outdoortest.it GUIDA ALL'ACQUISTO DEI TUOI ATTREZZI SPORTIVI
OUTDOORTEST

TORNA AL MAGAZINE

In Solitaria 2021 – Aria di primavera

A cavallo tra Campania, Molise e Abruzzo

Cecilia Mariani Scritto il
da Cecilia Mariani

Il cammino prosegue, dopo 12 settimane dalla mia partenza mi sento decisamente in forma. Ogni giorno mi sveglio con la voglia di vedere e assaporare posti nuovi. E’ strano come – nonostante cammini – mi sembra sempre di essere di corsa e di non gustare a fondo tutta la bellezza che ho intorno. Ci sono diversi luoghi e città che avrei voluto esplorare maggiormente, ma che ho dovuto lasciare in fretta per proseguire nel mio viaggio. E’ in questi frangenti che ti accorgi di quanto siamo fortunati a vivere in un territorio come l’Italia, ricco di storia e infinite sfaccettature naturalistiche. Siamo fortunati e dovremmo prenderci sempre del tempo per esplorare le bellezze che ci circondano senza mai dar nulla per scontato.

Elia
Elia non è ancora stanco di camminare!

Beh, Elia quel tempo se lo sta di certo prendendo tutto. Tredici settimane fa è partito da Santa Teresa di Gallura, e da allora ha già attraversato a piedi le isole e tutto il sud Italia lungo il Sentiero Italia CAI. Qui di seguito trovate il resoconto della 12° e 13° settimana.

 

Per approfondire leggi anche: “Elia Origoni “In solitaria 2021”: 8 mesi, 400 tappe e 7000 km di emozioni”

 

Lunedì 26 aprile Elia scende dal Monte Sirino e cammina lungo la Val di Noce, fino ad arrivare a Rivello. “Rivello è un bellissimo e caratteristico borgo arroccato su un crinale che si caratterizza per l’essere formato da un intricato sistema di vicoli che sgusciano tra le abitazioni dal quale spicca solo un’enorme chiesa che pare più una vera e propria fortezza. Dopo una breve pausa pranzo continuo a camminare verso Rotale lungo uno stupendo sentiero che, tra mille antichi ponti, scavalca tutti gli affluenti del fiume Noce.” 

Il giorno seguente Elia deve recuperare i chilometri persi negli ultimi giorni a causa delle troppe chiacchiere con le tante persone incontrate lungo il sentiero: si prospetta una giornata impegnativa! Passa il confine tra Basilicata e Campania e finisce la sua tappa al Rifugio Cervati. “E’ stata una salita lunga e faticosa, dopo aver pestato neve in Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, non vuoi farlo anche in Campania?! Finalmente raggiungo il Rifugio Cervati che si trova nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Una volta era una caserma per il Corpo Forestale e utilizzata anche come ricovero per pastori, allevatori e tagliaboschi che un tempo popolavano le montagne con le loro attività. Con la trasformazione sociale degli ultimi decenni, la popolazione dei comuni montani ha stravolto le proprie abitudini lavorative, il territorio ha modificato la propria vocazione e anche i rifugi hanno perso la loro funzione. Nel 2000, in occasione del Giubileo, la struttura è stata recuperata e riadattata ai nuovi scopi ricettivi ed escursionistici e, grazie a questo, per la prima volta trovo a disposizione un bivacchino invernale, cosa che non avevo mai trovato nei vari rifugi incontrati fino ad ora lungo il cammino. Sono le 20.00 ormai, mi cucino una cena veloce e poco dopo mi metto a riposare, oggi mi sono fatto oltre 50 km con 2700 metri di dislivello!”

Elia
Finalmente un po’ di sole!

La mattina seguente Elia raggiunge la cima del Monte Cervati e il Santuario della Madonna della Neve, posto in prossimità della vetta. Poi scende velocemente verso Piaggine dove all’ingresso del paese trova una bellissima cascata: posto perfetto per una breve pausa! “Da qualche giorno ho cambiato strategia nel mio cammino, preferisco partire di buon passo al mattino limitando le soste e fermarmi tra le 12.00 e le 13.00 per una bella pausa, così da poter mangiare con calma ed evitare di camminare nelle ore più calde della giornata dove le temperature iniziano a farsi piuttosto alte.” La tappa finisce al Passo della Sentinella, vicino alla Sorgente Sant’Elia.

E quasi senza accorgersene, Elia arriva anche alla fine dei Monti Alburni. Il nome deriva dal candore delle sue pareti calcaree che culminano in diverse cime, la più alta è il Monte Panormo (o Alburno) con i suoi 1748 metri. Camminando in questi luoghi si può notare l’imponente fenomeno del carsismo, sia superficiale che profondo, che ha modellato forre, inghiottitoi ed innumerevoli grotte. Mi incammino lungo un bel sentiero che si snoda tra faggi, sporgenze calcaree, pareti verticali, doline, buchi e grotte con un torrente che dallo scorrere in superficie all’improvviso scompare in profondità come se fosse stato inghiottito da un buco nero.”

Elia
Forse è arrivato il momento di cambiare le calze.

Continua poi per Sicignano degli Alburni, Contursi Terme e la Valle del Sele, che prende il nome dall’omonimo fiume che l’attraversa. Finalmente è arrivato anche il caldo, sicuramente apprezzato dopo le ultime settimane di freddo, neve e acqua. Ma non dura molto, infatti poco sotto la cima del Monte Polveracchio ricomincia a piovere. “Cammino per diverse ore sotto una pioggia torrenziale ma, per fortuna, una volta giunto a Piana di Verteglia Domenico, grazie all’Associazione Sentieri Briganti, mi ha fatto trovare il Rifugio Verteglia aperto con camino accesso e doccia calda: che bella sorpresa! Non potevo sperare di meglio dopo un pomeriggio passato letteralmente a mollo nell’acqua.” Dopo una serata passata in compagnia, tra vino, salsicce, amari e formaggi, Elia raggiunge la Piana di Avellino e il piccolo borgo di Capo Castello, dove finisce la dodicesima settimana di cammino.

“Le giornate che si fanno man mano più calde sono di stimolo per partire sempre prima, al mattino: salto fuori dal sacco a pelo alle prime luci dell’alba e, mentre l’acqua del the bolle, lo zaino è già pronto. L’energia della primavera è contagiosa e pervade ogni cellula, tutto è più veloce!” Così Elia comincia la tredicesima settimana sul Sentiero Italia, pieno di energia e voglia di scoprire, ed è bello vedere che dopo tre mesi di cammino l’entusiasmo non accenna a diminuire. Parte così di buon passo verso il Santuario di Monte Vergine percorrendo l’antica mulattiera che utilizzavano i pellegrini per recarsi al monastero: un selciato, a volte gradinato, con un’ottima pendenza. Da qui poi prosegue verso San Martino, Montesarchio e il santuario della Madonna di Taburno, dove passerà la notte sotto le stelle.

Elia
Pausa pranzo e uno sguardo rapido alla cartina.

All’alba parte di buon passo per il Monte Taburno, all’interno del Parco Regionale Taburno-Camposauro, un massiccio calcareo dell’Appennino Campano. E poi ancora verso il Parco del Matese e Piana delle Pesche, fino ad arrivare alla fine della Campania. “Scollino sulla piana del Matese e, sullo sfondo, compare l’omonimo lago artificiale incassato in un ampio vallone. Di fronte a me il massiccio del Matese ancora ben imbiancato con la sua cima più alta: il monte Miletto. Davanti ai miei occhi un paesaggio luminoso e verdeggiante dai colori cangianti, grazie anche ai giochi di luce dati dal sole che si rincorre con le nuvole. Dieci minuti di pausa sono d’obbligo prima di partire per l’ultima salita che mi conduce al Colle del Monaco al confine tra Campania e Molise.” Una volta entrato in territorio molisano, Elia raggiunge il paesino di Pesche. “Ora mi sento davvero giunto in Appennino con il suo paesaggio rilassante e bucolico.”

Elia
Uno dei tanti borghi incontrati da Elia lungo il Sentiero Italia CAI.

Qui Elia comincia a seguire un tratturo, e in particolare il tratturo Celano-Foggia. I tratturi, tipici del sud Italia, sono degli antichi percorsi utilizzati dai pastori durante la transumanza, ovvero il trasferimento delle mandrie e delle greggi da una zona di pascolo a un’altra. In queste zone infatti, a differenza delle Alpi dove si pratica la transumanza “verticale”, gli animali vengono spostati fino ad oltre 200 chilometri e la transumanza viene così detta “orizzontale”.

Velocemente, e dopo solo due giorni in terra molisana, Elia entra in Abruzzo e prosegue verso Roccaraso, Rivisondoli e Quarto Santa Chiara. Salendo verso la cresta della Maiella si entra in un territorio dove l’escursionismo è molto più praticato: “I sentieri sono segnati e ben tenuti ed è bello trovare altre persone che camminano e non essere l’unico che ravana per sentieri!”

Ed è proprio in Abruzzo che salutiamo Elia: settimana prossima lo aspettano il Gran Sasso e poi le Marche. Non perdetevi il prossimo aggiornamento tra due settimane!

 

Per seguire Elia: eliaorigoni.com

AZIENDE

Potrebbero interessarti anche

Potrebbero interessarti questi prodotti

Altracom s.a.s. di Alfredo Tradati - via Buonarroti 77 I-20063 Cernusco s/N (MI) - P.IVA 05019050961 - info@altracom.eu - Outdoortest.it è una testata giornalistica registrata con Aut.Trib.di Milano n. 127/2020. Direttore Responsabile: Alfredo Tradati

Made by

Pin It on Pinterest