre singoli o gruppi su terreni escursionistici senza limiti altitudinali. Sono esclusi i terreni dove sia necessario l’impiego, per la progressione e la sicurezza, di attrezzature alpinistiche quali corde, imbraghi, ramponi, piccozze o strumenti di autoassicurazione (rinvii, connettori ecc.), e comunque tutti i terreni in cui sia necessario impiegare tecniche alpinistiche.” (Fonte https://www.guidealpine.it/accompagnatore-di-media-montagna.html).

L’AMM è quindi a tutti gli effetti un professionista della montagna, al pari delle Guide Alpine. In Italia, per poter diventare AMM bisogna seguire un percorso formativo della durata minima di 60 giorni (620 ore). Per poter accedere a tale percorso formativo bisogna prima di tutto passare delle selezioni, che consistono in una prova attitudinale fisica, una prova scritta e un colloquio conoscitivo. Poi, una volta selezionati e seguita la formazione, è necessario superare una prova finale. Dopo la qualifica, per poter esercitare la professione è necessario iscriversi all’elenco speciale degli Accompagnatori di media montagna, di cui sono responsabili i Collegi Regionali o Provinciali delle Guide Alpine.

Gli Accompagnatori di media montagna a volte lavorano anche al mare (foto @crimpandgoodlife).

Ma la figura dell’AMM è presente anche in altri paesi, Europei e non, con la differenza che fuori dall’Italia il percorso formativo comprende anche un modulo invernale che permette agli accompagnatori di operare su terreno innevato con le ciaspole. Quando siete all’estero, quindi, e sentite parlare di Accompagnateur en montagne, Guía de media montaña o International mountain leader, sapete che si tratta più o meno della stessa cosa.

In ogni caso, il percorso per diventare accompagnatore è lungo e impegnativo, comincia ben prima delle selezioni ed è capace di formare professionisti esperti nel loro campo. Ma vediamo più da vicino chi è e che ruolo ha l’AMM.

Chi è davvero l’Accompagnatore di media montagna?

L’AMM è prima di tutto un grande appassionato o una grande appassionata di montagna. È una persona che passa in montagna gran parte del suo tempo libero, ama camminare, sente di voler condividere questa passione con gli altri e per questo decide di intraprendere questa carriera. Può avere seguito i percorsi di studio più disparati, e spesso affianca all’accompagnamento anche un altro lavoro.

Un gruppo durante un trekking guidato nelle Highlands scozzesi.

Ogni accompagnatore porta con se un bagaglio culturale diverso ed è a suo modo un esperto nei campi più disparati. C’è chi ha studiato scienze forestali, geologia o meteorologia, c’è chi ha camminato sulle montagne di tutto il mondo o lavora per i parchi nazionali. Insomma, ogni AMM ha una storia diversa, ma tutti questi percorsi li hanno portati allo stesso punto e alla stessa professione.

L’AMM è una guida, un punto di riferimento, un profondo conoscitore dell’ambiente montano in tutti i suoi aspetti, un divulgatore e un maestro. Insomma, non c’è una definizione precisa per delinearlo con precisione, se non la certezza che sia una persona che ama tutto ciò che è montagna, cammino e avventura.

Il ruolo dell’Accompagnatore di media montagna

In quanto professionista della montagna, durante un’escursione l’AMM ricopre il ruolo di guida e responsabile della sicurezza. Si occuperà infatti di tutto ciò che riguarda l’organizzazione, come ad esempio decidere l’itinerario adatto alle capacità dei clienti e consultare il meteo. Inoltre, durante l’escursione stessa, prenderà tutte le decisioni necessarie per garantirne la sicurezza e la buona riuscita. Per fare ciò dovrà essere in grado di valutare le diverse situazioni e i rischi correlati in modo continuo e dinamico e, di conseguenza, prendere delle decisioni. Questa capacità è maturata si grazie al corso di formazione e agli anni di esperienza come guida, ma anche e soprattutto agli anni di esperienza maturati come escursionista in prima persona.

A volte seguire i cartelli non basta. l’AMM svolge un ruolo importante durante un’escursione guidata.

Tra le altre conoscenze, l’AMM è un esperto di orientamento e primo soccorso. Entrambi sono fondamentali per poter affrontare un trekking in sicurezza, e a maggior ragione per accompagnare dei clienti in montagna. L’accompagnatore sa quindi come leggere la cartina e usare la bussola e le porta sempre con se, perché sa che non sempre si può fare affidamento sul GPS. Per quanto riguarda le emergenze, l’AMM è sempre aggiornato sulle tecniche di primo soccorso e sui protocolli da seguire nel caso ci sia bisogno di chiamare i soccorsi. Inoltre, l’accompagnatore tiene costantemente gli occhi aperti per capire quale è il morale del gruppo durante un’escursione: se qualcuno ha freddo, comincia ad essere affaticato o sta avendo delle difficoltà, l’AMM lo nota e riesce a gestire la situazione nel migliore dei modi. L’accompagnatore è quindi sempre sull’attenti: è come una seconda natura, che gli permette di portare a termine le sue escursioni con successo.

Ma l’AMM non è solo un appassionato di escursioni in montagna, bensì dell’ambiente montano nella sua totalità. Piante, fiori, rocce, fauna selvatica, eventi atmosferici, storia e cultura locali sono tutte cose affascinanti che l’AMM conosce ed è pronto a condividere con i suoi clienti. In questo modo si trasforma un po’ in un insegnante, capace di far cogliere quei piccoli dettagli nascosti che andrebbero persi in un’escursione non guidata. Ed è proprio questo il bello di andare in montagna con una guida.

L’AMM è anche un esperto di storia e cultura locale, e darà più senso alle tue escursioni. In foto, trincee della prima guerra mondiale in Trentino.

Perché camminare con gli Accompagnatori di media montagna

Un’escursione guidata è sicuramente l’ideale per chi si sta approcciando alla montagna per la prima volta. L’AMM è la persona giusta per dare consigli sull’attrezzatura necessaria per cominciare, ma anche su dove andare e quando. Può dare consigli su come prepararsi fisicamente a un’escursione, su cosa portarsi dietro e su cosa fare in caso di emergenza. Può insegnare a leggere la cartina, ma anche ad interpretare il terreno o le condizioni atmosferiche. Insomma è la persona giusta per aiutarci in un approccio all’escursionismo graduale e consapevole, e il primo passo per diventare indipendenti in montagna.

Ma questo non vuol dire che gli escursionisti esperti non possano trarre beneficio da un’uscita con un AMM. Un’escursione guidata può infatti farci immergere appieno nella storia e nella cultura di un luogo, rivelandoci segreti e tradizioni che non potremmo sapere altrimenti. Camminare con un AMM non dev’essere visto come un’incapacità di andare a camminare da soli, bensì come un valore aggiunto. Un Accompagnatore di media montagna è un perfetto compagno di viaggio, una persona da cui imparare e con cui condividere le proprie esperienze, per diventare escursionisti più consapevoli.

 

Una lista degli Accompagnatori di media montagna qualificati con i relativi contatti può essere trovata sulle pagine web dei Collegi delle Guide Alpine delle diverse regioni e provincie autonome.


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