Sono i nostri compagni di avventure. Li riponiamo in box o in cantina alla fine della stagione della neve per riprenderli con desiderio e affetto all’inizio di quella successiva. Gli sci ci accompagnano spesso per diversi anni, ma di certo non possono essere eterni.
Quando è ora di cambiare gli sci?
Come ci accorgiamo che hanno fatto il loro tempo? Ce lo spiega Stefano Zamboni, titolare di “Technics – sport & ski service”, il laboratorio di Villa Carcina (Brescia), relativamente ai macchinari di ultimissima generazione per la preparazione degli sci destinati alle competizioni.
“Lo sci dovrebbe essere sostituito quando ci accorgiamo che non ci sono più gli spessori necessari per poter eseguire interventi manutentivi in termini di sicurezza. Questo vuol dire che si sono assottigliate troppo le lamine e o anche la soletta. Sarà lo ski service a valutare gli spessori e ad informare lo sciatore e se sia il caso o meno di cambiare gli sci.”
Non è solo una questione di spessori
Se lo sci non è tenuto in buone condizioni, gli spazi per fare manutenzione ci sono ancora però magari sono stati usati tanto e la struttura è stata sollecitata a tal punto che lo sci non presenta più le caratteristiche meccaniche per offrire sicurezza e stabilità sulle piste. Uno sci totalmente snervato e troppo ammorbidito, in determinate situazioni non risponde più come dovrebbe. Può succedere lo stesso con gli pneumatici: magari ci facciamo pochi chilometri, non li cambiamo mai, ci sembra che non siano ancora lisci, però in realtà si sono induriti e quindi non si comportano più a dovere.
A volte alcuni sciatori decidono di non far rifare le lamine, di non fare la rettifica alla soletta proprio per paura di assottigliarli troppo, pensando che evitando queste operazioni non sia necessario cambiare gli sci. In realtà finiscono per avere attrezzi instabili e rischiare molto di più in termini di sicurezza. Pertanto la manutenzione è sempre assolutamente consigliata.